Appalti PNRR: crollo delle gare nell’ultimo trimestre

Le rimodulazioni del PNRR e l'onda lunga del nuovo Codice Appalti impattano sull'andamento dei bandi, con numeri negativi rispetto al periodo aprile-giugno

di Redazione tecnica - 05/10/2023

Con l’entrata in vigore del nuovo Codice Appalti e la rimodulazione degli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza registra un crollo delle gare di servizi tecnici relativi ad opere del PNRR e del PNC. La conferma arriva da OICE, che ha appena pubblicato il report sul III trimestre 2023.

Gare PNRR: il nuovo report OICE

Guardando alla somma dei primi nove mesi dell’anno, arriva a 1,292 miliardi il totale del valore di servizi tecnici messo in gara afferente al PNRR, di cui quasi il 33% riguarda per servizi di architettura e ingegneria e appalti integrati.

Scendendo nel dettaglio del periodo luglio-settembre 2023, sono stati pubblicati 459 bandi per un valore di servizi pari a 217 milioni di euro che attiveranno 3,6 miliardi di lavori.

Rispetto al trimestre precedente, le gare del PNRR registrano un calo del 46,6% nel numero e del 68,7% nel valore dei servizi a base d’asta, che impatta anche sul valore dell’importo dei lavori cui i servizi si riferiscono, che cala del 72,8%. Tra aprile e giugno infatti erano state 859 le gare rilevate, per 693 milioni di servizi tecnici e 13,3 miliardi di lavori.

Continua anche il calo della progettazione, che perde il 16,1% del numero dei bandi pubblicati rispetto al trimestre precedente, mentre il valore dei servizi è in controtendenza, recuperando l’11,2%. I bandi di sola progettazione sono stati 26, corrispondenti al 5,7% del numero totale dei bandi PNRR emessi, con un valore di servizi di 12 milioni di euro, il 5,6% del valore totale.

Cresce invece il valore dei servizi delle sole gare PNRR rispetto a tutte le gare, passando dal 31,9% del secondo trimestre, al 39,1% del terzo trimestre; la quota del numero delle procedure messe in gara cresce dal 48,5% del secondo trimestre al 56,8% del terzo trimestre.

Il commento del Presidente Lupoi: calo dovuto a nuovo Codice e a rimodulazione PNRR

Per il Presidente Giorgio Lupoi il calo rilevato fra luglio e settembre è effetto indiretto dell’entrata in vigore del nuovo codice sulle procedure PNRR, a cui si deve aggiungere anche la rimodulazione degli interventi decisa dal Governo con la rinuncia a 16 miliardi di progetti del Pnrr iniziale. “Il calo è comunque generalizzato, riguarda i lavori e anche le direzioni lavori, il che non è un buon segno visto che sarebbe stato invece fisiologico attendersi un aumento delle gare per affidamento della direzione dei lavori, più si va avanti”. Secondo il presidsente dell’Associazione di via Flaminia, è anche possibile che in questo trimestre si siano registrati più affidamenti di valore inferiore ai 140mila euro, non soggetti in generale ad evidenza pubblica, così come potrebbe essere spia della difficoltà delle stazioni appaltanti a chiudere la fase progettuale e a lanciare con tempestività gli appalti integrati. “Per questa ragione ribadiamo il nostro auspicio a che le stazioni appaltanti si dotino di supporti di project management per la gestione delle procedure e della fase esecutiva, cosa che continua ad avvenire sporadicamente.”

Tornando ai dati del Report, nel terzo trimestre 2023 i bandi con progettazione e direzione lavori sono stati 12, il 2,6% del totale (-89,4% sul secondo trimestre 2023), per 9,7 milioni, pari al 4,5% del valore totale (-94,8%), i bandi con altri servizi di architettura e ingegneria sono stati 74, il 16,1% del totale, con un valore complessivo dei servizi di 110,5 milioni, il 51,5% del totale messo in gara. I dati rilevati segnano un calo, rispetto al secondo trimestre del 2023, del 61,9% in numero e 31,9% in valore.

Gli appalti integrati, nel terzo trimestre, sono stati 347, il 75,6% del totale dei bandi pubblicati per un valore di servizi affidati (per gli appalti integrati si prende in considerazione il valore della progettazione inclusa nell’importo a base di gara) di 84,4 milioni, il 38,9% del valore totale. Nel confronto con il trimestre precedente si registra un calo nel numero dei bandi pubblicati (-33,4%), nel valore della progettazione esecutiva affidata (-74,8%) e nel valore dei lavori (-66,5%).

Guardano ai dati nel complesso, è evidente che il mercato si stia spostando verso la fase esecutiva, che purtroppo, nel trimestre appena passato, secondo OICE è comunque segnata negativamente dall’incertezza causata dalla nuova normativa sui lavori pubblici.

L’oggetto dei bandi

Nelle 112 gare per servizi tecnici pubblicate da luglio a settembre, 7 gare, il 6,3% del totale, riguardano i servizi di supporto alla stazione appaltante per un valore di 7,9 milioni, il 6,0% del totale. Nel secondo trimestre del 2023 erano state 74 gare, il 21,9% del totale delle gare pubblicate, per 49,1% milioni, il 13,7%

Analizzando i settori, il maggior numero di gare per servizi di architettura e ingegneria e appalti integrati ha riguardato:

  • l’edilizia scolastica (164 gare pubblicate, +33,9% sul secondo trimestre 2023, il 35,7% del totale delle gare bandite);
  • le opere per edilizia sanitaria, 63 gare (-49,6%), il 13,7% del totale
  • le opere stradali, 34 gare (-42,2%), il 7,4% del totale.

Infine, per il valore dei servizi messi in gara, il primato spetta alle opere stradali con 25 milioni, -25,1% rispetto al trimestre precedente, l’11,5% del valore totale, seguite dai bandi relativi ad opere per edilizia sanitaria, 19,8 milioni, -86,1% rispetto al trimestre precedente, il 9,2% del valore totale. Al terzo posto troviamo l’edilizia scolastica che affida 18,9 milioni di euro di servizi tecnici, -67,8% sul secondo trimestre 2023, l’8,7% del valore totale.

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