Appalti PNRR: il report OICE sul 2023

In evidenza i dati relativi all'ultimo trimestre e sull'anno nel suo complesso. Tra gli aspetti positivi, la crescita dei servizi di supporto ai RUP

di Redazione tecnica - 18/01/2024

Il 2023 per gli appalti PNRR è stato un anno molto diverso da quello precedente. Se il valore dei bandi segna un valore decisamente negativo rispetto al 2022, si rivela però un'attenzione ad alcuni servizi finora mai riscontrata, come ad esempio il supporto ai RUP nelle procedure.

Gare PNRR: il report OICE su servizi di architettura e ingegneria e sugli appalti integrati

Sono questi alcuni tra i dati più salienti del nuovo Report OICE sulle gare per servizi di architettura e ingegneria e per appalti integrati (progettazione esecutiva e costruzione) relativi ad interventi finanziati con fondi del PNRR emessi nel quarto e ultimo trimestre del 2023.

Nel dettaglio, l’Associazione ha tracciato un primo bilancio sul 2023, durante il quale sono stati pubblicati 3.253 bandi per un valore di 1,513 miliardi di servizi, che attiveranno circa 27 miliardi di lavori.

Rispetto al 2022 scende molto il valore (-57,6%), mentre il numero delle gare invece aumenta del 21,1%, anche in ragione dei sempre più numerosi micro affidamenti (sotto i 139mila euro) che in numero rappresentano l’84,8% del mercato. Va evidenziato che, stando al valore, l’incidenza delle gare PNRR sta rapidamente scendendo: passa dal 39,1% del totale del mercato raggiunto nel 2022, al 23,5% nel 2023.

Crescita dei servizi di supporto alle stazioni appaltanti

Un altro trend interessante, secondo OICE, riguarda l’aumento, nell’ultimo trimestre del 2023, delle procedure per affidamenti di supporto alle stazioni appaltanti: si tratta del 27,2% del totale, (+3571,4% sul terzo trimestre 2023), per un valore di 29,4 milioni di euro, pari al 20,4% del totale (+269,2% sul terzo trimestre 2023). Complessivamente nel 2023 sono state 382 le gare (20,6% del totale), con un valore di servizi di 149,4 milioni, il 17,0% del totale dei servizi affidati; nel 2022 erano state 364, il 18,5% del totale, per un valore di 566 milioni, il 23,3% del totale annuo. Rispetto all'anno 2022, il numero dei bandi di supporto alla stazione appaltante aumenta del 4,9% mentre il valore cala del 73,6%.

Per il Presidente dell’OICE, Giorgio Lupoi, il dato importante è proprio quello dell’ultimo trimestre dell’anno che vede esplodere la domanda di servizi di supporto alle stazioni appaltanti. “Da tempo sosteniamo che i supporti, in particolare quelli di project management a beneficio dei RUP, possono rappresentare lo strumento fondamentale per l’efficientamento delle procedure. Che le amministrazioni se ne stiano accorgendo ci fa piacere. Se si fosse partiti prima strutturando accordi quadro sul territorio per supportare soprattutto i comuni non sarebbe stato male. Rimangono però sullo sfondo alcune criticità relative all’inadeguata valorizzazione di queste prestazioni di supporto da parte di alcune anche importanti committenze del settore delle infrastrutture, per superare le quali chiediamo il rapido adeguamento del decreto parametri, confluito nel codice appalti”.

Un aspetto che desta preoccupazione è l’avvio della digitalizzazione: “stando ai primi 15 giorni di gennaio il mercato si è quasi fermato. Positivo il chiarimento Anac sui micro affidamenti fino a 5mila euro, ma se le stazioni appaltanti non aderiscono al più presto al nuovo percorso digitale, il rischio è quello di un crollo del mercato”.

I dati sugli appalti

Tornando ai dati, in riferimento alle procedure di affidamento di soli servizi di ingegneria e architettura (esclusi quindi gli appalti integrati con i quali si affida anche la progettazione esecutiva), nel 2023 sono stati pubblicati 1.853 i per un valore di 879 milioni di euro.

Gli appalti integrati figurano al primo posto per numero di gare pubblicate, pari a 1.400: il 43% del totale, a seguire le gare con altri servizi di architettura e ingegneria, con 1.061 bandi, il 32,6%. Le gare con progettazione e direzione dei lavori sono state 423, il 13% del totale mentre quelle di sola progettazione sono 369, e rappresentano l’11,3% del totale delle gare pubblicate in tutto l’anno 2023.

Osservando il trend dell’ultimo trimestre dell’anno, emerge che:

  • rispetto ai tre mesi precedenti, il numero di appalti integrati sono in netta flessione (-44,4% sul trimestre Luglio-Settembre 2023):
  • i bandi di sola progettazione nel quarto trimestre 2023 sono stati 86, il 7,6% del numero totale dei bandi PNRR emessi (+230,8% sul trimestre precedente);
  • le gare con progettazione e direzione dei lavori sono state 158, il 13,9% del totale (+1216,7%);
  • quelle con altri servizi di architettura e ingegneria sono state 701, il 61,6% del numero totale, (+847,3%).

Le stazioni appaltanti più attive nel 2023 sono state i Comuni, con la pubblicazione di 2.061 bandi, il 63,4% del numero totale di bandi nel 2023, per un importo complessivo di servizi di 504,9 milioni, il 33,4% del valore totale; seguono le Amministrazioni dello Stato con 265 bandi, l’8,1% del totale con un valore di servizi di 477 milioni, pari al 31,5% del valore totale e le Concessionarie che con 232 gare, il 7,1% del numero totale di bandi, hanno affidato 275,8 milioni di servizi, il 18,2%.

In tutto il 2023 è sempre l’edilizia scolastica ad avere il primato per numero di bandi pubblicati, pari a 980, il 30,1% del totale; in valore è l’edilizia sanitaria a riportare l’importo più alto con 186,6 milioni di euro, il 12,3% del totale.

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