Appalti pubblici e vigilanza collaborativa: online la nuova relazione ANAC

Disponibile la relazione sull'attività di vigilanza collaborativa svolta con le stazioni appaltanti nel corso del I semestre 2023

di Redazione tecnica - 04/10/2023

Si rafforza ancora di più l’attività di vigilanza collaborativa tra ANAC e le pubbliche amministrazioni in qualità di Stazioni Appaltanti, come previsto dal nuovo Codice dei Contratti Pubblici (d.Lgs. n. 36/2023).

Vigilanza collaborativa: il nuovo report ANAC

Un’attività che, come riconosce la stessa Autorità ha come obiettivo la prevenzione da cattive pratiche legate agli appalti pubblici, garantendo la legalità nelle procedure di aggiudicazione. Prima dell’adozione formale degli atti di gara, vengono infatti rilasciate alle SA osservazioni/rilievi sulla corretta e uniforme interpretazione della normativa, anche attraverso l’indicazione di best practices, con la finalità di prevenire ex ante le criticità ricorrenti nel sistema degli appalti e delle concessioni.

L’adesione allo strumento registra numeri sempre più positivi, come conferma la relazione del I semestre 2023, che fornisce un riepilogo dell’attività svolta dall’Ufficio “Vigilanza collaborativa, vigilanze speciali e centrali di committenza” ai sensi dell’art. 213, comma 3, lettera h), del d.lgs. 50/2016, in vigore fino al 30 giugno 2023.

Le procedure sottoposte a vigilanza

Nel dettaglio, nel I semestre del 2023 le procedure sottoposte a vigilanza collaborativa sono state 30 in totale, su molteplici settori di intervento: 14 nell’ambito dei lavori pubblici; 13 nell’ambito dei servizi; e 3 nell’ambito dei servizi di ingegneria, per un valore complessivo di oltre 4,07 miliardi di euro. Nell’ambito di tali procedure, sono stati rilasciati complessivamente 68 pareri, 33 dei quali (48%) hanno portato alla formulazione di rilievi.

Le verifiche hanno riguardato la conformità degli atti di gara alla normativa di settore, l’individuazione di clausole e condizioni idonee a prevenire tentativi di infiltrazione criminale, di situazioni di conflitto di interesse, nonché tramite il monitoraggio dell’intera procedura di gara nelle distinte fasi di predisposizione dei documenti, svolgimento della procedura e aggiudicazione della stessa. In casi di particolare criticità, la vigilanza collaborativa è stata estesa anche alla fase di esecuzione del contratto. Le modalità di svolgimento, spiega ANAC, sono contenute in appositi protocolli di azione che prevedono l’individuazione delle fattispecie da sottoporre a vigilanza, l’elenco della documentazione da esaminare, la descrizione del procedimento di vigilanza, la durata della collaborazione e le eventuali clausole di legalità da inserire nei bandi di gara.

Per ciascuna fase di ogni procedura vigilata, la relazione riporta sotto forma di tabella il numero di pareri emessi, la loro tipologia in relazione alla presenza o meno di rilievi da parte dell’Autorità e l’importo degli affidamenti. Inoltre è stato evidenziato il tempo medio di rilascio dei pareri, quantificato in 6 giorni medi e calcolato sulla base dei giorni lavorativi trascorsi dall’acquisizione della richiesta della stazione appaltante al protocollo ANAC fino all’invio del parere sottoscritto dal Presidente dell’Autorità.

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