Attuazione PNRR: la relazione semestrale del Governo

Pubblicata la terza relazione semestrale sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che fornisce una fotografia completa dello status quo del PNRR in Italia

di Redazione tecnica - 09/06/2023

È stata pubblicata la terza relazione semestrale sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nella quale viene fornita una fotografia completa dello status quo del PNRR in Italia rispetto alla sua composizione, al finanziamento, al confronto con l’Europa, allo stato di attuazione finanziaria, agli open data, alla revisione e introduzione del capitolo RePowerEU e alle criticità attuative, legate a cambiamenti oggettivi intercorsi negli ultimi mesi, quali l’aumento dei prezzi e la debolezza delle strutture amministrative.

PNRR: pubblicata la terza relazione semestrale

La relazione è così articolata:

  • 1. Il PNRR italiano
    • 1.1. Il processo di adozione e attuazione del PNRR
    • 1.2. La struttura del Piano italiano
    • 1.3. Le priorità trasversali e le riforme
    • 1.4. La dotazione finanziaria del Piano
    • 1.5. Sovvenzioni e prestiti
    • 1.6. Finanziamento di progetti in essere
  • 2. Il Piano italiano a confronto con quelli degli altri Stati membri dell’Unione europea
    • 2.1. Il rilievo dei Piani nazionali per gli obiettivi di NGEU
    • 2.2. L’ammontare delle risorse RRF nei Piani nazionali e l’utilizzo di prestiti e sovvenzioni .
    • 2.3. Il rilievo delle risorse destinate alla transizione verde e alla trasformazione digitale
    • 2.4. L’approccio performance-based nel regolamento RRF e l’uso degli indicatori nei piani europei
    • 2.5 La tempistica delle richieste di pagamento
  • 3. I risultati conseguiti per il secondo semestre 2022
    • 3.1 Il percorso per il conseguimento degli obiettivi
    • 3.2 Il settore della giustizia
    • 3.3 Le misure per la concorrenza
    • 3.4 Infrastrutture ferroviarie, porti e investimenti urbani
    • 3.5 Energia e ambiente
    • 3.6 Istruzione, università e ricerca per la salute
    • 3.7 Il mercato del lavoro e misure per le imprese
    • 3.8 Misure per l’inclusione sociale
    • 3.9 Transizione digitale
    • 3.10 Amministrazione pubblica, amministrazione fiscale e revisione della spesa
    • 4. Gli obiettivi del primo semestre 2023
    • 4.1. Il percorso verso la richiesta di pagamento della quarta rata
    • 4.2. Amministrazione pubblica e amministrazione fiscale
    • 4.3 La riforma del Codice dei contratti pubblici
    • 4.4 Il settore della giustizia
    • 4.5 Energia e ambiente
    • 4.6 Istruzione, università e ricerca
    • 4.7 Lavoro e imprese
    • 4.8 Misure per l’inclusione sociale
    • 4.9 Transizione digitale e innovazione
  • 5. Avanzamento finanziario e rendicontazione del PNRR
    • 5.1 Un quadro di sintesi
    • 5.2 Avanzamento finanziario
    • 5.3 Quota risorse assegnate al Mezzogiorno
    • 5.4. L’accesso ai dati per la gestione e l’analisi del PNRR
      • 5.4.1 Il sistema ReGiS
      • 5.4.2 Il quadro normativo
      • 5.4.3 Le funzionalità del sistema ReGiS
      • 5.4.4 I dati pubblicati (Open data)
      • 5.4.5 Prime evidenze dai dati pubblicati da ReGiS
      • 5.4.6 Dataset universo ReGiS
      • 5.4.7 Dataset Progetti Validati
      • 5.4.8 Italiadomani: i prossimi passi
  • 6. Gli atti normativi per l’attuazione del PNRR e la nuova governance del Piano
    • 6.1 La nuova governance
    • 6.2 I procedimenti di tipo finanziario
    • 6.3 La capacità amministrativa
    • 6.4 Le misure di semplificazione
    • 6.5 La Struttura di missione PNRR
  • 7. Profili di attenzione del Piano: le prime evidenze
    • 7.1 Elementi di contesto
    • 7.2 Il sistema produttivo italiano tra dinamiche congiunturali e cambiamenti strutturali
      • 7.2.1 L’aumento dei prezzi
      • 7.2.2 La carenza di materiali e beni intermedi
      • 7.2.3 Dinamiche del mercato del lavoro: carenza di risorse umane e disallineamento di competenze
      • 7.2.4 Il settore delle costruzioni
    • 7.3 Capacità amministrativa dei soggetti attuatori e criticità organizzative e di rendicontazione
    • 7.4 Frammentazione degli interventi
    • 7.5 I profili di attenzione evidenziati dalle Amministrazioni titolari
      • 7.5.1 Eventi e circostanze oggettive: aumento costi e/o scarsità materiali
      • 7.5.2 Eventi e circostanze oggettive: squilibrio offerta/domanda, investimenti non attrattivi, impreparazione del tessuto produttivo
      • 7.5.3 Difficoltà normative, amministrative e gestionali
      • 7.5.4 Ridefinizione degli impegni nel Council Implementing Decision e negli Operational Arrangements
      • 7.5.5 Elementi di debolezza emersi nel corso del monitoraggio sull’attuazione del Piano
    • 8. REPowerEu e La riprogrammazione del PNRR
    • 8.1 Il contesto normativo per la revisione dei Piani nazionali
    • 8.2 REPowerEU: finalità, quadro finanziario e azioni da intraprendere
      • 8.2.1 Il quadro finanziario europeo e nazionale
      • 8.2.2 Contenuti preliminari del capitolo italiano REPowerEU
      • 8.2.3 Il confronto con il mondo partenariale e la definizione dei progetti
    • 8.3 Le modifiche al PNRR

I contenuti della relazione

La terza relazione al Parlamento sullo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), la prima presentata dal Governo Meloni, intende fornire una fotografia del Piano e della sua attuazione, evidenziandone punti di forza e di debolezza, anche al fine di individuare margini di miglioramento nell’implementazione degli investimenti e delle riforme previsti dal Piano.

Nel primo capitolo della relazione sono illustrate le principali caratteristiche del Piano italiano, la sua genesi e composizione, evidenziandone l’articolazione ed i profili di complessità. Particolare attenzione è stata dedicata alla descrizione delle fonti di finanziamento, suddivise in prestiti e sovvenzioni, che sono state analizzate nel dettaglio, per singola misura e singola annualità.

Il secondo capitolo confronta il Piano Italiano con i Piani presentati dagli altri Paesi europei. Tra i profili di interesse si rilevano:

  • le differenze nell’ammontare delle risorse destinate ai vari Piani nazionali e le scelte dei singoli Paesi relative al ricorso a sovvenzioni e prestiti;
  • le risorse destinate alle misure dedicate agli obiettivi della transizione verde e alla trasformazione digitale, rispetto a quelle destinate ad altri obiettivi;
  • il tipo di indicatori utilizzati per verificare il conseguimento degli obiettivi di ciascun Piano e la loro rispondenza a criteri incentrati sulla valutazione della performance.

Nel terzo capitolo vengono elencati i 55 obiettivi raggiunti al 31 dicembre 2022, con particolare riferimento a tutti gli atti adottati dal Governo per consentire il pieno raggiungimento degli stessi. Viene anche fatto un approfondimento sul lungo processo di assessment, dovuto alla complessità delle misure legate alla terza rata e agli approfondimenti che sono stati necessari in Commissione Europea.

Il quarto capitolo analizza nel dettaglio i traguardi e gli obiettivi con scadenza nel primo semestre 2023 e le azioni in corso per conseguirli. Come specificato nell’introduzione alla Relazione, la realizzazione del Piano ha incontrato difficoltà sperimentate da tutti i Paesi europei ed emerse a partire dai primi mesi del 2022, principalmente di natura esogena, quali la forte accelerazione della dinamica dei prezzi e le strozzature dal lato dell’offerta. Da qui la necessità del processo di revisione di alcune misure, così come riportato poi nel settimo capitolo.

Il quinto capitolo illustra lo stato di attuazione finanziaria del Piano, il più importante tra quelli presentati dagli Stati membri dal punto di vista delle risorse stanziate. In questa parte della relazione viene anche fornito un aggiornamento su Regis e open data e, soprattutto, la prospettiva di future pubblicazioni in grado di rafforzare la trasparenza delle informazioni e la centralità del portale Italiadomani. Infine, si mette in evidenza la destinazione della quota del 40% al SUD.

Nel sesto capitolo sono esposti gli interventi normativi effettuati, con particolare riferimento al D.L. n. 13/2023 (c.d. “Decreto PNRR 3”),  convertito con modificazioni dalla legge 21 aprile 2023, n. 41, emanato con l’obiettivo di rafforzare l’attuazione del PNRR. Viene inoltre descritta la nuova governance del Piano.

Di particolare rilievo il settimo capitolo, che analizza le difficoltà riscontrate nell’attuazione del Piano, dovute riconducibili al conflitto armato in Ucraina. Come specificato nella relazione, l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia e le diffuse difficoltà di approvvigionamento delle stesse hanno prodotto una serie di effetti negativi sull’economia e sui contratti pubblici, con inevitabili riflessi sui prezzari utilizzati dalle stazioni appaltanti per stabilire gli importi da porre a base d’asta nelle gare per l’affidamento delle prestazioni.

Non solo: il PNRR ha risentito, inoltre, degli squilibri registrati sul mercato del lavoro e dei limiti nella capacità amministrativa dei soggetti attuatori nonché dell’elevata frammentazione degli interventi.

Le principali criticità riscontrate nell’attuazione sono state classificate in macro-categorie riconducibili a fattori esterni di tipo oggettivo, quali l’aumento dei costi o l’interruzione delle forniture, a debolezze strutturali del sistema economico e a difficoltà normative, amministrative e gestionali.

Le proposte di revisione del Piano

Infine, l’ottavo capitolo illustra le proposte di revisione del PNRR necessarie a fronteggiare le criticità emerse nell’attuazione del Piano ed esposte nel capitolo precedente, in coerenza con le disposizioni europee in materia di modifica e aggiornamento dei Piani. Nella stessa sezione sono inoltre illustrate le nuove misure che il Governo intende proporre in attuazione dell’iniziativa RePowerEU, di cui al Regolamento (UE) 2023/435 del 27 febbraio 2023, che modifica il Regolamento 2021/241.

In particolare, l’iniziativa REPowerEU, ha introdotto un nuovo quadro regolatorio che prevede la possibilità di modificare i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza con l’aggiunta di un capitolo dedicato alle nuove azioni volte a porre fine alla dipendenza dell’Unione europea dai combustibili fossili russi. Vengono così promosse azioni coordinate di diversificazione delle fonti di approvvigionamento, accelerazione della diffusione delle energie rinnovabili e promozione di nuovi comportamenti di risparmio energetico, supportati da tecnologie innovative. In Italia le proposte in corso di elaborazione sono volte, in particolare, a rafforzare le infrastrutture necessarie a soddisfare le esigenze di fornitura del gas, a promuovere la decarbonizzazione dell’industria e a far fronte alla povertà energetica attraverso apposite misure a sostegno delle famiglie e delle imprese.

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