Bonus colonnine domestiche 2023: riaperto lo sportello per i contributi

Di nuovo disponibili le risorse per le spese relative all'acquisto e alla posa di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici. Ecco a chi spettano

di Redazione tecnica - 16/02/2024

C’è ancora spazio per richiedere il “bonus colonnine domestiche”, ovvero il contributo per l’acquisto e la posa in opera di colonnine di ricarica per veicoli elettrici, in relazione a spese e interventi sostenuti nel 2023.

Bonus colonnine: riaperti i termini per gli incentivi

La conferma arriva dal MIMIT che, con il D.D. del 7 febbraio 2024 ha riaperto i termini per l’invio delle domande di accesso agli incentivi. In questo modo, chi non ha avuto la possibilità di presentare richiesta entro il 23 novembre 2023, avrà tempo fino alle ore 12:00 del 14 marzo 2024 per inviare l’istanza sulla piattaforma predisposta sul sito del Ministero, a cui accedere tramite SPID, CNS o CIE. Per potere presentare domanda è necessario anche essere in possesso di PEC.

Il contributo, finalizzato a incentivare l’acquisto di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale, prevede l’erogazione di un finanziamento pari all’80% del prezzo di acquisto e posa delle infrastrutture, come colonnine o wall box, di potenza standard, per la ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica.

Queste nello specifico le spese ammesse: 

  • acquisto e messa in opera di infrastrutture di ricarica, ivi comprese – ove necessario - le spese per l'installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio;
  • spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi;
  • costi per la connessione alla rete elettrica, tramite attivazione di un nuovo POD.

 

Il contributo spetta a:

  • persone fisiche residenti in Italia, che possono richiedere fino a 1.500 euro di contributo;
  • condomìni, per un massimale di 8mila euro per l’installazione sulle parti comuni degli edifici condominiali.

La riapertura dei termini è stata possibile perché il plafond a disposizione per gli incentivi, pari a 40 milioni di euro, ancora non è andato esaurito: proprio per questo il MIMIT ha specificato che qualora le risorse dovessero andare esaurite prima della scadenza dei termini, lo sportello potrà essere chiuso in anticipo.

 

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