Bonus edilizi: scovati 2,4 miliardi di falsi crediti fiscali

Dalla Guardia di Finanza una maxi-operazione di contrasto alla frode fiscale che ha portato a scovare 2,4 miliardi di falsi crediti fiscali per bonus edilizi e il sequestro per 196 milioni

di Redazione tecnica - 05/10/2023

Una nuova maxi-operazione dal nome “Crediti Fantasma – Capisci ammè” condotta dalla Guardia di Finanza in collaborazione con l'Agenzia delle Entrate ha portato al sequestro preventivo di 195.829.110,00 euro, nonché di custodia cautelare in carcere nei confronti di un imprenditore iscritto all’AIRE (anagrafe dei residenti all’Estero).

2,4 miliardi di frodi scovate

Si tratta di una ulteriore fase dell’articolata investigazione che il 22 marzo aveva portato i Finanzieri del Comando Provinciale di Asti, con l’ausilio dei Reparti del Corpo competenti per territorio, impiegando 150 militari, ad operare in 18 province l’arresto di 10 responsabili e 73 perquisizioni, con il sequestro di cassetti fiscali contenenti crediti d’imposta ritenuti falsi per la cifra record di oltre 1,5 miliardi di euro e poi ancora, in maggio, di un ulteriore sequestro per 700 milioni.

Il totale arriva quindi a 2,4 miliardi di euro di frodi trovate e bloccate.

L’intervento di vincolo giudiziario - mirato ad impedire l’utilizzo anche di questa ulteriore platea di crediti d’imposta ritenuti inesistenti, generati nel 2022 dal sodalizio criminale oramai disarticolato - è stato condotto dalle Fiamme gialle astigiane con la collaborazione dell’Agenzia delle Entrate di Roma, alla quale è stato notificato il decreto magistratuale, in modo da inibire sulla apposita piattaforma digitale del fisco l’accesso ai cassetti fiscali incriminati.

Questi ulteriori 196 milioni di euro di crediti fiscali sono riconducibili a 2 società e 27 persone fisiche (con sede dichiarata in Campania, Emilia Romagna, Marche, Piemonte, Puglia e Veneto), non coinvolte nell’operazione iniziale, ma che comunque fanno anch’esse capo a intestatari di partita IVA indigenti, titolari di società inattive o evasori totali sconosciuti al fisco, nullatenenti, privi di possidenze.

Il lavoro della Guardia di Finanza

L’analisi della Guardia di Finanza ha evidenziato anche in questo caso incongruenze sostanziali, quali l’indicazione di lavori effettuati presso immobili non posseduti o inesistenti.

La nuova operazione costituisce il culmine di articolati accertamenti, peculiari della Guardia di Finanza, quale unico organo specializzato di polizia giudiziaria economico-finanziaria, che opera a tutela del Bilancio dell’U.E., dello Stato e degli Enti locali.

Il procedimento penale si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo in caso di emissione di una sentenza irrevocabile di condanna.

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