Bonus mobili: ancora pochi mesi per la detrazione del 50%

La detrazione su arredi ed elettrodomestici termina il 31 dicembre prossimo. Salvo colpi di scena.

di Redazione tecnica - 14/10/2021

Bonus mobili 2021: l’agevolazione fiscale prevista dalla legge n. 178/2020 (Legge di Bilancio 2021) si accompagna a quella di ristrutturazione edilizia e in un certo senso la completa, affiancando ai lavori di manutenzione straordinaria le spese per arredamenti e grandi elettrodomestici. L’accesso al beneficio ha, però, i giorni contati, poco più di 70 per l’esattezza. Del futur non v'è certezza, ecco intanto cosa fare per richiederlo prima della sua scadenza, salvo naturalmente eventuali proroghe.

Bonus Mobili: cosa è e quando scade

Il Bonus Mobili è una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (nel caso di forni o lavasciuga classe A o superiore), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.

Fino al 31 dicembre 2020, la detrazione era calcolata su un importo massimo di 10.000 euro, comprensivo delle eventuali spese di trasporto e montaggio, ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Per il 2021 il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione è stato elevato a 16.000 euro. Attenzione però: l’importo maggiore vale esclusivamente per ristrutturazioni a partire dall’1 gennaio 2021. I pagamenti vanno effettuati con bonifico o carta di debito o credito.

Bonus Mobili: i massimali di spesa

Come modificato dalla legge n. 179/2020 (Legge di Bilancio 2021), il comma 2 dell’art 16 del D.L. n. 63/2013 ha innalzato i limiti di spesa per il Bonus Mobili da 10.000 a 16.000 euro, con una detrazione pari al 50% dell’importo. Attenzione però: questo valore più alto vale solo per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2021.

I massimali di spesa sono quindi i seguenti:

  • ristrutturazione tra l'1 gennaio e il 31 dicembre 2020 - limite di spesa 10.000 euro;
  • ristrutturazione tra l'1 gennaio e il 31 dicembre 2021 - limite di spesa 16.000 euro.

Bonus Mobili: la normativa di riferimento

Il comma 2 dell’art. 16 del D.L. n. 63/2013 (inerente la proroga delle detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione edilizia e per l'acquisto di mobili), come modificato dalla Legge n. 178/2020 stabilisce che ai contribuenti che fruiscono della detrazione del 50% per spese legate a interventi di recupero del patrimonio edilizio (Bonus Ristrutturazione) iniziati a decorrere dal 1º gennaio 2020,viene riconosciuta anche una detrazione dall'imposta lorda, fino a concorrenza del suo ammontare, per le ulteriori spese documentate sostenute nell'anno 2021 per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore ad A+, nonché per i forni, per le apparecchiature per le quali sia prevista l'etichetta energetica, finalizzati all'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione.

Ai fini della fruizione della detrazione dall'imposta, le spese sono computate indipendentemente dall'importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione.

Bonus Mobili 2021: a chi spetta la detrazione

Per accedere al bonus mobili bisogna rispettare le seguenti condizioni:

  • l'acquisto deve riguardare arredi di un immobile oggetto di ristrutturazione edilizia che fruiscono del bonus casa;
  • la CILA deve essere successiva all'1 gennaio 2020;
  • la data di inizio lavori di ristrutturazione deve precedere quella in cui si acquistano i beni;
  • non è fondamentale che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile.

Inoltre la detrazione spetta anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio, oppure quando i mobili e i grandi elettrodomestici sono destinati ad arredare l’immobile ma l’intervento cui è collegato l’acquisto viene effettuato su una pertinenza dell’immobile stesso, anche se accatastata autonomamente.

Infine, il bonus mobili può essere richiesto anche se l'intervento di ristrutturazione riguarda le parti comuni condominiali (per esempio, guardiole, appartamento del portiere, lavatoi), ma in questo caso i singoli condomini hanno diritto alla detrazione, ciascuno per la propria quota, solo per i beni acquistati e destinati ad arredare queste parti. Il bonus non è concesso, invece, se acquistano arredi per la propria abitazione.

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