CAM parchi giochi, arredo urbano e arredi esterni: il decreto in Gazzetta Ufficiale

Ecco i nuovi criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di progettazione di parchi giochi, per la fornitura, la posa in opera e la manutenzione di prodotti per l’arredo urbano e di arredi per esterni

di Redazione tecnica - 24/03/2023

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 22/03/2023, n. 69 il decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) 7 febbraio 2023, recante “Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di progettazione di parchi giochi, la fornitura e la posa in opera di prodotti per l’arredo urbano e di arredi per gli esterni e l’affidamento del servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria di prodotti per arredo urbano e di arredi per esterni”.

CAM Parchi giochi, arredo urbano e arredi esterni: il decreto del MASE

I CAM sono adottati ai sensi e per gli effetti dell’art. 34 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 in riferimento a:

  • a) l’affidamento del servizio di progettazione di parchi giochi;
  • b) la fornitura e la posa in opera di prodotti per l’arredo urbano e di arredi per gli esterni;
  • c) l’affidamento del servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria di prodotti per l’arredo urbano e di arredi per esterni.

Il Decreto è giàe con esso viene abrogato il decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 5 febbraio 2015.

Al Decreto è allegato il Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione, ovvero il Piano d’azione nazionale sul Green Public Procurement (PANGPP), così articolato:

  • 1 PREMESSA
  • 2 APPROCCIO PER LA RIDUZIONE DEGLI IMPATTI AMBIENTALI
  • 3 INDICAZIONI PER LE STAZIONI APPALTANTI
  • 4 SERVIZIO DI PROGETTAZIONE DI PARCHI GIOCHI
    • 4.1 CLAUSOLE CONTRATTUALI
      • 4.1.1 Inclusività e «progettazione universale»
      • 4.1.2 Conformità ai criteri ambientali minimi dei prodotti e dei componenti per l’allestire gli spazi
      • 4.1.3 Valorizzazione del verde
      • 4.1.4 Indicazioni generali per la scelta dei materiali
      • 4.1.5 Idoneità del progetto ai fini estetico-paesaggistici
  • 5 FORNITURA E POSA IN OPERA DI PRODOTTI PER L’ARREDO URBANO E ARREDI PER ESTERNI
    • 5.1 SPECIFICHE TECNICHE
      • 5.1.1 Allestimento di un’area ad uso ludico-ricreativo e di aree verdi: indicazioni per l’inclusività, per la scelta dei materiali e la valorizzazione ambientale, naturalistica e paesaggistica
      • 5.1.2 Prodotti ricondizionati, prodotti preparati per il riutilizzo
      • 5.1.3 Ecodesign: manutenzione, riparazione e disassemblabilità
      • 5.1.4 Prodotti di legno o composti anche da legno: gestione sostenibile delle foreste e/o presenza di riciclato e durabilità del legno
      • 5.1.5 Prodotti di plastica o di miscele plastica-legno, plastica-vetro
      • 5.1.6 Prodotti e componenti in gomma, prodotti in miscele plastica-gomma, pavimentazioni contenenti gomma
      • 5.1.7 Superfici di campi sportivi e di aree in spazi ricreativi realizzate con conglomerati bituminosi o con conglomerati legati tramite resina
      • 5.1.8 Prodotti prefabbricati in calcestruzzo e pavimentazioni in calcestruzzo
      • 5.1.9 Prodotti in ceramica (gres porcellanato)
      • 5.1.10 Prodotti in acciaio
      • 5.1.11 Prodotti con componenti in vetro
      • 5.1.12 Pietre naturali
      • 5.1.13 Idoneità all’uso
    • 5.2 CLAUSOLE CONTRATTUALI
      • 5.2.1 Requisiti dell’imballaggio
      • 5.2.2 Garanzia
    • 5.3 CRITERI PREMIANTI
      • 5.3.1 Fornitura di prodotti preparati per il riutilizzo
      • 5.3.2 Pavimentazioni esterne drenanti
      • 5.3.3 Prodotti in legno: uso di legno locale
      • 5.3.4 Prefabbricati in calcestruzzo, pavimentazioni e altri manufatti realizzati in materiali inerti: contenuto di riciclato
      • 5.3.5 Prodotti in acciaio: emissioni di diossido di carbonio degli altiforni
  • 6 MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DI PRODOTTI PER L’ARREDO URBANO, ARREDI PER ESTERNI E AREE ATTREZZATE
    • 6.1 CLAUSOLE CONTRATTUALI
    • 6.1.1 Manutenzione

Gli obiettivi dei CAM

Il documento nasce con l’obiettivo di contenere gli impatti ambientali connessi alle forniture di prodotti per l’arredo esterno, per l’arredo urbano e all’affidamento del servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria di tali prodotti.

Proprio per questo vengono stabiliti i Criteri ambientali minimi (CAM) per tali categorie di appalti pubblici destinati ad abrogare quelli previsti per l’acquisto di articoli per l’arredo urbano di cui decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 5 febbraio 2015.

In particolate, i nuovi CAM mirano principalmente a promuovere l’uso efficiente della materia e l’allungamento della vita utile di tali categorie di prodotti, ciò attraverso requisiti che consentono la scelta di prodotti:

  • realizzati con un minor impiego di materie prime, pertanto con materiali derivanti dalla raccolta dei rifiuti e/o con sottoprodotti, vale a dire con scarti produttivi riutilizzati all’interno dello stesso sito o con scarti produttivi di altre aziende nell’ambito delle pratiche di simbiosi industriale;
  • fabbricati nel rispetto delle prescrizioni del regolamento (CE) n. 1907/2006 concernente la registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche (REACH) per quanto riguarda i limiti alla presenza di sostanze pericolose;
  • progettati per durare più a lungo e per essere facilmente disassemblati e recuperati al termine della loro vita utile.

Inoltre, nei limiti di quanto consentito dal codice dei contratti pubblici, i CAM mirano a favorire i produttori che hanno investito per dimostrare in maniera affidabile le caratteristiche di preferibilità ambientale del proprio output nonché gli offerenti, produttori o distributori, che si impegnano a partecipare alla gara con prodotti ricondizionati o preparati per il riutilizzo, laddove tali prodotti, anche dal punto di vista estetico-funzionale, siano equivalenti rispetto ai prodotti di prima immissione in commercio.

Tra gli altri criteri per la progettazione e l'affidamento degli appalti di forniture e servizi:

  • la riduzione del consumo di suolo e la valorizzazione del patrimonio naturalistico;
  • l’inclusività delle persone con disabilità e con diverso livello di capacità motoria e sensoriale,
  • la de-carbonizzazione;
  • la diffusione della circolarità dei modelli di produzione e consumo.

Le indicazioni per le stazioni appaltanti

Nel documento si forniscono delle indicazioni alle stazioni appaltanti sui criteri minimi che materiali, attrezzature di arredo e soluzioni progettuali devono ottemperare per garantire il rispetto ambientale minimo e suggeriscono anche di considerare l’aspetto funzionale e prestazionale anche nell’ambito del loro inserimento paesaggistico, con un adeguato disegno degli spazi, secondo la creatività, l’espressività, l’esperienza progettuale e culturale specifiche di ogni progettista e di ogni amministrazione.

I CAM non pregiudicano comunque la possibilità di acquisire forniture o parti di forniture in materiali diversi da quelli richiamati e trovano applicazione limitatamente ai materiali di cui sono costituiti i prodotti o i principali componenti dei prodotti richiesti nella documentazione di gara o proposti dagli offerenti.

Infine, qualora le forniture siano finanziate in tutto o in parte con le risorse PNRR e PNC trovano applicazione, ai fini etico-sociali, anche i criteri di selezione dei candidati, la clausola contrattuale e il criterio premiante relativo alle pari opportunità, generazionali e di genere, ai sensi dell’art. 47 del D.L. n. 77/2021.

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