Il caro materiali rallenta anche la progettazione

Aumenta la preoccupazione per il caro prezzi materiali da costruzione che secondo l'Osservatorio OICE/Informatel sta rallentando anche la progettazione

di Redazione tecnica - 16/06/2021

Crescono le preoccupazioni dell'intero settore edile per la nuova piaga che ha colpito i cantieri italiani: il rincaro dei prezzi dei materiali da costruzione. Una problematica complesso su cui si sono già espresse associazioni di categoria e sulla quale sono state presentate delle interrogazioni parlamentari.

Caro materiali da costruzione: le preoccupazioni dell'OICE

Sul problema si è espressa anche l'OICE nel sua consueto osservatorio dei bandi di progettazione in cui il Presidente Gabriele Scicolone ha parlato di una vera e propria impasse per gli appalti integrati sul progetto di fattibilità che rallenterebbe anche i bandi di progettazione.

Come evidenziato dal report OICE dei primi 5 mesi del 2021, malgrado la pausa di maggio il mercato pubblico della progettazione continua a crescere attestandosi a 1.921 bandi pubblicati del valore di 390,3 milioni di euro (+29,8% in numero e +6,7% in valore sui primi cinque mesi del 2020).

I numeri di maggio sono però di 338 gare di sola progettazione per un valore di 84,4 milioni di euro (-24,7% in numero e -8,3% in valore rispetto ad aprile 2021 e + 15,0% in numero ma un calo del 48,7% in valore rispetto a maggio 2020).

Negli ultimi cinque mesi le gare di progettazione fino a 140.000 sono state il 70,9% del totale in numero e il 21,5%, in valore. Gli accordi quadro per servizi di progettazione nel mese di maggio sono stati soltanto 3 per un valore di 2,9 milioni di euro, erano stati 19 ad aprile per 10,7 milioni di euro. Le gare pubblicate sulla gazzetta europea sono state 83, in 6 di queste, per un valore di 1,7 milioni di euro, il criterio di aggiudicazione scelto è il massimo ribasso.

Nonostante la possibilità della scelta fiduciaria, le manifestazioni di interesse per l’affidamento di incarichi sotto la soglia dei 75.000 euro pubblicate a maggio, sono state 143, il 42,3% del totale, con un valore stimato in 5,3 milioni di euro, pari al 6,3% del valore totale.

Le dichiarazioni del Presidente OICE

“Per il quarto mese consecutivo in mercato della progettazione si mantiene sopra gli 80 milioni di euro – ha dichiarato Gabriele Scicolone, Presidente OICE – e questo ci dà la rappresentazione di una pubblica amministrazione che nonostante le difficoltà non si ferma. Siamo però molto preoccupati per l’ampliamento della fascia degli affidamenti fiduciari previsti nel decreto Recovery che oggi riguarderebbe il 70% degli avvisi emessi fino a maggio, senza peraltro alcuna minima garanzia sulla capacità degli affidatari cui non si chiede il rispetto di minimi di esperienza. Per gli interventi del Pnrr e del Pnc la scelta poi di puntare sull’appalto integrato, partendo da un progetto di fattibilità i cui contenuti sono certamente insufficienti, determinerà due effetti: un massacro fra imprese nel caso si dovesse chiedere il progetto definitivo in gara e l’impossibilità di valutare la parte tecnico-progettuale dell’offerta. Sono molti i punti sui quali intervenire, dal project management e la governance, alla velocizzazione degli affidamenti di progettazione, all’accordo quadro. Invitiamo infine il Governo a trovare rapida soluzione al problema del caro materiali perché ci giunge notizia che diversi bandi di progettazione che erano pronti per l’invio alla gazzetta ufficiale sono stati ritirati perché fanno riferimento a prezziari superati. Il rischio è che il calo di questo mese della progettazione diventi strutturale. Si intervenga al più presto, come chiedono anche i colleghi della filiera delle costruzioni.”

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I servizi di architettura e ingegneria

Anche il mercato di tutti i servizi di architettura e ingegneria subisce un rallentamento, infatti nel mese di maggio le gare sono state 601, con un valore di 239,0 milioni di euro, rispetto ad aprile si rilevano un incremento del 4,7% nel numero e un calo del 7,9% nel valore, il confronto con maggio 2020 vede il numero crescere del 4,7% ma il valore calare del 7,9%. Nel mese di maggio è stato rilevante l’apporto degli accordi quadro, 34 bandi per un valore di 50,3 milioni di euro, al netto degli accordi quadro il risultato su maggio 2020 sarebbe ancora più negativo: -1,2% nel numero e -27,2% nel valore.

Continuano a crescere i totali dell’anno, infatti nei cinque mesi sono 3.272 le gare per un valore di 1.015,3 milioni di euro, con una crescita del 20,0% nel numero e del 7,7% nel valore. Da notare che i bandi sottosoglia, +22,3% nel numero e +79,8% nel valore, mantengono percentuali di crescita a doppia cifra, mentre i bandi soprasoglia mantengono la crescita nel numero, +12,4%, ma calano nel valore, -5,9%.

Le aggiudicazioni rilevate continuano a crescere, infatti se a maggio 2020 le aggiudicazioni rilevate erano state 59, sono state 82 a maggio 2021. La media mensile del numero di aggiudicazioni nel 2020 è stata di 90 aggiudicazioni. I primi dati del 2021 danno una media mensile di 110 aggiudicazioni rilevate.

Le gare italiane in gazzetta comunitaria

Le gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria sono passate dalle 126 unità del mese di maggio 2020, alle 158 del mese appena trascorso, +25,4%. Nell’insieme dei paesi dell’Unione Europea il numero dei bandi presenta, nello stesso mese, un incremento del 13,9%. E’ sempre modesta l’incidenza del nostro paese che nel mese si attesta al 4,6 %, un dato di gran lunga inferiore rispetto a quello di paesi di paragonabile rilevanza economica: Germania 28,9%, Francia 24,8%, Polonia 6,1%, Spagna 4,9%.

Nel mese di maggio 2021 le gare rilevate per appalti integrati sono state 83, con valore dei lavori di 830,7 milioni di euro e con un importo dei servizi stimato in 31,9 milioni di euro. Rispetto ad aprile il numero è cresciuto del 112,8% e il valore del 375,0%. Degli 83 bandi del mese 67 hanno riguardato i settori ordinari, per 26,9 milioni di euro di servizi, e 16 i settori speciali, per 5,0 milioni di euro di servizi.

Nei primi cinque mesi del 2021 le gare rilevate per appalti integrati sono state 222, di cui 221 con valore noto per 1.731,5 milioni di euro (nei primi cinque mesi del 2020 erano state 159 le gare, tutte con valore noto per 1.219,7 milioni di euro). Il valore dei servizi di ingegneria e architettura compreso nei bandi per appalti integrati pubblicati nei cinque mesi è stato di 47,4 milioni di euro, +88,8% rispetto agli stessi mesi del 2020.

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