Caro materiali: la lettera aperta del presidente ASSISTAL al ministro Giovannini

Secondo Carlini è necessario aggiornare subito il paniere: non solo materiali da costruzione, ma anche quelli per la costruzione di impianti

di Redazione tecnica - 16/02/2022

Non solo il blocco della cessione multipla dei crediti. Il settore dell’edilizia ha un’altra “bestia nera”, che risponde al nome di caro materiali. Ed è su questo tema che è tornato a parlare il presidente di ASSISTAL, Angelo Carlini, in un’accorata lettera aperta al ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini.

Caro materiali: le richieste ASSISTAL al MIMS

Come spiega il presidente dell’Associazione imprenditoriale di categoria, aderente a Confindustria, che rappresenta le imprese specializzate nella progettazione, fornitura, installazione, gestione e manutenzione di impianti tecnologici, fornitura di Servizi di Efficienza Energetica (ESCo) e Facility Management, “Le aspettative delle aziende associate e di migliaia di lavoratori, non erano di avere un adeguamento di ciò che sarà, per altro auspicabile, ma quello di vedere un aiuto, concreto, serio e soprattutto necessario”.

Carlini ribadisce l’inadeguatezza del paniere individuato dal MIMS: “Sono mesi che cerchiamo di far capire che il paniere che è stato individuato non serve per le aziende di costruzione di impianti, è solo prevalentemente edile. Abbiamo bisogno di un paniere aggiornato, nei prezzi e nei materiali. L'arrivo di un decreto ministeriale sul caro materiali, ha dato una speranza, immediatamente disattesa dalla lettura del testo, dal contenuto e dalle modalità”. Il Presidente ASSISTAL sottolinea che si tratta di “36 voci delle quali solo 10 riconducibili alla costruzione e manutenzione degli impianti tecnologici”.

Il riferimento è al decreto del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili dell'11 novembre 2021, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 23 novembre 2021, n. 294 che ha definito le modalità di utilizzo del fondo per l’adeguamento dei prezzi di materiali da costruzione e riporta le variazioni dei prezzi per il primo semestre del 2021 rispetto alla media dei prezzi del 2020. Le variazioni sono state approvate dalla “Commissione consultiva centrale per il rilevamento del costo dei materiali da costruzione”, composta da rappresentanti del MIMS, delle stazioni appaltanti e degli operatori di settore.

“Questa inadeguatezza della struttura ministeriale” – ha concluso Carlini – rischia di far chiudere migliaia di imprese”. La proposta è quella di rispondere con uno strumento emergenziale come fatto in altri settori. “Il nostro personale ha sempre lavorato, solo in sparuti casi si è ricorso alla cassa integrazione, abbiamo sempre garantito la nostra presenza nei cantieri e negli ospedali con il nostro presidio. Ora chiediamo un'azione di responsabilità, che riconosca le nostre difficoltà e la nostra emergenza".

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