Condizionatori: da ENEA 10 consigli pratici per ridurre i consumi

L'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile pubblica una mini guida per un utilizzo efficiente degli impianti di riscaldamento

di Redazione tecnica - 24/10/2021

Il 15 ottobre è stata autorizzata l'accensione degli impianti di riscaldamento nella zona climatica E, in cui ricadono oltre metà degli 8 mila comuni italiani.

A questo step seguiranno:

  • zona climatica D l’1 novembre;
  • zona climatica C il 15 novembre;
  • zone A e B l’1 dicembre.

Via libera quindi al riscaldamento degli ambienti per oltre metà degli italiani: per questo ENEA ha pubblicato un piccolo vademecum con 10 regole pratiche finalizzate a scaldare meglio le abitazioni, salvaguardare l’ambiente e risparmiare in bolletta, soprattutto considerando i recenti aumenti dei costi legati all’energia. 

Riscaldamento efficiente: i 10 consigli di ENEA

1. Manutenzione degli impianti

In primo luogo, ENEA consiglia una regolare manutenzione degli impianti di riscaldamento per ottenere massima sicurezza, risparmio e salvaguardia dell’ambiente. Un impianto controllato e pulito infatti consuma e inquina meno e soprattutto mette in guardia dal rischio di una multa a partire da 500 euro, come previsto dal D.P.R. n. 74/2013 per la mancata manutenzione.

2. Controllo della temperatura degli ambienti

La normativa prevede una temperatura ideale di 20 gradi più 2 di tolleranza, anche se già 19 gradi garantiscono comfort e benessere. Quindi, scaldare eccessivamente un ambiente non serve a nulla, se non a danneggiare salute e portafoglio: oltretutto, si calcola che ogni grado in meno permette di risparmiare dal 5 al 10 per cento sui consumi di combustibile.

3. Controllo ore di accensione

L’Enea sconsiglia di tenere acceso l’impianto termico notte e giorno: per legge, esiste un tempo massimo di accensione giornaliero che varia a seconda delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia: da 14 ore giornaliere per gli impianti in zona E (nord e zone montane) alle 8 ore della zona B (fasce costiere del Sud Italia). Per altro un’abitazione efficiente, garantisce un sufficiente grado di comfort anche nelle ore di spegnimento grazie al calore accumulato dalle strutture quando l’impianto è in funzione.

4. Installazione pannelli riflettenti tra muro e termosifone

A proposito di efficienza termica di un’abitazione: per limitare le dispersioni di calore, soprattutto nei casi in cui il calorifero è incassato nella parete diminuendone spessore e grado di isolamento, basta una superficie riflettente come un foglio di stagnola inserito tra il muro e il termosifone per ridurre in maniera efficace le dispersioni verso l’esterno.

5. Schermatura finestre 

La chiusura nelle ore notturne di persiane e tapparelle, oltre che l’utilizzo in casa di tende pesanti aiutano a ridurre le dispersioni di calore verso l’esterno.

6. Rimozione ostacoli termosifoni

Ci sono tante piccole, comuni abitudini che contribuiscono a ostacolare la diffusione del calore in casa e ad aumentare gli sprechi. Un esempio? Mettere tende o mobili davanti ai termosifoni oppure usare i radiatori per asciugare la biancheria. Anche tenere le finestre aperte troppo a lungo è controproducente, quando bastano pochi minuti per avere un rinnovo totale dell’aria in una stanza.

7. Diagnosi energetica

Una diagnosi energetica effettuata da un tecnico specializzato è utile per valutare lo stato dell’isolamento termico di pareti e finestre e l’efficienza degli impianti di climatizzazione. 

In questo modo è possibile comprendere quali intervemti possono essere attuati, considerando che:

  • un impianto efficiente può contribuire ad abbattere i costi per il riscaldamento anche fino al 40%;
  • molti interventi di riqualificazione energetica sono agevolati: si va dall’Ecobonus, che permette di detrarre dalle imposte IRPEF o IRES dal 50 all’85% delle spese sostenute a seconda della complessità dell’intervento al Superbonus, con un’aliquota di detrazione pari al 110%.

8. Installazione di impianti innovativi

ENEA ricorda che dal 2015 è possibile installare solo caldaie a condensazione. Tra le possibili alternative per la sostituzione del vecchio generatore di calore esiste anche l’opportunità di installare caldaie alimentate a biomassa e sistemi ibridi (caldaia a condensazione e pompa di calore) abbinati a impianti solari termici per scaldare l’acqua e fotovoltaici per produrre energia elettrica. Anche questa tipologia di impianti gode delle detrazioni fiscali.

9. Sistemi di gestione innovativi

La tecnologia di oggi permette di sfruttare diversi sistemi anche in remoto per la regolazione della temperatura e la gestione dell’impianto, come ad esempio:

  • centraline di regolazione automatica, per evitare picchi o sbalzi di potenza;
  • sistemi di programmazione oraria, giornaliera e settimanale per ottenere un ulteriore risparmio energetico. 
  • cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici per regolare anche a distanza, tramite telefono cellulare, la temperatura delle singole stanze e il tempo di accensione degli impianti di riscaldamento.

10. Installazione valvole termostatiche

Dispositivi fondamentali, ormai obbligatori nei condomini, le valvole termostatiche servono a regolare il flusso dell’acqua calda nei termosifoni, consentendo di non superare la temperatura impostata per il riscaldamento degli ambienti. In questo modo è possibile ridurre i consumi fino al 20%.

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