Fondi PNRR, assegnati i contributi per asili e scuole

Pubblicata la graduatoria con altri 385 enti beneficiari per interventi di riqualificazione o di costruzione di strutture destinate ad asili nido, scuole per l'infanzia e centri polifunzionali

di Redazione tecnica - 07/10/2022

Il Ministero dell’Interno ha pubblicato il Decreto del Dipartimento Affari Interni – Finanza Locale del 22 settembre 2022, con il quale sono state assegnate ulteriori risorse a valere sul PNRR relative al Piano per asili nido e scuole dell'infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia (Missione 4 — Istruzione e Ricerca — Componente I — Potenziamento dell'offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle Università — Investimento 1.1 ).

Riqualificazione e costruzione di asili e scuole: assegnate le risorse del PNRR

Al Decreto è allegato l’elenco definitivo degli enti locali ammessi a finanziamento, divisi per tipologie di interventi. Come specificato nel provvedimento, verrà emanato un decreto interministeriale con le graduatorie per il quinquennio 2021-2025, che terranno conto dell'esito dei contenziosi in corso, considerato che con il DM del 22 settembre 2022 sono state infatti assegnate risorse ad altri 385 enti beneficiari.

Le risorse disponibili

Istituito con la legge n. 160/2019 (Legge di Bilancio 2020), il Fondo ammonta complessivamente a 700 milioni di euro, destinati a Comuni, così ripartiti:

  • 280 milioni di euro per asili nido;
  • 175 milioni di euro per le scuole dell’infanzia;
  • 105 milioni di euro per centri polifunzionali per servizi alla famiglia;
  • 140 milioni di euro per riconversione di spazi delle scuole dell’infanzia attualmente inutilizzati.

I fondi saranno utilizzati per:

  • interventi di messa in sicurezza, ristrutturazione, riqualificazione e riconversione degli edifici;
  • costruzione di nuovi edifici per asili nido e scuole dell’infanzia;
  • realizzazione centri polifunzionali per i servizi alla famiglia.

Tutte le strutture dovranno rispettare i criteri “DNSH” previsti dalla normativa europea.

Ricordiamo che ciascun Comune poteva fare richiesta per un massimo di due progetti, valutati secondo i criteri stabiliti dal DPCM del 30 dicembre 2020.

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