Gare pubbliche ingegneria e architettura: i dati di ottobre 2022

Pubblicato il report dell’Osservatorio OICE/Informatel. Continua il trend positivo del mercato della progettazione

di Redazione tecnica - 10/11/2022

Continua a crescere il valore del mercato dei servizi di progettazione, grazie agli accordi quadro. È sicuramente questo uno dei dati più significativi del report dell’Osservatorio OICE/Informatel, relativo alle gare pubbliche di ingegneria e architettura ad ottobre 2022.

Gare pubbliche di ingegneria e architettura: il report OICE di ottobre 2022

Come si legge nel rapporto, ad ottobre sono stati rilevati 30 accordi quadro, per un importo totale di 158,2 milioni di euro, pari all’11,1% del numero e ben il 75,5% del valore totale del mese (di questi 25 per ben 137,6 milioni di euro pubblicati da Invitalia). Per comprendere l’entità della cifra, basti rilevare che a settembre erano stati solo 8 per 4,5 milioni di euro, il 3,4% del numero e il 9,2% del valore.

Guardando al totale complessivo del 2022, i bandi per accordi quadro per servizi di progettazione sono stati 340, pari al 12% del numero totale per un importo complessivo di 876,6 milioni (il 55,9% del valore totale). OICE sottolinea che si tratta di progettazione differita: dipende dalla durata dell’accordo e dalle date di pubblicazione dei contratti attuativi che spostano anche di qualche anno l’assegnazione degli incarichi.

I bandi per servizi di progettazione

Nel mese di ottobre sono stati rilevati 271 bandi per servizi di progettazione, per un importo di 209,4 milioni di euro (+15,8% in numero e +329% in valore rispetto al mese di settembre; facendo il confronto con ottobre 2021, + 46,5% in numero e +74,3% in valore).

Cresce ancora il valore messo in gara nel 2022: nei primi dieci mesi sono stati pubblicati 2.822 bandi, per un valore di 1,56 miliardi di euro (-2,8% in numero ma +100% in valore sui primi dieci mesi del 2021). A fare crescere il valore sono le gare sopra soglia (+126,3%), mentre diminuisce il valore dei bandi sotto soglia (-4,9%).

Gli appalti integrati

Per quanto riguarda gli appalti integrati, OICE osserva come in questo mercato stia confluendo una quota importante della progettazione, arrivata a 1 miliardo nei primi dieci mesi del 2022. I bandi per appalti integrati rilevati in tutto il 2022 sono stati 684, con valore complessivo dei lavori di 17,19 miliardi di euro e con un importo di progettazione stimato in 1,02 miliardi di euro. Facendo un confronto con i primi dieci mesi del 2021, il numero cresce del 50,3%, il valore dei lavori cresce del 185,8% e quello della progettazione compresa nei bandi del 589,6%.

OICE - Ottobre 2022

Le gare per interventi con risorse PNRR/PNC

Nei primi dieci mesi dell’anno l’osservatorio ha censito 1.912 gare per servizi tecnici e appalti integrati di interventi a valere su risorse del PNRR e del PNC, per un importo totale dei servizi di 2,96 miliard, riferibili a circa 25,33 miliardi di euro di lavori. Va considerato che numerosi incarichi di importo al di sotto dei 139mila euro, affidati in via diretta, sfuggono all’evidenza del mercato.

Ad ottobre anche il mercato di tutti i servizi di architettura e ingegneria ha registrato una forte crescita: nei primi dieci mesi le gare sono state 4.468 con un valore di 3,81 miliardi di euro, con una diminuzione del 12,3% nel numero ma un incremento del 113,5% nel valore. La crescita riguarda i bandi sopra soglia, +59,7% nel numero e +151,9% nel valore, mentre i bandi sotto soglia calano nel numero, -36,0%, e nel valore, -0,4%. Nel solo mese di ottobre le gare sono state 518 (+37,0% su settembre), con un valore di 535,6 milioni (+232,6% su settembre). Il confronto con il mese di ottobre 2021 vede il numero crescere del 37,0% e il valore del 124,4%. Infine, nel mese di ottobre gli appalti integrati sono stati 145, con un valore dei lavori di 2,46 miliardi di euro e un valore della progettazione pari a 236,1 milioni.

Il commento di OICE

Rispetto ai dati rilevati il presidente di OICE Giorgio Lupoi ha commentato come occorra guardare con attenzione all’aumento degli accordi quadro e degli appalti integrati- “Nel primo caso, premesso che le gare per accordi quadro sono per valori che dovranno poi tradursi in realtà con i contratti attuativi, riteniamo comunque positivo il fatto che questo strumento sia utilizzato sempre di più, a patto però che i committenti procedano ad una rapida attuazione dei singoli contratti e che si eviti di applicare le cauzioni sull’importo complessivo dell’accordo, essendo preferibile chiedere la cauzioni sui singoli contratti”. Il riferimento è anche al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. “Alcune amministrazioni hanno capito i rischi di contrazione del mercato che si possono determinare e stanno seguendo queste indicazioni. Sarà molto importante che si diano segnali in questo senso anche perché riteniamo che gli accordi quadro potrebbero essere fondamentali nel momento in cui le committenze, soprattutto per l’attuazione del Pnrr, vorranno affidare all’esterno servizi di project management per portare a termine gli interventi nei tempi e nei costi preventivati”.

Perplessità invece verso l’appalto integrato: “Rimaniamo dell’opinione che, se usato su larga scala, non sia lo strumento migliore per avere progetti di qualità. Abbiamo notato che nella riforma – provvisoria – del codice appalti, di cui attendiamo gli allegati, si riconduce l’istituto in un alveo più corretto, ma occorre sempre che si garantisca il pagamento diretto del progettista, oltre alla sua qualificazione”.

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