Gare pubbliche di ingegneria e architettura: trend negativo nel I trimestre 2024

I dati del nuovo report OICE: anche se a marzo si registra una leggera ripresa, i numeri sono molto lontani da quelli dell'anno scorso

di Redazione tecnica - 12/04/2024

Sebbene a marzo 2024 si sia registrato qualche segnale di ripresa rispetto al mese precedente, si conferma il forte calo della domanda pubblica di servizi di ingegneria e architettura rispetto all’analogo periodo dello scorso anno.

Appalti di ingegneria e architettura: I trimestre 2024 in negativo

A confermarlo è OICE nel consueto rapporto mensile con i dati dell’Osservatorio Informatel: nel primo trimestre dell’anno, sommando i 305,7 milioni dei bandi di architettura e ingegneria ai 20,7 milioni di servizi compresi negli appalti integrati, si arriva a 326,4 milioni, con un calo del 72,9% sul primo trimestre 2023. Il confronto con i primi trimestri degli ultimi anni è sempre negativo: -46,1% rispetto al 2022, -43,5% rispetto al 2021, -28,8% rispetto al 2020 e -1,2% nel 2019.

Numeri comunque migliori di febbraio: a marzo sono state rilevate 300 gare per un importo di 170,3 milioni(+76% in valore), cifra che messa a conronto coi dati dell’anno scorso (-21,1% in numero e -69,9% in valore) fa comprendere quanto abbia frenato la domanda pubblica.

Per quanto riguarda gli importi delle gare, quelle per servizi tecnici oltre la soglia UE dei 215mila euro nel trimestre 2024 sono 236 per un valore di 270,8 milioni: -53,5% in numero e -69,4% in valore rispetto al primo trimestre 2023. A marzo 2024 sono stati pubblicati 127 bandi soprasoglia, che rispetto all’anno precedente registrano un calo del 31,4% in numero e del 68,6% in valore su marzo 2023../.

Continua anche la discesa dei dati delle gare di sola progettazione: il valore si attesta su 98,7 milioni contro i 610,6 milioni del primo trimestre 2023 (-83,8%), anche se si tratta di un segnale positivo rispetto a febbraio: +31,5% in numero e +38,4% in valore.

Lupoi (OICE): numeri preoccupanti, necessari correttivi

Nonostante i timidi segnali di ripresa sul mese precedente, a marzo la situazione è ancora preoccupante nel confronto con lo scorso anno - ha dichiarato il Presidente OICE, Giorgio Lupoi - e ci giungono segnali dai nostri associate di criticità nei pagamenti, soprattutto da grandi enti, che in prospettiva non lasciano tranquilli. La frenata del mercato privato legato all’efficientamento energetico, unito alla riduzione della domanda pubblica, ancora comunque supportata dagli interventi PNRR di cui la prossima settimana misureremo l’entità, fa traguardare un orizzonte non chiaro. Permangono poi le incertezze legate all’assenza di regole di dettaglio per gli affidamenti di ingegneria e architettura, che determinano forti disomogeneità di comportamenti fra le stazioni appaltanti”. 

Per Lupoi si tratta di una lacuna da colmare al più presto, con un correttivo del codice che dovrà sanare anche l’anomalia della cancellazione dell’anticipazione contrattuale, soprattutto con il numero di accordi quadro che si stanno stipulando in questi anni. “Le nostre società vanno avanti, investono in formazione e ricerca, acquistano software per la modellazione elettronica ma poi vediamo che soltanto in un terzo delle gare BIM fra i documenti di gara è incluso anche il capitolato informativo. Proprio per cercare di supportare le stazioni appaltanti abbiamo messo a punto un capitolato standard BIM a beneficio delle piccole e medie stazioni appaltanti affinché la digitalizzazione sia condotta con metodo e correttamente.”

 

 

I dati del report

Tornando ai dati, a marzo gli accordi quadro sono stati 23 per 36,4 milioni, con una leggera ripresa, considerato che a gennaio non era stato rilevato nessun bando per accordo quadro e a febbraio 16 bandi per 30,2 milioni; il primo trimestre si è chiuso con 39 accordi quadro per 66,5 milioni, con cali del 70% in numero e 83,2% in valore sul primo trimestre 2023.

I bandi per servizi tecnici sotto i 140mila euro sono stati 157, il 52,3% del numero totale, per 6 milioni di euro, il 3,5% del valore totale. Guardando al trimestre nel suo complesso, i bandi sotto i 140.000 euro sono stati 373, il 56,3% del numero totale, per 17,2 milioni di euro, il 5,6% del valore totale.

Le gare di sola progettazione con importo maggiore di 140mila euro pubblicate ai sensi del D.lgs 36/23 dal 1° luglio 2023 a marzo 2024 sono state 274; di queste 177 con richiesta di ribasso unico sul compenso a base d’asta e soltanto 69 quelle in cui si chiede ribasso solo sulle spese (il 27,2%) e 28 non citano le modalità di ribasso.

Infine, le gare rilevate per appalti integrati a marzo sono state solo 46 per un importo complessivo dei lavori di 467,1 milioni e con un importo dei servizi tecnici compresi stimato in 8 milioni di euro. Rispetto al mese di marzo dell’anno precedente, il numero è sceso del 78,9%, il valore dei lavori è sceso del 74,1% e quello dei servizi si è ridotto del 92,5%. Nel primo trimestre i bandi rilevati sono stati 140, con un importo di lavori di 1,161 miliardi di lavori e 20,7 milioni di servizi tecnici. Rispetto al primo trimestre 2023 il numero cala del 70,1%, il valore dei lavori scende del 76,7% e quello dei servizi tecnici dell’89,2%.

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