Giubileo 2025 e appalti pubblici, quali soluzioni per i ritardi?

Il presidente dell'ANCE Roma - ACER: oltre alla cabina di regia serve un rafforzamento della società Giubileo 2025 con professionisti e società di progettazione

di Redazione tecnica - 06/06/2023

Si parla molto in questi giorni dei notevoli ritardi sull’attuazione del PNRR che stanno mettendo a rischio l’erogazione della quarta rata semestrale dei fondi, prevista per il 30 giugno 2023. Ritardi che accomunano numerose opere straordinarie, considerate le difficoltà che si stanno riscontrando a Roma nella realizzazione di quelle legate al Giubileo 2025.

Appalti pubblici e opere straordinarie: quale futuro per il Giubileo 2025?

Ne ha parlato recentemente il Presidente dell’ANCE Roma - ACER, Antonio Ciucci, commentando l'incontro con Marco Sangiorgio, Amministratore delegato “Giubileo 2025 Spa”, Alessandro Flaccovio, Responsabile Project Management “Giubileo 2025 Spa”, e Adriana Palmigiano, Responsabile Acquisti e Appalti “Giubileo 2025 Spa”, ospiti di “Un caffè con”, il format di Ance Roma – ACER ideato dalla Vicepresidente alle Opere Pubbliche Francesca De Sanctis.

Un'occasione per ribadire i tempi ormai strettissimi, considerato che sono ancora in svolgimento o in fase di aggiudicazione le gare di progettazione. Ciò implica che quelle per i lavori cominceranno tra giugno e settembre, con numerose conseguenze per la città, anche dal punto di vista della viabilità e della vivibilità.

Secondo Ciucci, che esprime il parere dei costruttori romani, una delle possibili soluzioni risiede nell'affiancamento alla cabina di regia già esistente, che già assicura il coordinamento politico, una struttura che garantisca un coordinamento tecnico, ad esempio rafforzando, con professionisti e società di progettazione, la stessa società Giubileo 2025 Spa. Nata a supporto del Commissario Straordinario di Governo, la società Giubileo 2025 è non soltanto responsabile del monitoraggio e della rendicontazione dei lavori e amministratrice di risorse governative, ma svolge anche il ruolo di soggetto attuatore per 25 interventi e di stazione appaltante per altri 29. Un modello, definito virtuoso, in grado di coadiuvare l’amministrazione e supplire al deficit di coordinamento e struttura , da adattare alle opere finanziate dal PNRR o a quelle destinate a Expo 2030, qualora Roma dovesse vincere.

Da questo punto di vista, per Ciucci sono da salutare positivamente le semplificazioni adottate con il decreto Pnrr 3 per la fase a monte delle opere, pur con qualche perplessità sulla procedura negoziata. Per il presidente ANCE Roma – ACER, il rischio è quello di trovare con difficoltà i tecnici a causa della saturazione del mercato, dovuta alle richieste di imprese e stazioni appaltanti.

Per questo si chiede di utilizzare, per i contratti sotto soglia, la procedura aperta con inversione procedimentale, mentre sopra soglia, con il criterio della OEPV, si potrebbe ricorrere alla negoziata, previo bando di manifestazione d’interesse, in modo da permettere la partecipazione, anche in raggruppamento, delle imprese realmente motivate a farlo.

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