Legge di Bilancio 2024: sulla proroga del Superbonus 110% decide il Governo

Dopo aver respinto tutti gli emendamenti che chiedevano una proroga del Superbonus 110%, si preannuncia un voto di fiducia sulla Legge di Bilancio

di Gianluca Oreto - 20/12/2023

Si è dovuta attendere la notte del 18 dicembre 2023 per avere più chiaro il futuro del Superbonus 110%. Dopo la conferma della Commissione Bilancio del Senato, il testo del disegno di legge di Bilancio 2024 sarà discusso oggi in Aula, ma il Governo ha già preannunciato la posizione della questione di fiducia su un emendamento sostitutivo della I sezione. Il 22 dicembre dalle 9,30 cominceranno, dunque, le dichiarazioni di voto e poi il voto sulla questione di fiducia. Successivamente il testo sarà approvato alla Camera (con un nuovo voto di fiducia) prima di approdare in Gazzetta Ufficiale (si presume gli ultimi giorni dell'anno).

Proroga Superbonus 110%: respinti tutti gli emendamenti

Come ormai era chiaro, è passata la linea del Governo che non vuole dare più alcuno spazio (temporale ed economico) al superbonus nella sua versione con aliquota al 110%. Sono stati, infatti, respinti tutti gli emendamenti presentati che chiedevano una proroga limitandola ai condomini che avevano già raggiunto una determinata percentuale di avanzamento dei lavori (30/60/70%).

L'idea di buona parte del Parlamento era quella di prendere atto delle difficoltà dovute al blocco della cessione del credito e concedere più tempo per chiudere i cantieri ai condomini rimasti invischiati.

Non è bastato il supporto di Forza Italia, partito che fa ancora parte della maggioranza di Governo, che si era accodato alla pletora di richieste di proroga, sostenendo anche l'idea di un SAL straordinario per concedere, quantomeno, l'utilizzo delle opzioni alternative (sconto in fattura e cessione del credito) su uno stato avanzamento lavori inferiore al 30% (in deroga a quanto previsto dall'art. 121, comma 1-bis del D.L. n. 34/2020). Una proposta, quest'ultima, di difficile applicazione pratica visto che avrebbe richiesto un aggiornamento delle piattaforme dell'Agenzia delle Entrate e di Enea (ed, infatti, accantonata subito).

Proroga: quali speranze restano?

A questo punto, restano solo due possibilità (molto remote a dire la verità):

  • il consueto Decreto Legge Milleproroghe di fine anno;
  • un Decreto Legge ad hoc.

Il primo provvedimento arriva storicamente insieme alla Legge di Bilancio. Entrambe scontano il fatto che sono Decreti Legge e necessitano della conversione in legge da parte del Parlamento prima di poter essere considerati definitivi (anche se le misure da loro previste entrano già in vigore il giorno della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale).

Di sicuro c'è che in questo teatrino, chi non vivrà un sereno natale sono le decine di migliaia di soggetti (tra imprenditori e proprietari di casa) che, diminuzione dell'aliquota a parte, dovranno comprendere cosa fare con tutti quei crediti fiscali che al momento non riescono a trovare un (serio) acquirente.

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