Lotta all'evasione fiscale: accordo ADE, GDF e Roma Capitale

Il protocollo di intesa verrà applicato a segnalazioni qualificate in diversi ambiti, dal settore edilizio a quello patrimoniale

di Redazione tecnica - 28/02/2022

La lotta all’evasione fiscale segna un punto importante, con l’accordo tra Roma Capitale, Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate: con l’intesa firmata oggi dal sindaco Roberto Gualtieri, dal direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini e dal Comandante Regionale Lazio della Guardia di Finanza Generale di Divisione Virgilio Pomponi, sarà possibile effettuare scambi di informazioni e controlli incrociati, anche nell’ottica di erogare servizi agevolati solo a chi effettivamente ne è beneficiario.

Evasione fiscale: il protocollo d'intesa

Il protocollo, di durata triennale, prevede un’attività di scambio di informazioni: sulla base di incongruenze individuate, Roma Capitale invierà al Fisco segnalazioni qualificate relative a comportamenti evasivi e/o elusivi, che l’Agenzia delle Entrate potrà poi utilizzare per dare vita ad un accertamento fiscale.

Diversi gli ambiti per le segnalazioni: commercio e professioni, urbanistica e territorio, proprietà edilizie e patrimonio immobiliare, residenze fittizie all’estero e la disponibilità di beni indicativi di capacità contributiva dei cittadini residenti. La Direzione regionale dell’Agenzia trasmetterà, in caso di richiesta, le notizie e le informazioni necessarie per lo svolgimento delle attività, sia in relazione all’accertamento sui tributi locali che ai controlli su benefici, esenzioni e agevolazioni spettanti ai cittadini residenti nella Città eterna.  Viceversa, in caso di richiesta proveniente dall’Amministrazione finanziaria, Roma Capitale fornirà informazioni e dati sui soggetti coinvolti in un controllo della Guardia di Finanza o dell’Agenzia delle Entrate.

Contrasto alle frodi fiscali: il ruolo della GDF

Anche il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma sarà impegnato nell’individuazione di eventuali frodi. Queste le attività previste:

  • eventuale osservazione aerea da parte del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Civitavecchia, che possa risultare utile allo svolgimento delle attività di controllo;
  • controlli svolti dai reparti del Corpo territorialmente competenti, necessari a sviluppare le segnalazioni qualificate ricevute dall’amministrazione capitolina;
  • dialogo continuo con le strutture territoriali dell’Agenzia delle Entrate sui risultati delle attività ispettive poste in essere dopo la ricezione delle segnalazioni.

Controlli su banche dati

Altro punto fondamentale del protocollo, la predisposizione e implementazione delle banche dati comunali relative ai contribuenti residenti nel territorio cittadino e in quella di miglioramento delle attività di accertamento dei tributi e delle tariffe locali. Inoltre, l’Agenzia delle Entrate di concerto con la Guardia di Finanza, garantirà il supporto necessario per l’acquisizione di informazioni utili allo sviluppo di una metodologia idonea ad individuare i soggetti fittiziamente residenti all’estero.

Grande attenzione anche alla gestione delle banche dati catastali. Roma Capitale si occuperà delle seguenti attività:

  • segnalazione all’Amministrazione finanziaria di eventuali incoerenze catastali identificate e di nuovi fabbricati individuati ma non ancora dichiarati al catasto;
  • verifica dell’effettivo stato delle unità immobiliari urbane censite nelle categorie F/2 (unità collabenti), F/3 (unità in corso di costruzione) ed F/4 (unità in corso di definizione).

Da parte sua, l’Agenzia delle Entrate assicurerà l’attività di coordinamento e monitoraggio dell’attività di presa in carico, analisi e trattazione delle segnalazioni inviate da Roma Capitale, con l’obiettivo condiviso dai tre firmatari di garantire il miglioramento delle banche dati catastali, un più equo contributo di tutti alla spesa pubblica e il potenziamento dei servizi offerti ai cittadini.

Istituzione tavoli tecnici

Infine, l’accordo prevede l’istituzione di specifici tavoli tecnici di coordinamento, composti da funzionari e dirigenti dei tre enti, che si occuperanno di individuare i filoni di indagine e le modalità tecniche per la realizzazione delle iniziative condivise. Il tutto con lo scopo di contrastare i fenomeni di evasione e di elusione fiscale, per recuperare risorse da restituire ai cittadini sotto forma di servizi più adeguati.

© Riproduzione riservata