Mobilità stradale, il report del MIMS sul piano di chiusura estiva dei cantieri

Positivo il riscontro dopo la chiusura o la sospensione del 70% dei lavori per favorire la circolazione. Si punta a standardizzare il piano e le procedure

di Redazione tecnica - 29/09/2022

Il Piano approntato dal MIMS per favorire la mobilità stradale e autostradale estiva ha consentito uno scorrimento più fluido dei flussi di traffico, con una netta riduzione dei problemi alla circolazione registrati negli scorsi anni. Un risultato reso possibile dalla chiusura o sospensione del 70% dei cantieri durante il periodo 1 luglio - 15 settembre.

Chiusura cantieri stradali in estate: il parere positivo del MIMS

A confermarlo è lo stesso Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili: il “Piano di gestione della viabilità”, sviluppato con il coinvolgimento di ANAS e dei gestori autostradali,  ha previsto una serie di misure coordinate, che sono andate oltre la rimozione dei cantieri più impattanti lungo i principali tratti autostradali. In particolare, sono state potenziate le attività di presidio della viabilità, sono stati incrementati i servizi di assistenza e sono stati potenziati i canali di informazione all’utenza.

Come spiega il MIMS, l’elemento qualificante del Piano è stata la previsione e pianificazione delle situazioni di possibile congestione e la predisposizione di una gestione flessibile dei cantieri stradali, prevedendo, dove necessario e possibile, anche la rimozione o il rinvio dei lavori. Inoltre, è stata assicurata una maggiore informazione all’utenza con l’obiettivo di favorire l’utilizzo della viabilità alternativa.

Un approccio da standardizzare

Nonostante quindi l’incremento notevole di traffico dovuto al superamento delle limitazioni legate al Covid-19 e al consequenziale aumento dei transiti turistici, con il Piano è stato possibile ridurre le criticità lungo la rete stradale e autostradale, mantenendo condizioni scorrevoli persino nelle giornate classificate con “bollino nero”. Secondo il Ministero tale approccio potrà essere replicato in futuro, pianificando i lavori sulla rete stradale e autostradale sulla base dei volumi di traffico attesi. In questo modo gli interventi verranno riprogrammati ed eseguiti in periodi con minori flussi, contenendo così i disagi alla circolazione.

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