Nuovo Codice Appalti: garantire la qualità della progettazione

La Conferenza Nazionale degli Ordini degli Architetti PPC è stata l'occasione per ribadire, da più parti, la necessità di maggiore attenzione verso la progettazione nel nuovo Codice dei Contratti Pubblici

di Redazione tecnica - 16/03/2023

La riforma del Codice dei contratti pubblici è stato uno dei temi al centro della Conferenza Nazionale degli Ordini degli Architetti PPC, affrontato anche alla luce delle nuove sfide poste dal PNRR.

Riforma Codice dei Contratti Pubblici: cosa cambiare?

Alla Conferenza ha preso parte anche il Presidente dell’ANAC, Giuseppe Busia, che ha invitato a una riflessione sulle conseguenze dell’entrata in vigore delle nuove disposizioni in tempi brevi.

Secondo Busia, il rischio, assolutamente da evitare, è che le regole del nuovo Codice provochino un blocco o un rallentamento del settore. Allo stesso tempo, è fondamentale assicurare la piena trasparenza in tutte le fasi delle procedure di affidamento: essa, spiega il presidente di ANAC, non rallenta ma garantisce più ampia partecipazione e concorrenza, a vantaggio sia delle stazioni appaltanti che degli operatori privati. Trasparenza e controllabilità che potranno essere agevolate dal processo di digitalizzazione, cardine nella nuova disciplina dei contratti pubblici.

Non è mancato il riferimento alla progettazione: “Occorre investire nella qualità e la progettazione è il primo tassello della qualità”. Il riferimento all’appalto integrato è evidente: “può essere utile per gli appalti più complessi, ma non deve essere la regola, come rischia di diventare con le novità introdotte dal nuovo Codice: l’esperienza concreta ha dimostrato che, fuori dai casi di appalti a prevalente contenuto tecnologico, esso non riduce né i tempi né i costi. Garantire la qualità dei progetti significa garantire la qualità delle opere e la loro durata. Siamo a disposizione per costruire insieme prassi, percorsi e regole che migliorino le procedure: è una sfida che riguarda tutti, per questo istituzioni ed operatori devono lavorare insieme”.

I dati della ricerca sul mercato delle Opere Pubbliche

Nel corso della Conferenza sono stati presentati i dati della ricerca “Il boom del mercato delle Opere pubbliche, il nuovo Codice e la qualità della progettazione” realizzata dall’ONSAI, Osservatorio Servizi di Architettura e Ingegneria. CNAPPC-CRESME

La ricerca ha sottolineato la grande crescita della progettazione di Opere pubbliche, alla quale contribuisce in modo significativo il Pnrr e sulla quale incidono anche altri programmi precedentemente avviati: la progettazione di Opere pubbliche è infatti passata dai 300 milioni di euro del 2016 ai 3 miliardi del 2022, i bandi da 2.900 a quasi 6.000. E ancora: si registra un boom dei concorsi di progettazione che nel 2020 erano stati 121, nel 2021 108, nel 2022 saliti a 511; solo nei primi due mesi del 2023 ne sono stati banditi 300, mentre il 42% delle opere pubbliche viene assegnato tramite appalto integrato che passa dai 2,5 miliardi di importi in gara del 2016 a oltre 35 miliardi nel 2022.

Nel commentare i dati, il presidente del CNAPPC, Francesco Miceli, ha evidenziato come siamo in una fase cruciale per il Paese, di cui la riforma del Codice dei Contratti rappresenta uno dei tasselli strategici del Piano. La principale criticità, secondo Miceli, in analogia a quanto confermato da Busia, è quella di relegare ad un ruolo secondario la centralità e la qualità del progetto. "Bisogna costruire un’alleanza tra tutti gli attori coinvolti perché il tema del Codice non riguarda solo esperti di diritto: noi siamo a disposizione per gettare insieme le basi di un percorso comune”. 

Proccupazione sul nuovo Codice anche da parte di ANCE. Come ha spiegato Francesca De Sanctis, Componente della Commissione Referente Opere Pubbliche ANCE, i principi del nuovo testo sono giusti e condivisibili, ma non sono coerenti con quanto poi riportato negli articoli. "Per questo è fondamentale il coinvolgimento di tutti gli attori del mercato, lasciare scrivere le regole a pochi soggetti non è fruttuoso”.

Infine, la responsabile del Dipartimento Lavori Pubblici, Concorsi, ONSAI del CNAPPC Tiziana Campus ha ribadito l’importanza della qualità del costruito, che passa dalla qualità della progettazione: ancora una volta si conferma la necessità di garantire il concorso in due gradi.

 

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