Open! Studi Aperti 2025: l’architettura protagonista in tutta Italia

Promossa dal CNAPPC, torna la manifestazione che conferma il ruolo fondamentale dell'architettura e dei professionisti nella trasformazione e valorizzazione delle città e del territorio

di Redazione tecnica - 28/05/2025

Torna anche quest’anno Open! Studi Aperti, l’iniziativa promossa dal Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) che il 13 e 14 giugno 2025 renderà l’architettura protagonista in tutta Italia, con una rete di eventi culturali e occasioni di confronto diffusi capillarmente su tutto il territorio nazionale.

Open! Studi Aperti: al via l'edizione 2025

L’iniziativa, curata dal Dipartimento Cultura del CNAPPC, prevede l’apertura al pubblico degli studi professionali e la promozione di eventi collettivi a cura degli Ordini territoriali, con un programma che spazia da mostre tematiche a lectio magistralis, da tavole rotonde a performance artistiche, fino a installazioni temporanee negli spazi urbani.

Dal 2017, Open! si conferma uno degli strumenti più efficaci per avvicinare i cittadini all’architettura contemporanea e al ruolo sociale e tecnico dei professionisti, restituendo al pubblico il significato profondo della qualità del progetto, dell’impegno culturale e della responsabilità collettiva che ogni intervento sullo spazio costruito comporta.

Iscrizioni aperte per studi e Ordini: come partecipare a Open!

Gli studi professionali e gli Ordini provinciali interessati a partecipare possono iscriversi alla piattaforma ufficiale della manifestazione, disponibile al link 

L’adesione prevede l’organizzazione di eventi aperti alla cittadinanza, con la possibilità di condividere progetti, visioni, prototipi, mostre e riflessioni, contribuendo a un racconto plurale dell’architettura come bene comune.

L’architettura come spazio di cittadinanza

L’invito del CNAPPC è rivolto sia ai professionisti che ai cittadini: partecipare a Open! significa entrare in contatto con la progettualità che plasma i luoghi dell’abitare, del lavorare, del socializzare, e che incide direttamente sulla qualità della vita urbana. Un’occasione preziosa per rafforzare il legame tra architettura, cultura e comunità.

 

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