Ordini e sindacati: Federarchitetti chiede netta suddivisione ruoli

Dura reazione dell'Associazione alla lettera inviata al premier Draghi a firma di 44 Ordini degli Architetti

di Redazione tecnica - 11/05/2022

Definisce quella dei Bonus Edilizi come una “bruttissima telenovela”, segnata da un frenetico susseguirsi di decreti legge, ciascuno dei quali scritto per porre rimedio alle lacune dei decreti precedenti e culminata nelle perplessità espresse dal Presidente del Consiglio Mario Draghi verso Superbonus e affini, ma soprattutto esprime perplessità sul ruolo assunto in proposito da 44 Ordini degli Architetti, che hanno inviato una lettera al Premier.

Suddivisione ruoli ordini e sindacati: la lettera di Federarchitetti

Sono toni aspri quelli della Federarchitetti - Associazione Nazionale Architetti e Ingegneri Liberi Professionisti - componente Confedertecnica, cha a sua volta indriizzato una lettera aperta al Presidente Mario Draghi, al Ministro della Giustizia Marta Cartabia, al Corriere della Sera (sul quale era stata pubblicata la missiva “incriminata”) e ai 44 Ordini firmatari, ribadendo che non è accettabile inviare una lettera in rappresentanza di circa 80.000 professionisti, perché agli Ordini professionali non compete la rappresentanza dei propri iscritti.

Sul punto, Federarchitetti ha ricordato che l’iscrizione all’Ordine è obbligatoria per potere esercitare la professione, alla stregua dell’iscrizione alla Camera di Commercio per potere svolgere attività commerciale, industriale, artigianale o agricola. E come le imprese edili, sulla materia dei bonus, hanno espresso le loro richieste agli organi di governo, facendolo non attraverso la Camera di Commercio, ma tramite le Associazioni che le rappresentano (quale ad esempio ANCE), anche i professionisti non possono farlo attraverso gli ordini.

Ordini non possono rappresentare i professionisti

Pur condividendo le preoccupazioni dei professionisti, l’Associazione ricorda che le competenze degli Ordini professionali sono chiaramente indicate nell’art. 5 della Legge 24 giugno 1923, n.1395 (legge istitutiva degli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri), riprese dall’art. 37 del R.D. 23 ottobre 1925, n. 2537 (Regolamento per le professioni di Ingegnere e di Architetto), tra le quali non è compresa la rappresentanza degli iscritti, che compete invece unicamente alle associazioni o ai sindacati, e tra questi Federarchitetti, cui i professionisti possono iscriversi per libera scelta e non per obbligo di legge.

Federarchitetti parla quindi di “ennesimo caso di rappresentanza usurpata dagli Ordini e dal sistema Ordinistico ad essi collegato (Consigli Nazionali, Inarcassa, Fondazione Inarcassa, RPT, CUP, ecc.)”, dichiarando che "serve definire una volta per tutte i ruoli e le competenze delle associazioni e dei Sindacati a libera iscrizione rispetto a quelle degli Enti ai quali è obbligatorio iscriversi per esercitare la libera professione".

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