Piano Nazionale Complementare: numerosi obiettivi in ritardo

Pubblicato il sesto report della Ragioneria Generale dello Stato con adempimenti e attività al 31 dicembre 2022. Pochi gli obiettivi conseguiti rispetto ai 24 fissati

di Redazione tecnica - 03/02/2023

È stato pubblicato dalla Ragioneria Generale dello Stato il report n. 6 con gli adempimenti e le attività al 31 dicembre 2022 inerenti il PNC – Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR.

Adempimenti e attività del PNC: il nuovo report della Ragioneria dello Stato

Il documento riporta lo stato di avanzamento degli obiettivi e degli adempimenti relativi al quarto trimestre 2022 per l’attuazione del Piano nazionale per gli investimenti complementari (PNC) di cui al D.L. n. 59/2021, come individuati nell’Allegato 1 al decreto MEF del 15 luglio 2021. Il report contiene anche lo stato di avanzamento dei 16 obiettivi posticipati nel terzo trimestre 2022, alla luce dello slittamento di un trimestre previsto dal DM MEF 1° agosto 2022 e contiene un riepilogo complessivo delle scadenze relative all’intero anno 2022.

Come per i precedenti resoconti, l’aggiornamento è stato predisposto sulla base dei dati ricavabili dai sistemi di monitoraggio RGS (BDAP-MOP) e delle informazioni trasmesse dalle Amministrazioni titolari degli investimenti.

In ritardo numerosi obiettivi

In via generale è stato evidenziato, rispetto alla situazione registrata nei trimestri precedenti, un maggiore ritardo nel rispetto delle scadenze, con particolare riferimento in particolare per quelle relative all’ultimo trimestre.

Diverse le possibili cause dei ritardi:

  • il contesto perdurante di crisi economica e internazionale che ha determinato difficoltà spesso oggettive nello svolgimento delle procedure di affidamento, oltre che l’incremento dei prezzi dei materiali;
  • l'assenza per alcuni programmi di nuovi referenti unici (da individuare ai sensi dell’art. 4 del DM MEF 15 luglio 2021) riconducibile anche a modifiche organizzative di molti Ministeri;
  • le procedure di verifica degli uffici della Commissione europea in tema di compatibilità con la disciplina sulla tutela della concorrenza che hanno reso incerto l’operato delle Amministrazioni in attesa del provvedimento unionale.

Infine, sono pervenute da diverse Amministrazioni istanze per la proroga dei termini previsti dal cronoprogramma procedurale, proprio a causa delle difficoltà elencate. Su questo aspetto è in corso di valutazione una eventuale revisione delle scadenze che mantenga comunque come punti fermi e inderogabili il rispetto del cronoprogramma finanziario e dell’impegno assunto nel PNRR sull’incremento della capacità di spesa delle risorse del PNC (M1C1-62).

Lo stato di fatto

Gli obiettivi del terzo trimestre risultavano sostanzialmente tutti posticipati ad eccezione di 3 obiettivi conseguiti. Nonostante il posticipo della scadenza, solo altri 5 obiettivi sono stati conseguiti.

Alla scadenza del 31 dicembre 2022 (T4 2022), il DM MEF 15 luglio 2021 prevede 24 obiettivi ripartiti tra le diverse Amministrazioni. Il 25% degli obiettivi del IV trimestre 2022 risulta non conseguito.

Inoltre sono state ripartite risorse per circa 15,02 miliardi di euro (inclusi gli interventi localizzati su più Regioni), al netto di circa 4,35 miliardi di euro il cui iter di ripartizione non è ancora concluso o che per loro destinazione non sono ex ante territorialmente ripartibili.

Il Fondo opere indifferibili per il PNC

Nel report è stato inserito un focus sul Fondo Opere Indifferibili, istituito con l’articolo 26, comma 7, del Decreto Aiuti, finalizzato a consentire l’avvio entro il 31 dicembre 2022 delle procedure di affidamento previste dai cronoprogrammi degli interventi, con uno stanziamento di complessivi 8,4 miliardi di euro dal 2022 al 2027, di cui 900 milioni specificatamente destinati al PNC.

Il fondo è iscritto nello stato di previsione del MEF e la procedura è gestita dal Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, mediante i propri sistemi informativi. Le modalità di accesso al Fondo sono state disciplinate con d.P.C.M. del 28 luglio 2022 e le risorse sono state assegnate alle stazioni appaltanti con il decreto del Ragioniere Generale dello Stato del 18 novembre 2022.

Agli interventi del PNC sono stati assegnati circa 453,76 milioni di euro, a cui si aggiungono 314,72 milioni di euro preassegnati agli enti locali per interventi rientranti nei 4 programmi B1, C12, C13 e D1.

Inoltre, con il decreto del Ragioniere Generale dello Stato n. 193 del 2022, concernente l’attuazione dell’articolo 10 comma 2 del D.L. n. 176/2022 /c.d. procedura di recupero), è stata disciplinato l’accesso, da parte delle stazioni appaltanti destinatarie di finanziamenti del PNRR o del PNC, che abbiano pubblicato il bando per l’affidamento entro il 31 dicembre 2022, alle risorse residue disponibili del Fondo per l’avvio delle opere indifferibili. La procedura è in corso e si prevede di adottare il provvedimento di assegnazione delle risorse nel mese di febbraio 2023.

Infine, il report ricorda che con la legge di bilancio per il 2023, il Fondo è stato rifinanziato per complessivi 10 miliardi di euro, dal 2023 al 2027, destinati anche agli interventi del PNC. Sono attualmente in corso di attuazione le procedure di assegnazione agli enti locali.

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