PNRR: 4 Decreti Legge per rilanciare l'Italia

Entro il primo semestre 2021 saranno definiti 4 decreti legge che consentano di preparare il terreno su sui saranno investiti i fondi del PNRR

di Gianluca Oreto - 29/04/2021

Un progetto ambizioso sul quale si giocherà il futuro di questa e delle prossime generazioni. È questo il PNRR, che fa parte di un processo più ampio con lo scopo di ridurre l'attuale divario tra l'Italia e gli altri Paesi dell'Unione Europea.

Le aree di intervento del PNRR

Come stabilito dal regolamento europeo, le sei grandi aree di intervento (pilastri) sui quali i PNRR si dovranno focalizzare sono:

  • Transizione verde
  • Trasformazione digitale
  • Crescita intelligente, sostenibile e inclusiva
  • Coesione sociale e territoriale
  • Salute e resilienza economica, sociale e istituzionale
  • Politiche per le nuove generazioni, l’infanzia e i giovani

Aree sulle quali, come ammesso dallo stesso Presidente del Consiglio Mario Draghi, si dovrà adeguatamente preparare il terreno con delle riforme che dovranno incidere su almeno 4 grandi problematiche:

  • la revisione della pubblica amministrazione;
  • il miglioramento dell’efficacia e della qualità della regolazione;
  • la semplificazione in materia di contratti pubblici;
  • semplificazioni in materia di edilizia e urbanistica e di interventi per la rigenerazione urbana.

4 Decreti Legge per rilanciare l'Italia

Proprio per intervenire su queste problematiche, il PNRR prevede l'emanazione di 4 provvedimenti d'urgenza. 4 Decreti Legge che saranno approvati dal Governo per poi passare all'esame del Parlamento

Buona amministrazione

Il primo obiettivo è intervenire con delle riforme e degli investimenti programmati con la finalità di eliminare i vincoli burocratici, rendere più efficace ed efficiente l’azione amministrativa, e ridurre tempi e costi per cittadini e imprese. L’azione mira a semplificare e accelerare, attraverso interventi da realizzare in tempi rapidi, le procedure direttamente collegate all'attuazione del PNRR.

Misure definite "fast track" saranno definite con l’approvazione di un decreto-legge a maggio 2021, contenente gli interventi urgenti di semplificazione, non solo a carattere trasversale, ma anche settoriale.

Semplificazione e razionalizzazione della legislazione

Tra gli interventi più urgenti è prevista una ricognizione e razionalizzazione degli strumenti normativi che a causa della loro scarsa chiarezza hanno ostacolato la vita dei cittadini e frenato le iniziative economiche. La semplificazione della legislazione è intervento riformatore essenziale per favorire la crescita del Paese e supporta trasversalmente tutte le missioni del PNRR.

Come evidenziato nel Piano, negli ultimi decenni in Italia sono state sperimentate politiche di semplificazione normativa, che hanno avuto effetti solo parziali in termini di rimozione di vincoli e oneri, per due ordini di ragioni:

  • il progressivo impoverimento di risorse finanziarie, umane e strumentali che ha indebolito la capacità amministrativa della PA;
  • l’adozione di misure di semplificazione legislativa non accompagnate dai necessari interventi di carattere organizzativo.

Gli interventi di semplificazione più urgenti, a partire da quelli strumentali alla realizzazione dei progetti finanziati nell’ambito del PNRR, saranno adottati attraverso un decreto-legge che sarà approvato dal Consiglio dei ministri entro maggio e convertito in Legge entro metà luglio. Gli altri interventi saranno realizzati attraverso leggi ordinarie, leggi di delegazione legislativa e relativi decreti delegati, da approvare entro il 2021.

Semplificazione in materia di contratti pubblici

Questo è probabilmente uno dei progetti più ambizioni perché riguarda la norma "principe" in materia di spesa pubblica: il Codice dei contratti pubblici, riformato nel 2016 ma che non ha mai completato il suo percorso. Come indicato nel PNRR, la semplificazione delle norme in materia di appalti pubblici e concessioni è un obiettivo essenziale per l’efficiente realizzazione delle infrastrutture e per il rilancio dell’attività edilizia: entrambi aspetti essenziali per la ripresa a seguito della diffusione del contagio da Covid-19. Tale semplificazione deve avere a oggetto non solo la fase di affidamento, ma anche quelle di pianificazione programmazione e progettazione.

L'idea è quella di intervenire con una legge delega, il cui disegno di legge sarà sottoposto al Parlamento entro il 2021, che consentirà al Governo di definire alcuni decreti legislativi da adottare nei nove mesi successivi.

Questi i più importanti principi e criteri direttivi della delega legislativa:

  • riduzione e razionalizzazione delle norme in materia di appalti pubblici e concessioni;
  • recepimento delle direttive europee, integrate in particolare là dove non immediatamente esecutive;
  • previsione della disciplina applicabile ai contratti pubblici di lavori, servizi e forniture di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria, nel rispetto dei principi di concorrenzialità e trasparenza;
  • piena apertura e contendibilità dei mercati;
  • previsione di specifiche tecniche relative alle gare da espletare, soprattutto in relazione a beni e strumenti informatici e componenti tecnologici, che garantiscano parità di accesso agli operatori e non costituiscano ostacolo alla piena attuazione del principio di concorrenza;
  • riduzione degli oneri documentali ed economici a carico dei soggetti partecipanti alle procedure di evidenza pubblica;
  • individuazione espressa dei casi nei quali è possibile ricorrere alla procedura negoziata senza precedente pubblicazione di un bando di gara;
  • precisazione delle cause che giustificano la stipulazione di contratti segretati o che esigono particolari misure di sicurezza e specificazione delle relative modalità attuative;
  • individuazione dei contratti esclusi dall’ambito di applicazione dei decreti legislativi e di discipline specifiche per particolari tipologie di contratti pubblici in ragione della peculiarità del loro contenuto;
  • previsione di misure volte a garantire la sostenibilità energetica e ambientale e la tutela della salute e del lavoro nell’affidamento dei contratti;
  • regolazione espressa dei casi in cui le stazioni appaltanti possono ricorrere, ai fini dell’aggiudicazione, al solo criterio del prezzo o del costo, inteso come criterio del prezzo più basso o del massimo ribasso d’asta;
  • realizzazione di una e-platform ai fini della valutazione della procurement capacity;
  • revisione della disciplina dell’appalto integrato, con riduzione dei divieti;
  • revisione della disciplina del subappalto;
  • tendenziale divieto di clausole di proroga e di rinnovo automatico nei contratti di concessione;
  • rafforzamento delle strutture pubbliche per il controllo sulle opere stradali e ferroviarie, fermi restando gli obblighi di controllo tramite strutture indipendenti e quello di manutenzione a carico del concessionario, con le relative conseguenti sanzioni in caso di inadempimento;
  • rafforzamento degli strumenti di risoluzione delle controversie alternativi alle azioni dinanzi al giudice.

Le misure urgenti sono adottate con decreto-legge da approvare entro maggio 2021. Le misure a regime saranno varate utilizzando lo strumento della legge delega. Il disegno di legge delega è da presentare in Parlamento entro il 31 dicembre 2021 e si prevede che i decreti legislativi vengano adottati entro nove mesi dall’entrata in vigore della legge delega.

Semplificazioni in materia di edilizia e urbanistica e di interventi per la rigenerazione urbana

Questa è un'area di intervento che coinvolgerà non solo la normativa edilizia ma anche quella fiscale. Tutto nasce dalla consapevolezza degli ostacoli che ha incontrato il superbonus e che risiedono principalmente nella normativa edilizia e nella necessità di attestare la conformità edilizia, pratica particolarmente complessa per gli edifici risalenti, con attese fino a sei mesi per l’accesso agli archivi edilizi.

L'obiettivo è accelerare l’efficientamento energetico e la rigenerazione urbana, rimuovendo gli ostacoli burocratici all’utilizzo del Superbonus, attraverso un provvedimento d’urgenza (il Decreto Legge) che sarà approvato entro maggio 2021.

4 provvedimenti su cui si giocherà la partita, con la speranza che l'attenzione sia concentrata sui contenuti e non su nomi (Rilancio, Semplificazione, Cura Italia,...) che negli anni si sono rivelati il loro esatto opposto.

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