Pnrr e infrastrutture: 450 milioni per la sicurezza

Il MIMS ha ripartito le risorse ad ANAS e concessionari autostradali destinate fino al 2026 al monitoraggio dinamico di ponti, viadotti e tunnel

di Redazione tecnica - 15/04/2022

Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha firmato il decreto che assegna le risorse ad Anas e ai concessionari autostradali, finalizzate al miglioramento della sicurezza di ponti, viadotti e tunnel sulla rete viaria nazionale principale.

Sicurezza infrastrutture: dal MIMS le risorse del PNC

Con il decreto sono stati ripartiti 450 milioni di euro del Piano Nazionale Complementare che potranno essere utilizzati, fino al 2026, per realizzare e implementare sistemi di monitoraggio dinamico che consentono il controllo da remoto.

Le risorse sono state così ripartite per le diverse annualità:

  • 25 milioni di euro per il 2021;
  • 50 milioni per il 2022;
  • 100 milioni per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025;
  • 75 milioni per il 2026.

Monitoraggio e sicurezza rete viaria: gli interventi previsti

Il decreto stabilisce che i destinatari delle risorse dovranno elaborare i rispettivi piani di intervento, con l’elenco delle opere soggette al monitoraggio dinamico, che saranno sottoposti all’approvazione del Mims, sentita l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa).

In particolare, i programmi finanziati dovranno garantire l’attuazione di un sistema integrato di censimento, classificazione e gestione dei rischi per 12.000 opere sulla rete stradale principale. Di queste, 6.500 dovranno essere dotate dell’apposita strumentazione per il monitoraggio dinamico con controllo da remoto e per la gestione della sicurezza in modo strutturale e attraverso un processo che prevede analisi della rete, sopralluoghi, gestione del sistema digitalizzato, classificazione delle priorità e attuazione degli interventi.

Infine, le risorse possono essere anche utilizzate per la realizzazione o l’implementazione delle sale di controllo per la verifica da remoto delle strutture. Su 200 di esse dovrà essere adottato il modello BIM (Building Information Modeling), per la rappresentazione digitale delle caratteristiche fisiche e funzionali dell’opera.

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