Prezzi al consumo: a maggio rallenta l'inflazione

La conferma dai dati provvisori di ISTAT, che registra una crescita dei prezzi più contenuta sia sui beni che sui servizi

di Redazione tecnica - 05/06/2023

A maggio l'inflazione riprende a scendere, tornando, dopo la risalita registrata ad aprile, al livello di marzo 2023 (+7,6%). La conferma arriva da ISTAT, con la pubblicazione dei dati provvisori dei prezzi al consumo (NIC) di maggio 2023 

Prezzi al consumo maggio 2023: i dati ISTAT

Il rallentamento è legato a quello registrato sia dai prezzi dei beni (da +10,4% a +9,5%) sia a quello, più contenuto, dei servizi (da +4,8% a +4,6%). Si riduce quindi il differenziale inflazionistico tra il tasso di inflazione relativo ai servizi e quello relativo ai beni, attestandosi a -4,9% dai -5,6% di aprile.

Le rilevazioni sui prezzi dei Beni

Scendendo nel dettaglio, il rallentamento dei prezzi dei beni riflette l’andamento di quelli dei Beni energetici, la cui variazione su base annua passa da +16,7% a +11,9% (-1,3% il congiunturale), per effetto principalmente della componente non regolamentata (da +26,6% a +20,5%; -1,4% sul mese). Nel settore regolamentato, si accentua lievemente la flessione su base tendenziale (da -26,7% a -27,0%; -0,4% su aprile), mentre nell’ambito degli Energetici non regolamentati, a determinare in misura più rilevante la decelerazione sono i prezzi dell’Energia elettrica mercato libero (da +53,6% a +41,4%; -1,3% su base mensile), del Gasolio per mezzi di trasporto (-4,8% rispetto al mese precedente) e quelli della Benzina (che invertono la tendenza con -2,5% su aprile). Più contenuto il rallentamento dei prezzi del Gas di città e gas naturale mercato libero (da +51,5% a +50,8%; +4,2% su base mensile), di Altri combustibili solidi (da +20,3% a +18,6%; -0,5% su aprile), mentre è decisamente marcata la marcata flessione del Gasolio per riscaldamento (da -11,2% a -16,4%, -4,1% il congiunturale).

I prezzi dei Beni alimentari, nel complesso, mostrano un profilo che tende all’attenuazione (da +11,8% a +11,6%; +1,0% sul mese), grazie alla frenata dei prezzi degli Alimentati lavorati (che passano da +14,0% a +13,4%; +0,7% il congiunturale), mentre accelerano quelli degli Alimentari non lavorati (da +8,4% a +8,9%; +1,5% di aprile). Spiega ISTAT che per quest’ultimo aggregato ad incidere è la crescita più ampia dei prezzi dei Vegetali freschi o refrigerati diversi dalle patate (da +7,6% a +13,9%; +1,6% il congiunturale), mentre rallentano quelli di Frutta fresca o refrigerata (da +7,6% a +6,5%; +4,9% su base mensile).

Le rilevazioni sui prezzi dei Servizi

Decelerano invece i prezzi dei servizi, che risentono delle dinamiche dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +6,0% a +5,5%; +0,2% il congiunturale), a causa del Trasporto passeggeri su rotaia (da +6,0% a +3,8%; -1,8% di aprile), del Trasporto aereo passeggeri (da +46,6% a +37,6%; -0,4% rispetto al mese precedente), del Trasporto marittimo e per vie d’acqua interne (con un’inversione di tendenza da +1,5% a -2,1%; -2,9% il congiunturale), dell’Acquisto di altri servizi di trasporto (da +4,9% a +4,5%; +0,3% sul mese), mentre accelerano i prezzi delle Assicurazioni sui mezzi di trasporto (da +1,9% a +2,6%; +0,6% il congiunturale).

I dati definitivi verranno pubblicati a metà giugno.

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