Qualificazione SA e soggetti aggregatori: ANAC istituisce il Tavolo tecnico
Il Tavolo rappresenta un punto di riferimento strategico per lo sviluppo e la diffusione delle migliori pratiche nell’ambito della committenza pubblica, rafforzando trasparenza, efficienza e innovazione nel sistema degli appalti pubblici
Nel cambio epocale che il nuovo Codice dei Contratti Pubblici sta rappresentando per il settore degli appalti, la qualificazione delle Stazioni Appaltanti rappresenta uno degli snodi principali. Adesso, con la delibera del 19 marzo 2025, n. 176, ANAC ha ufficialmente dato attuazione a quanto previsto dall’art. 62, comma 4, del d.Lgs. n. 36/2023 e all’art. 13-bis dell’Allegato II.4 dello stesso Decreto, istituendo il Tavolo dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza qualificate.
Soggetti aggregatori e centrali di committenza qualificate: istituito il Tavolo tecnico
La costituzione del Tavolo tecnico attua le previsioni delle seguenti norme:
- art. 62, comma 4, d.Lgs. n. 36/2023, che affida ad ANAC la funzione di coordinamento strategico, indicando la necessità di creare un organismo stabile per favorire un sistema di committenza trasparente, efficiente e innovativo;
- art. 13-bis, Allegato II.4, dello stesso decreto, che disciplina in modo puntuale composizione, modalità operative e finalità del Tavolo, indicando che lo stesso può supportare ANAC anche nella predisposizione di indicazioni operative, strumenti conoscitivi e soluzioni di sistema.
Secondo quanto previsto dall’art. 62, comma 4 del Codice dei Contratti, ANAC svolge un ruolo di coordinamento e indirizzo strategico per supportare l’evoluzione qualitativa della committenza pubblica.
Tale funzione si concretizza nell’istituzione del Tavolo, luogo permanente di confronto tra:
- Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti;
- Ministero dell’Economia e delle Finanze;
- Conferenza delle Regioni (due rappresentanti);
- ANCI;
- UPI.
I compiti del Tavolo tecnico
Il Tavolo non si limita alla supervisione, ma agisce come nodo abilitante per l’infrastrutturazione della capacità amministrativa, digitale e organizzativa del sistema delle committenze pubbliche.
Come specificato all’art. 2 della stessa delibera tra i compiti principali del Tavolo figurano:
- monitoraggio delle attività delle centrali qualificate, verificando anche l’individuazione delle stazioni appaltanti da parte di enti non qualificati;
- mappatura delle disfunzioni di mercato, cioè degli scostamenti tra domanda e offerta di servizi di committenza;
- promozione della specializzazione per ambiti e settori, inclusi PPP e finanza di progetto;
- individuazione delle centrali di committenza dotate di competenze tecniche avanzate tra le specialmente nelle attività complesse e nell’uso delle tecnologie digitali;
- Individuazione degli incentivi disponibili per le attività elencate precedentemente;
- supporto alla digitalizzazione, sia a livello tecnico che organizzativo;
- valorizzazione e condivisione di best practices, anche mediante studi, dati e strumenti informativi.
Infine, in applicazione della Legge n. 190/2012, il Tavolo fornisce contributi in materia di prevenzione della corruzione, promuovendo metodologie e pratiche di contrasto al malaffare nella filiera degli appalti. L'attenzione agli strumenti di analisi, previsione e trasparenza rafforza l’obiettivo di garantire legalità sostanziale, oltre che formale.
Le modalità operative
Presieduto dal Presidente dell’ANAC, il Tavolo si riunirà su convocazione ordinaria o su impulso di un componente, e può operare anche in modalità digitale. Le decisioni verranno assunte a maggioranza dei presenti, con voto prevalente del Presidente in caso di parità.
Sarà inoltre possibile istituire gruppi di lavoro tematici, con il coinvolgimento – senza oneri – di esperti esterni. Una segreteria tecnica interna all’ANAC supporta le attività istruttorie.
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