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Reato di abuso d’ufficio da puntualizzare e non abrogare

Secondo il Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione Giuseppe Busìa il reato di abuso d’ufficio va puntualizzato e non abrogato

di Redazione tecnica - 19/07/2023

Era stata presentata lo scorso maggio in Commissione UE la direttiva Anticorruzione (Directive of the European Parliament and of the Council on combating corruption by criminal law), con l’obiettivo di contrastare, con norme più rigorose, la corruzione sia pubblica che privata.

Direttiva UE Anticorruzione fondamentale

Una direttiva presa come riferimento dal Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), Giuseppe Busìa, che commentando gli strumenti a disposizione nel nostro Paese ha affermato "La proposta di direttiva europea sulla lotta alla corruzione è fondamentale e di estrema importanza. E’ interesse nazionale dell’Italia rafforzare tali strumenti, in particolare la prevenzione, anche perché il nostro Paese su questo è all’avanguardia disponendo di un’Autorità anticorruzione indipendente come Anac, di fatto il modello che l’Unione europea ha preso a riferimento”.

Parole importanti sottolineate nel corso dell'audizione alla Camera dei Deputati il 18 luglio 2023 e in cui il Presidente ANAC ha afferma "La corruzione apporta un danno ingentissimo all’economia del Paese. Combatterla adeguatamente vale più di una manovra economica. Inoltre, mina la coesione sociale e la fiducia verso le istituzioni. Conviene, quindi, all’Italia e all’Europa l’adozione della direttiva, uno strumento che rafforza la prevenzione, ampliando l’ambito di azione rispetto al singolo Stato ed estendendolo a tutta Europa. La corruzione, infatti, non ha confini nazionali".

"Tale direttiva - ha aggiunto il Presidente Busìa - rafforza la leadership regolatoria dell’Europa a livello internazionale, garantendo maggiore attrazione agli investimenti esteri e più competitività. L’Italia, in questo caso, può essere orgogliosa che i contenuti della direttiva li ha già adottati, e ne può chiedere l’ulteriore rafforzamento, per esempio richiedendo l’istituzione in ogni Paese di una piattaforma unica europea della trasparenza sul modello di quella che sta predisponendo l’Anac in Italia”.

Abuso d'ufficio da puntualizzare e non abrogare

Relativamente all'abuso d'ufficio, tema trattato anche all'interno del nuovo Codice dei contratti pubblici di cui al D.Lgs. n. 36/2023, il Presidente ANAC ha evidenziato come "già l’intervento legislativo del 2020 ha cercato di circoscrivere e precisare meglio l’ambito di applicazione dell’abuso d’ufficio. Purtroppo parte della giurisprudenza ha allargato nuovamente le maglie del reato. E’ sempre necessaria la chiarezza normativa nel diritto amministrativo, ma quando si passa alla legge penale la tassatività diventa costituzionalmente doverosa. E’, quindi, essenziale ora intervenire per puntualizzare, senza abrogare. Altrimenti, fattispecie come il favoritismo (per esempio, il caso di un commissario che in un concorso pubblico favorisce la sua protetta) resterebbero scoperte”.

Secondo Busìa "L’abrogazione non è conforme al progetto di direttiva europea, e va in direzione diversa rispetto alle convenzioni del Consiglio d’Europa e delle Nazioni Unite. Più che l’abolizione è necessaria la puntualizzazione del reato. Altrimenti si crea un vuoto, e un disallineamento dal resto d’Europa, in quanto il reato d’abuso d’ufficio è presente già nell’ordinamento degli altri Paesi membri”.

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