Rincaro materie prime edili, chi tutela il mercato privato?

Approvato in Commissione un emendamento al Decreto Sostegni-bis per la tutela degli appalti pubblici contro l'aumento dei prezzi dei materiali da costruzione

di Redazione tecnica - 13/07/2021

"Il rincaro delle materie prime edili è diventato un serio problema perché danneggia un settore trainante per la nostra economia e rischia di vanificare i benefici di misure di rilancio come il Superbonus. Il balzo dei costi di acciaio (+60%), alluminio (+80,4%) e rame (+130%), a dati dell’Ufficio Studi Anima di Confindustria monitorati dall’Università di Brescia, è preoccupante e ha richiesto un intervento eccezionale del governo". Queste le parola di Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia, a seguito dell'approvazione di un emendamento al Decreto Sostegni-bis (approvato in commissione) che ha lo scopo di affrontare il problema del forte aumento dei materiali da costruzione.

Caro prezzi materiali da costruzione

"Dopo le tante richieste d’intervento dalle categorie economiche quali ANCE, OICE e ASSITAL, dopo l’interpellanza urgente alla Camera, ho presentato un emendamento al DL Sostegni Bis che è stato approvato in commissione. Ho richiesto e ottenuto – ha spiegato Erica Mazzettiche per i contratti derivanti da procedure i cui bandi o avvisi siano stati pubblicati prima e dopo dell’entrata in vigore del decreto legislativo 18 aprile 2016 n.50 saranno previste compensazioni determinate applicando alle quantità dei singoli materiali impiegati nelle lavorazioni eseguite e contabilizzate dal direttore dei lavori nell’anno 2021, le variazioni in aumento o in diminuzione dei relativi prezzi, rilevate dai decreti ministeriali con riferimento alla data dell’offerta, eccedenti l’otto per cento se riferite esclusivamente all’anno 2020, ed eccedenti il 10 per cento complessivo, in caso di offerte antecedenti al 2020. Una compensazione per salvaguardare un settore strategico”.

Le stime dell'ANCE

Secondo delle stime elaborate dall'ANCE l'aumento dei prezzi dei materiali da costruzione toccherebbe punte molto preoccupanti, soprattutto per i materiali necessari all'avvio dei cantieri che riguardano i recenti bonus fiscali previsti per il settore dell'Edilizia. Di seguito alcuni dei principali rincari:

  • il ferro - acciaio tondo per cemento armato (nov. 2020-giu. 2021) +230%;
  • il polietilene HDPE (nov. 2020-mag. 2021) +123,4;
  • il polietilene LDPE (nov. 2020-mag. 2021) +146,5;
  • il polipropilene (nov. 2020-mag. 2021) +120,3;
  • il PVC (nov. 2020-mag. 2021) +71,7;
  • il polistirene (nov. 2020-mag. 2021) +111,1;
  • il rame (nov. 2020-mag. 2021) +47,4;
  • il petrolio (nov. 2020-mag. 2021) +57,9;
  • il bitume (nov. 2020-apr. 2021) +21,9;
  • il cemento (dic. 2020-gen. 2021) +10;
  • il legname di conifere (nov. 2020-mag. 2021) +39,5;
  • il gas naturale (nov. 2020-mag. 2021) +94,8;
  • l’energia elettrica (nov. 2020-mag. 2021) +43,4.

Meccanismo di compensazione solo per i lavori pubblici

Il meccanismo di compensazione, però, non avrebbe alcun effetto sui cantieri privati su cui si sta basando il progetto di riqualificazione del Paese e che attendono un intervento risolutivo che eviti una paralisi che potrebbe seriamente mettere a rischio anche i progetti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

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