Riqualificazione energetica edifici: tra Superbonus e Direttiva Green, ripensare agli incentivi fiscali

Il parere del presidente di Federcepicostruzioni Antonio Lombardi: necessarie nuove politiche fiscali per favorire il rilancio del comparto e dell'economia italiana

di Redazione tecnica - 23/02/2024

Un nuovo confronto politico-istituzionale su questioni cruciali, come l'efficientamento energetico degli edifici e l'evoluzione delle politiche fiscali, per rilanciare il comparto e l’economia tutta del sistema Paese.

Efficientamento energetico e incentivi fiscali: pensare a nuove soluzioni

Sono queste le tematiche su cui invita a riflettere – ma soprattutto ad agire – il presidente nazionale di Federcepicostruzioni, Antonio Lombardi, pensando anche all’adattamento degli edifici, sia residenziali che non residenziali, che la EPBD (c.d. “Direttiva Green”) richiederà.

La sfida sarà quindi ridisegnare tutto il sistema degli incentivi fiscali in edilizia, che dovranno essere attentamente valutati per garantire una transizione armoniosa verso nuovi obiettivi europei e nazionali.

"In un contesto di bilancio italiano particolarmente complesso è fondamentale ripensare gli incentivi fiscali al fine di stimolare l'efficienza energetica degli edifici e la messa in sicurezza antisismica. Dobbiamo considerare attentamente nuove strategie che siano sostenibili ed efficaci nel medio e lungo periodo", afferma ancora Lombardi.

Sono considerazioni che nascono anche dai dati preoccupanti emersi dal 96th Euroconstruct Italy Report - Winter 2003, pubblicato dal CRESME qualche giorno fa. L’analisi prefigura infatti una fase recessiva a partire dall’anno appena cominciato.

Lombardi (Federcepicostruzioni): ripensare le politiche di incentivazione

E in aiuto non arrivano le politiche fiscali, considerato che la Legge di Bilancio 2024 non ha per esempio confermato il bonus per l'acquisto di case verdi, “un incentivo che aveva giocato un ruolo significativo nel promuovere l'acquisto di proprietà ad alta classe energetica. Questa decisione ha avuto, e ha tuttora, implicazioni importanti per il settore e richiede una riflessione approfondita sulle future politiche fiscali”.

E ancora, il Superbonus, che ha subito un graduale e intenso declino dopo la lunga corsa iniziata nel novembre 2020. Sull’agevolazione fiscale, Federcepicostruzioni propone un sollecito confronto per  splorare soluzioni innovative alternative, nell’ottica di un programma organico di riqualificazione e messa in sicurezza degli immobili.

"Il superamento del Superbonus, deve coincidere con un sollecito sviluppo di strategie flessibili, innovative, sostenibili e soprattutto strutturate, non più precarie, incerte e temporanee.  Federcepicostruzioni è impegnata da tempo nell'identificare nuovi approcci al fine di mantenere e consolidare l'attrattività degli investimenti, pubblici e privati nel settore delle costruzioni, ma auspica un sollecito confronto che porti a soluzioni tempestive e interventi concreti", dichiara ancora il presidente Antonio Lombardi.

Altre opportunità per l’edilizia possono essere rappresentate dalle partnership Pubblico-Private e dalla rigenerazione urbana, vista come driver di trasformazione territoriale. Federcepicostruzioni si propone di guidare questa trasformazione, cercando modelli di investimento innovativi e progetti che aumentino l'attrattività del nostro paese rispetto ad altri paesi europei. “Con la fine della stagione delle grandi risorse pubbliche -spiega Lombardi - dobbiamo concentrarci su nuovi modelli di sviluppo urbano e partnership che rafforzino la sostenibilità e la resilienza del settore delle costruzioni”.

E conclude: “Federcepicostruzioni è consapevole delle rilevanti sfide legate agli incentivi, specialmente considerando gli obiettivi del FIT 55 e la Direttiva EPBD in cui un ruolo di assoluta centralità deve essere assunto dall’Unione europea, che non può limitarsi ad imporre obiettivi, spesso - soprattutto per il nostro paese - di non facile raggiungimento.”

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