Risme di carta per la PA, ANAC aggiorna i prezzi di riferimento

L’Autorità Nazionale ha approvato l'aggiornamento annuale dei prezzi di riferimento per l'acquisto della carta in risme. La variazione è pari all’8,753%

di Redazione tecnica - 10/10/2022

Il rincaro delle materie prime colpisce anche il settore della carta e ANAC ha nuovamente aggiornato al rialzo il prezzo di riferimento della carta in risme per la Pubblica amministrazione. Secondo l'aggiornamento annuale approvato con la delibera del 28 settembre 2022, n. 449, il coefficiente di rivalutazione dal mese di aprile 2022 risulta pari a 1,08753 (corrispondente alla variazione del 8,753%).

Aggiornamento prezzo carta in risme: la delibera ANAC

Tale aggiornamento annuale è obbligatorio per legge e viene normalmente fatto entro il 1° ottobre. Dato lo shock registrato nel mercato a partire dagli ultimi mesi del 2021, a seguito anche di numerose segnalazioni da parte delle Stazioni Appaltanti adesso ANAC provvede a rilasciare alcuni aggiornamenti infra-annuali. L’ultima pubblicazione, di carattere straordinario, è quella avvenuta a maggio 2022, e che ha determinato un incremento del 50% del prezzo di riferimento.

L’ultimo aggiornamento annuale tiene conto dei prezzi contenuti nella base dati presente nel portale www.piuprezzi.it della Camera di commercio Metropolitana di Milano-Monza-Brianza-Lodi. Sulla base della rivalutazione sono statio aggiornati l’Allegato A, contenente la formula del prezzo di riferimento rivalutato e il nuovo foglio di calcolo a supporto degli operatori, con il nuovo coefficiente di rivalutazione e la cui compilazione consente la determinazione immediata del prezzo di riferimento.

Il meccanismo dei prezzi di riferimento

Pubblicati dall'Autorità e aggiornati entro il primo ottobre di ogni anno, i prezzi di riferimento sono utilizzati per la programmazione dell'attività contrattuale della pubblica amministrazione e costituiscono il prezzo massimo di aggiudicazione anche per le procedure di gara aggiudicate all'offerta più vantaggiosa.

I contratti stipulati in violazione di tale prezzo massimo risultano nulli. In questo modo è possibile favorire la trasparenza del mercato e la vigilanza sia sull’attività degli operatori economici che su quella delle Stazioni Appaltanti, oltre che garantire maggiore efficienza e la predisposizione più semplice dei capitolati.

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