Risparmio energetico e comportamenti sostenibili: conta il genere?

Ecco i risultati di uno studio dell'Università Statale di Milano ed Enea sui meccanismi sottostanti ai comportamenti corretti nei consumi domestici.

di Redazione tecnica - 30/12/2021

Politiche energetiche e comportamenti sostenibili: le prime possono essere migliorate comprendendo i meccanismi psicologici alla base dei secondi.

Risparmio energetico e comportamenti sostenibili: la ricerca ENEA - Università Statale di Milano

Questi i presupposti alla base dello studio, pubblicato sulla rivista Energy Policy e condotto dai ricercatori della Cattedra di Psicologia sociale del dipartimento di Beni culturali e ambientali dell’Università Statale di Milano insieme ai ricercatori dell’Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica dell’ENEA - Dipartimento Unità per l'efficienza energetica.

La collaborazione ha avuto come obiettivo l’integrazione delle competenze tecniche in materia ambientale di ENEA con una lettura psico-sociale dei meccanismi che favoriscono l'adozione di comportamenti sostenibili. Essa si è tradotta nella redazione dei due report "Promuovere i comportamenti di risparmio ed efficienza energetica" e "L'energia tra valori individuali e comunitari", realizzati nell'ambito della Campagna Nazionale per l'informazione e la sensibilizzazione sull'Efficienza Energetica Italia in classe A.

Consumi energetici: differenze di genere

Lo studio inoltre si è soffermato sulle differenze di genere nei consumi domestici di energia, evidenziando come la maggiore autoefficacia psicologica delle donne possa rappresentare un elemento chiave nel favorire la promozione di comportamenti sostenibili.

Nello specifico, la ricerca esplorato la relazione tra genere, autoefficacia e comportamenti di risparmio energetico a livello familiare. L'indagine è stata condotta con 155 persone appartenenti a 59 nuclei familiari, 48,8% uomini e 51,5% donne che coprono diverse fasce di età (35.5% 18–37 anni, 36.1% 38–57, 28.4% over 58, 7,8% over 78).

I risultati dello studio indicano che le donne hanno comportamenti più sostenibili, che si traducono nell'indossare abiti più pesanti durante l'inverno e nell'utilizzare i grandi elettrodomestici a pieno carico. Inoltre, sebbene uomini e donne attribuiscano pari importanza alla riduzione dei consumi energetici, le donne mostrano una maggiore autoefficacia per la sostenibilità, ovvero la convinzione di potere raggiungere buoni risultati in quest'ambito.

Come spiegano i ricercatori della Statale, la maggiore sostenibilità delle donne è dovuta alla percezione di potere avere un impatto concreto coi propri comportamenti: la promozione di una prospettiva di genere può quindi diventare un fattore chiave nella progettazione di politiche di sostenibilità a livello individuale, familiare e comunitario.

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