Settore costruzioni: produzione ancora in calo

I dati dell'ultimo HCOB PMI® - Settore Edile Italiano: attività edile ancora in calo ad agosto, anche se le prospettive sul PNRR fanno sperare in una ripresa

di Redazione tecnica - 18/09/2023

Nuovo deterioramento delle prestazioni del settore edile italiano con ulteriori cali ad agosto 2023 sia dell'attività che dei nuovi ordini.

Settore costruzioni: nuovo calo ad agosto

Di particolare rilievo la riduzione negli acquisti, a fronte di un’intensificazione della pressione sui prezzi con le imprese che hanno continuato a lamentare l'impatto inflazionistico degli elevati costi energetici. Dato in controtendenza quello occupazionale: nonostante tutto, le aziende hanno assunto nuovo personale grazie in parte alle prospettive positive delle imprese, che auspicano di beneficiare del PNRR nei prossimi mesi.

Scenendo nel dettaglio, l'Indice HCOB PMI® Settore Edile Italiano è rimasto ad agosto al di sotto della soglia cruciale di 50.0 di non cambiamento. Il valore registrato è di 47.7, in calo rispetto al 48.0 di luglio: si tratta del nono calo mensile consecutivo dell'attività e il più forte da marzo.

Guardando ai dati per sottosettore, la performance peggiore è quella del non residenziale: qui l'attività è scesa al livello più rapido in un anno, con un tasso di declino molto più marcato rispetto alle categorie dell'edilizia residenziale e dell'ingegneria civile. Risultati discutibili anche per l’edilizia residenziale, con la peggiore performance dallo scorso gennaio, mentre per l'ingegneria civile il calo è stato marginale e il più lento in sei mesi.

C’è una debolezza di fondo dell'attività edilizia complessiva, strettamente legata al primo calo di nuovi ordini ricevuti dai costruttori italiani in tre mesi, il più forte da febbraio. La diminuzione è dovuta alla riluttanza, da parte dei clienti, ad impegnarsi in nuovi contratti in un contesto macroeconomico incerto e con prezzi elevati. Di conseguenza, in assenza di nuovi ordini e con la diminuzione dell’attività nei cantieri, le imprese sono state reticenti ad acquistare altri fattori produttivi nel mese di agosto. Anche i prezzi elevati hanno scoraggiato gli acquisti.

Unica eccezione appunto sul fronte dell’occupazione: c’è una buona propensione da parte dei costruttori ad incrementare il proprio organico, soprattutto in previsione di un aumento dell'attività nei cantieri nei prossimi mesi legato al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per l'Italia.

I dati comunque non lasciano sperare nulla di buono: gli analisti parlano di “tunnel recessivo di cui non si intravede la fine”. Unico barlume di speranza i 18 miliardi di euro del programma NextGenEU in arrivo in autunno per gli appalti pubblici, anche se le altre quote in sospeso del PNRR rimangono ancora a rischio.

© Riproduzione riservata