Sicurezza stradale e riforma del Codice della strada: cosa cambia

Alcolock, sospensione della patente per chi usa il telefono, tolleranza zero per chi guida ubriaco o drogato, casco, targa e assicurazione per i monopattini. Ecco tutte le novità

28/06/2023

Era nell'aria dall'inizio del mandato di questo Governo, nella giornata di ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato due provvedimenti fortemente voluti dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, mediante i quali si avvierà un percorso di riforma della sicurezza stradale e del Codice della strada.

Sicurezza stradale e riforma del Codice della strada

Da una parte un disegno di legge che avrà il compito di rafforzare le misure di controllo e le sanzioni per migliorare la sicurezza stradale. Dall'altra una delega al Governo per la riforma del Codice della Strada. Si lavora anche sui messaggi e le campagne mediatiche per promuovere la sicurezza tra i giovani.

Come scritto nel comunicato stampa del MIT "Si tratta di un progetto ambizioso che consta di più azioni: interviene su sanzioni,  prevenzione e educazione stradale. Ma anche su ztl, autovelox e segnaletica".

Entrando nel dettaglio, il disegno di legge prevede:

  • tolleranza zero per chi guida ubriaco o drogato: in caso di positività alle droghe, a prescindere dallo stato di alterazione sospensione e revoca della patente con divieto di conseguirla fino a tre anni;
  • per i conducenti già condannati per reati specifici è previsto l’obbligo di installare il cosiddetto “alcolock”, che impedisce l’avvio del motore se il tasso alcolemico del guidatore è superiore allo zero e il divieto assoluto di bere alcol prima di mettersi alla guida per due o tre anni a seconda del reato commesso;
  • divieto assoluto di conseguire la patente fino al compimento dei 24 anni per i minorenni sorpresi alla guida senza patente e sotto l'effetto di droga;
  • sospensione della patente per chi usa il telefono mentre guida o commette altre violazioni pericolose (circolazione contromano, sorpasso azzardato, mancato utilizzo dei sistemi per la sicurezza dei bambini, ...).

Monopattini: obbligo di casco, targa e assicurazione

Nuove disposizioni anche per la circolazione sui monopattini. È previsto:

  • il blocco del veicolo se circola in aree extraurbane o particolarmente pericolose;
  • l'obbligo di targa e assicurazione;
  • casco obbligatorio per tutti;
  • divieto assoluto di circolazione contromano;
  • divieto di sosta selvaggia e sui marciapiedi;
  • sanzioni per: mancanza di frecce, freni, contraffazione dati del proprietario, potenziamento illegale del motore per modificare la velocità.

Maggiori garanzie anche per i ciclisti, con la disciplina del sorpasso in sicurezza sia su strade urbane che extraurbane, prevedendo - ove possibile - almeno 1,5 metri di distanza nell’effettuare la manovra. Nessuna complicazione burocratica per chi sceglie le due ruote, anche con pedalata assistita.

Altre disposizioni previste:

  • ZTL di buon senso: stop a eccessive limitazioni dannose e poco chiare. Ai sindaci il compito di proporre soluzioni equilibrate che tutelino ambiente, libertà di circolazione e lavoro.
  • Stop agli autovelox truffa: via gli impianti mangiasoldi, meno burocrazia, utilizzo solo di strumenti certificati tutelando i cittadini da multe pazze;
  • maggiore sicurezza per tutti con: safety car in caso di incidenti in autostrada; più segnaletica e controlli (anche con telecamere) nei passaggi a livello;
  • bonus educazione stradale di 2 punti all'atto del rilascio della patente per i ragazzi che abbiano frequentato corsi extracurriculari sulla sicurezza stradale organizzati dalle scuole secondarie statali o paritarie.

Riforma del Codice della Strada

Altra importante disposizione approvata riguarda la delega per la riforma del Codice della Strada che possa riordinare e razionalizzare la materia anche nell’ottica dell’ammodernamento del testo normativo in vigore, che risale al 1992. Nel dettaglio, gli obietti sono:

  • riscrittura di un "codice breve";
  • coordinamento tra le disposizioni vigenti;
  • strumenti di delegificazione per intervenire con celerità per l'adeguamento alle evoluzioni tecnologiche o a normative europee;
  • riforma della disciplina sanzionatoria.
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