Sisma 2016: nuovi controlli sugli appalti pubblici

Protocollo d'intesa tra Commissario Straordinario, ANAC, Invitalia e i presidenti delle Regioni interessate. Vigilanza su appalti più rilevanti e nuovo supporto alle SA

di Redazione tecnica - 21/08/2023

Gli interventi più rilevanti per la ricostruzione pubblica post sisma 2016 saranno soggetti a maggiori controlli, e contemporaneamente, si offrirà maggiore supporto alle Stazioni appaltanti per accelerare procedure e controlli.

Sono questi alcuni dei termini del nuovo accordo che disciplina l’alta sorveglianza Anac sulle procedure legate alla ricostruzione pubblica post-sisma 2016, siglato dal Commissario straordinario del Governo alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli, dal Presidente dell’Autorità nazionale Anticorruzione, Giuseppe Busia, dall’Amministratore Delegato di Invitalia, Bernardo Mattarella e dai presidenti delle regioni del cratere: il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli e il Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei.

Vigilanza ANAC su appalti ricostruzione Sisma 2016: le novità

Mentre prima la vigilanza preventiva da parte di ANAC scattava per gli appalti di forniture e servizi, compresi quelli di architettura e ingegneria, di importo pari o superiore a 100mila euro, d’ora in poi sarà dedicata alle procedure di importo più elevato, sopra ai 215mila euro. Cambia la soglia anche per gli appalti dei lavori, che passa da 350mila a 1 milione di euro.

Non solo: considerando l’entrata in vigore e la successiva acquisizione di efficacia del nuovo Codice degli Appalti (d.Lgs. n. 36/2023), sono stati messi a disposizione alcuni atti-tipo, aggiornati ed elaborati dalla Struttura commissariale e pre-validati dall’Anac, che potranno essere usati dalle Stazioni appaltanti per gli affidamenti che riguardano i servizi di progettazione. Inoltre, il Commissario straordinario potrà richiedere il controllo preventivo di ANAC anche sugli interventi previsti nel PNRR e nel Piano nazionale complementare.

Tra gli ulteriori adempimenti a carico dell’appaltatore, la comunicazione tempestiva all’Anac e all’Autorità Giudiziaria di eventuali tentativi di concussione. In caso la segnalazione non venga effettuata, si procederà con la risoluzione del contratto stesso, qualora per i pubblici amministratori che abbiano esercitato funzioni relative all’affidamento, alla stipula e all’esecuzione del contratto, sia stata disposta misura cautelare o sia intervenuto il rinvio a giudizio.

Infine, considerata anche la necessità di avviare tempestivamente numerosi interventi di ricostruzione, sono previste anche procedure semplificate per i controlli, secondo modalità concordate con il Commissario straordinario, che possono includere verifiche a campione oppure attività di monitoraggio. La Struttura Commissariale potrà anche richiedere pareri preventivi ad Anac anche per interventi di notevole criticità e urgenza in attuazione del PNC Sisma.

Ricostruzione post sisma 2016: le attività ANAC

Sono oltre 1.000 le procedure verificate da Anac dal 2016 a oggi, relative ad affidamenti per la ricostruzione, per un importo complessivo di circa 1,4 miliardi di euro. I pareri sono stati oltre 3.000 con una percentuale molto bassa sul contenzioso: solo 11 casi, circa 1/90 del totale e di cui l’80% a favore selle SA.

Guardando al primo semestre 2023, Anac segnala di avere verificato 144 nuove procedure per circa 226 milioni di euro, inclusi la progettazione della Prefettura di Teramo, i lavori per le reti dei sotto-servizi del centro storico di Amatrice, l'appalto integrato per la ricostruzione del nuovo Ospedale di Tolentino, l'accordo quadro per i lavori di ricostruzione del centro storico di Castelluccio di Norcia.

 

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