Superbonus 110%: arrivano le cessioni multiple certificate?

Allo studio due nuove misure per il tracciamento del credito fiscale e la cessione multipla a soggetti certificati e sottoposti a vigilanza

di Redazione tecnica - 15/02/2022

Si lavora ad un testo che dovrebbe arrivare questa settimana per scongiurare il blocco dei cantieri dovuto a seguito dell'entrata in vigore del Sostegni-ter. Sarebbe la quarta modifica al superbonus 110% e al meccanismo di cessione del credito da novembre ad oggi (4 in 4 mesi).

Superbonus 110%, bonus edilizi e cessione del credito: le ricadute del Sostegni-ter

Non è un mistero che il superbonus 110% sia una misura fiscale "poco gradita" all'esecutivo che, dopo aver previsto le prime misure antifrode con il D.L. n. 157/2021, ha provato a ridurre le possibilità di accesso. Tentativo che, essendo stato riposto in una legge, si è scontrato con il Parlamento che ha eliminato tutti i paletti posti da Governo su ISEE, abitazione principale o data di presentazione della CILAS.

Ma le vie della modifica sono infinite e al primo provvedimento d'urgenza del 2022, nato per il "sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico" (il Decreto Legge n. 4/2022, c.d. Decreto Sostegni-ter), si è trovata la via per limitare o annullare la potenza di fuoco delle detrazioni fiscali del 110% (e non solo).

Si è agito sul vero motore che ha sorretto l'edilizia "spingendo" i contribuenti ad utilizzare queste detrazioni fiscali: il meccanismo di cessione del credito introdotto con l'art. 121 del Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio). Uno strumento che ha trasformato il credito fiscale in una moneta virtuale da scambiare liberamente.

L'art. 28 del Decreto Sostegni-ter non ha fatto altro che limitare la cessione del credito ad una. Che si fruisca direttamente del credito fiscale o si sia ottenuto uno sconto in fattura, contribuenti, professionisti e imprese possono oggi cedere il credito ma chi lo acquista non potrà cederlo ulteriormente. Una modifica che da una parte ha eliminato i tanti anelli che si sono aggiunti alla catena del credito ma che dall'altra ha prodotto effetti devastanti sull'avvio dei cantieri. La chiusura a nuove cessioni da parte di Cassa Depositi e Prestiti, Poste Italiane e altri istituti di credito, unitamente al "panico" che si viene a creare ad ogni nuova modifica, ha nuovamente ingessato il mercato in attesa di nuovi interventi.

Cessioni multiple certificate

Interventi che, come detto, dovrebbero arrivare all'interno di un Decreto Legge in discussione questa settimana al Consiglio dei Ministri che avrebbe lo scopo di riaprire alle cessioni multiple attraverso:

  • la cessione solo a soggetti certificati e iscritti a speciali albi sottoposti a vigilanza;
  • l'istituzione di un codice univoco per il tracciamento del credito fiscale.

Ma siamo solo nell'ambito delle ipotesi e si attendono conferme che non dovrebbero tardare ad arrivare. Anche perché il rischio è quello di vanificare l'esperienza di 2 anni di superbonus che, benché non esente da criticità, porta in dote una mole non indifferente di dati da analizzare al fine di migliorare un sistema perfettibile (come sempre).

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