Superbonus 110%: nuova proroga al 31 dicembre 2022 per le unifamiliari?

Comincia alla Camera il percorso del disegno di legge di conversione del Decreto Legge n. 50/2022 (Decreto Aiuti) che proroga la scadenza del superbonus 110% prevista per gli edifici unifamiliari

di Gianluca Oreto - 01/06/2022

È stato avviato alla Camera dei Deputati il percorso per la definizione del disegno di legge di conversione del Decreto Legge 17 maggio 2022, n. 50, cosiddetto Decreto Aiuti, che tra le altre cose ha previsto la proroga della scadenza del superbonus 110% per gli edifici unifamiliari.

Superbonus 110%: la scadenza per le unifamiliari

Per far fronte alle palesi difficoltà a cui sono andati incontro contribuenti, professionisti e imprese nei primi mesi del 2022, e considerato l'approssimarsi della scadenza per gli interventi di superbonus 110% su edifici posseduti dai soggetti di cui all'art. 119, comma 9, lettera b) del Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio), il Governo ha previsto la tanto attesa proroga proprio per gli edifici unifamiliari.

L'art. 14 del Decreto Aiuti ha modificato chirurgicamente ma evidentemente anche troppo frettolosamente l'art. 119, comma 8-bis del Decreto Rilancio, posticipando la data che serve per realizzare il 30% dell'intervento realizzato su edifici unifamiliari per avere la scadenza al 31 dicembre 2022.

Ricordiamo, infatti, che la "data di scadenza" del superbonus 110% è stata fissata nel 30 giugno 2022. All'interno del Decreto Rilancio è stato poi inserito un complesso sistema di proroghe tra le quali quella per gli edifici unifamiliari.

Nella precedente versione dell'art. 119, comma 8-bis del Decreto Rilancio, se alla scadenza del 30 giugno 2022, i contribuenti fossero riusciti a completare il 30% dell'intervento complessivo, allora avrebbero potuto portare in detrazione anche le spese sostenute fino al 31 dicembre 2022.

Con il Decreto Aiuti viene previsto che se al 30 settembre 2022 i contribuenti riescono a completare il 30% dell'intervento complessivo, allora possono portare in detrazione anche le spese sostenute fino al 31 dicembre 2022.

Il problema

Gran bella cosa, ma resta una problematica. La precedente versione del comma 8-bis aveva un senso perché coordinava la data di scadenza del superbonus con quella del vincolo per raggiungere il 30%. Con l'attuale versione, data di scadenza del superbonus e data per raggiungere il 30% non coincidono. La conseguenza è semplice e riassumibile in una sola domanda: con la versione attuale dell'art. 119, comma 8-bis del Decreto Rilancio, cosa accade alle spese sostenute dopo il 30 giugno 2022 se un per un intervento di superbonus 110% su un edificio unifamiliare al 30 settembre 2022 non si riesce a raggiungere il 30% dell'intervento complessivo?

La risposta è banale: il contribuente potrà portare in detrazione solo le spese sostenute fino al 30 giugno 2022 e su queste evidentemente non potrà avvalersi di sconto in fattura o cessione del credito visto che l'art. 121 del Decreto Rilancio prevede che cessione e sconto si possano applicare solo a SAL minimi del 30%.

La soluzione

La soluzione al problema è ancora più banale e sembra stia già circolando all'interno del Parlamento. Governo permettendo, Camera e Senato convergeranno verso la cancellazione di questa percentuale del 30% e fisseranno la scadenza per le unifamiliari direttamente al 31 dicembre 2022.

Una scelta logica che eviterebbe anche tante altre problematiche e contenzioni che si potrebbero generare a causa delle modalità di calcolo di questo 30% (e lo stesso potrebbe dirsi anche per gli IACP che hanno un percentuale del 60%)

© Riproduzione riservata