Superbonus e bonus edilizi, doppia proroga del Fisco

Slittano al 4 aprile 2024 le scadenze previste dall’Agenzia delle Entrate per la comunicazione degli interventi sui condomini e della scelta delle opzioni alternative

di Redazione tecnica - 23/02/2024

Era nell’aria da qualche giorno, alla fine è arrivata l’ufficialità da parte dell’Agenzia delle Entrate che con due provvedimenti del Direttore ha confermato la proroga di due importanti scadenze previste per gli interventi che beneficiano di agevolazioni fiscali.

Superbonus e bonus edilizi, i due provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate

Nel dettaglio, l’Agenzia delle Entrate ha emanato i seguenti due provvedimenti del Direttore:

  • il provvedimento 21 febbraio 2024, prot. 53174 ad oggetto “Comunicazioni all’anagrafe tributaria dei dati relativi agli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuati su parti comuni di edifici residenziali. Modifiche al Provvedimento n. 19969 del 27 gennaio 2017”;
  • il provvedimento 22 febbraio 2024, prot. n. 53159 ad oggetto “Proroga del termine per l’invio delle comunicazioni delle opzioni di cui all’articolo 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34”.

Con i due nuovi provvedimenti, il Fisco concede oltre due settimane in più:

  • agli amministratori di condominio tenuti a inviare i dati relativi agli interventi di risparmio energetico e ristrutturazione effettuati nel 2023 sulle parti comuni condominiali;
  • per la comunicazione della scelta delle opzioni alternative ai bonus edilizi di cui all’art. 121 del D.L. n. 34/2020 (Decreto Rilancio) relative alle rate residue non fruite delle detrazioni per bonus edilizi riferite alle spese sostenute negli anni 2020, 2021 e 2022.

In entrambe i casi la scadenza viene posticipata al 4 aprile 2024 anziché 16 marzo 2024.

Interventi edilizi in condominio

Il primo provvedimento era già stato anticipato dal Consiglio Nazionale dei Commercialisti e si riferisce all’adempimento previsto dall’art. 2 del Decreto del Ministero dell’Economia e Finanze 1 dicembre 2016. Si tratta della trasmissione telematica dei dati relativi agli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuati su parti comuni di edifici residenziali, necessaria per l’elaborazione della dichiarazione dei redditi da parte dell'Agenzia delle Entrate.

La comunicazione contiene i dati relativi alle spese sostenute nell'anno precedente dal condominio con riferimento agli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuati sulle parti comuni di edifici residenziali, nonché con riferimento all'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici finalizzati all'arredo delle parti comuni dell'immobile oggetto di ristrutturazione. Nella comunicazione devono essere indicate le quote di spesa imputate ai singoli condomini.

Per garantire più tempo agli amministratori di condominio, la scadenza per l’invio delle informazioni destinate a confluire nella precompilata 2024 è stata spostata al prossimo 4 aprile. La proroga non ha conseguenze sul calendario della campagna dichiarativa 2024. Per semplificare gli adempimenti, lo stesso provvedimento prevede anche l’esonero dall’invio della comunicazione dei dati nel caso in cui, con riferimento alle spese sostenute nell’anno precedente, per tutti gli interventi effettuati sulle parti comuni tutti i condòmini abbiano optato, al posto dell’utilizzo diretto della detrazione, per la cessione del credito o per lo sconto sul corrispettivo dovuto.

La comunicazione delle opzioni alternative

Per quanto riguarda il superbonus e tutti gli altri bonus edilizi utilizzati mediante sconto in fattura e cessione del credito, il secondo provvedimento del Fisco posticipa la scadenza (ordinariamente prevista per il 16 marzo) per la comunicazione della scelta delle opzioni al 4 aprile 2024.

In questo caso stiamo parlando della comunicazione all’Agenzia delle Entrate della scelta dell’opzione per lo sconto o la prima cessione del credito relativamente alle spese sostenute nel 2023 e alle rate residue non fruite delle detrazioni riferite alle spese sostenute nel 2020, 2021 e 2022.

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