Trend 2023 sulla tecnologia dei veicoli elettrici

L'obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 del 15% e la cessazione totale dal 2023 di vendite di nuove auto a benzina o diesel sta modificando il mercato automobilistico. Vediamo come

di Redazione tecnica - 08/04/2023

Per l’industria automobilistica questo è un momento critico. I vari governi hanno già fissato degli obiettivi da raggiungere entro un lasso di tempo per il quale entro la data di scadenza si ottenga una rilevante riduzione delle emissioni. L’obiettivo principale è quello di evitare un aumento della temperatura globale di 1,5°C, azzerando le emissioni nette entro il 2050. Tuttavia, si è calcolato che le emissioni ad oggi, per far sì che la temperatura globale rimanga nello stato ottimale, debbano essere diminuite nella metà del tempo, poiché rispetto agli anni 90, i valori sono più che raddoppiati. Questa per l’industria rappresenta una vera e propria sfida, che potrà essere superata grazie ai veicoli elettrici di nuova innovazione. E se guardiamo le auto più vendute, questo fa presagire speranza, poiché molte di queste sono elettriche (scopri le auto più vendute in Italia).

Obiettivi ambiziosi per l’industria automobilistica

Ovoko - Autoricambi usati online

Entro il 2050, tutte le auto commerciali dovranno raggiungere una riduzione delle emissioni di CO 2 del 15% e dal 2030 dovranno cessare totalmente le vendite di nuove auto a benzina o diesel. Questi dati rappresentano un vero e proprio cambiamento radicale a livello globale e un'opportunità da parte dell’industria per potersi reinventare. Il cambiamento sta già avvenendo a livello sostenuto, grazie agli OEM (produttori di apparecchiature digitali) che insieme ai loro partner ogni giorno si impegnano per la produzione di motori elettrici sempre più resistenti.

Carenza di minerali

Uno dei principali problemi affrontati dagli OEM è quello della reperibilità dei minerali, in particolare il litio, poiché indispensabile per lo sviluppo e la creazione di batterie. Si è stimato che ultimamente la produzione di veicoli elettrici in Europa sia leggermente diminuita per via di rallentamenti dovuti all’incertezza economica e ai problemi sulla catena degli approvvigionamenti. Tuttavia si ritiene che il rallentamento per la mancanza di litio potrebbe essere arginato e ridotto entro il 2030 del 40%, grazie alla produzione di veicoli elettrici che richiedono prodotti chimici alternativi per il funzionamento delle batterie. Prodotti come gli ioni di sodio per i veicoli più piccoli, o l’utilizzo di batterie a celle a combustibile. L’impatto che la carenza di litio potrebbe avere non è soltanto sulla produzione ma anche sulle dimensioni e sulla durata della batteria.

Un rapido sviluppo nella tecnologia delle batterie

Ovoko - Autoricambi usati online

L’innovazione scientifica procede a passi da gigante nel settore automobilistico, infatti sono presenti già 8 tecnologie diverse per la creazione di batterie che potrebbero essere utilizzate in un prossimo futuro. Poiché mancano meno di 10 anni alla fine della vendita di auto a benzina e diesel, occorre che la ricerca sia sempre più incentivata dai governi, e soprattutto occorre un incentivo maggiore da parte degli investitori. La ricerca e lo sviluppo è a buon punto al momento, e si stima che entro il 2023 l’industria automobilistica possa rappresentare l’80% della domanda sulle batterie. Per garantire un futuro storico all’ecosistema delle batterie quel che serve è attirare i principali fornitori di materiali. Un punto di partenza potrebbe essere la produzione di auto elettriche con batterie più piccole, in modo tale da arginare il massivo utilizzo di materiali, inoltre il litio potrebbe essere sostituito con ioni di sodio per veicoli più piccoli. La riduzione delle dimensioni delle batterie rappresenta una svolta importante nel settore, soprattutto per quanto riguarda l’impatto economico.

L'impatto economico

L’impatto economico gioca un ruolo fondamentale per quanto riguarda l’intero ecosistema dell’industria automobilistica. L’attuale situazione globale porterebbe i consumatori a desistere dall’acquisto di nuove auto, o in ogni caso all’acquisto di auto più piccole. Questo porterebbe quindi alla produzione di batterie più piccole e quindi un minore costo sulle produzioni e sullo spreco di risorse di litio. Le previsioni parlano chiaro, nei prossimi otto anni ci si aspetta una riduzione di un milione di veicoli prodotti in Europa, il che gioverebbe alla riduzione delle emissioni. Queste sono però solo previsioni basate sui dati attuali, quel che nel pratico bisogna fare è lavorare duro e applicare le nuove innovazioni sugli scenari reali, quindi lavorare sugli investimenti e sulla costruzione di una catena di fornitura per un supporto totale all’industria dell’elettrico. Con il giusto sostegno finanziario, il miglioramento della forza lavoro questo cambiamento avverrà prima del previsto.

© Riproduzione riservata
Tag: