A Urbanpromo il focus su sostenibilità e resilienza

A Urbanpromo hanno partecipato alcuni progetti accomunati dalle caratteristiche e dagli obiettivi di resilienza e sostenibilità

di Redazione tecnica - 07/05/2020

A Urbanpromo, la manifestazione nazionale di riferimento sulla rigenerazione urbana organizzata dall’Istituto Nazionale di Urbanistica e da Urbit, hanno partecipato alcuni progetti, disponibili nella gallery di www.urbanpromo.it, accomunati dalle caratteristiche e dagli obiettivi di resilienza e sostenibilità.

L’OAPPC di Reggio Calabria – in occasione dell’incontro territoriale svoltosi a Tropea, undicesima tappa delle 14 previste dal CNA, dal tema “Le città del futuro. Le città in Calabria: un progetto per il futuro”, nell’ambito del percorso di avvicinamento all’ VIII Congresso Nazionale degli Architetti italiani – ha elaborato un documento contenente riflessioni, osservazioni, visioni e strategie che hanno come focus principale “l’Area Metropolitana di Reggio Calabria”, con l’obiettivo di individuare azioni e interventi che possano portare alla risoluzione delle criticità presenti, ed all’avvio di nuove progettazioni e pianificazioni indirizzate: al riuso del patrimonio edilizio esistente, ad azioni per evitare ulteriore consumo di suolo, alla valorizzazione dei territori ed al recupero dei paesaggi identitari, in coerenza con le attuali tendenze nazionali e internazionali. Partendo dall’attuazione delle indicazioni del vigente Quadro Territoriale Regionale con valenza Paesaggistica, che nel definire una immagine di futuro del territorio calabrese, ha individuato un insieme di componenti territoriali specifiche (montagna, costa, fiumi e fiumare, centri urbani, spazio rurale le aree agricole di pregio e campagna di prossimità, beni culturali, sistema produttivo, infrastrutture, reti e accessibilità), che al tempo stesso rappresentano le risorse su cui la Regione deve far leva per la costruzione di un nuovo modello di sviluppo basato, fondamentalmente, sulla valorizzazione del patrimonio storico-culturale, naturalistico-ambientale ed insediativo del territorio regionale, ha trattato il tema previsto dal Progetto Territorio Paesaggio denominato “Paesaggio dello Stretto”. Si è ritenuto proporre azioni progettuali coerenti con la Visione Strategica del QTRP e con alcuni Programmi Strategici, in particolare “Calabria un paesaggio parco da valorizzare” e “Territori sostenibili”, che prevedono una serie di azioni programmatiche quali: la riqualificazione della fascia costiera, delle fiumare e dei corsi d’acqua, la valorizzazione dei centri storici e degli insediamenti rurali, il miglioramento della qualità ambientale ed architettonica delle aree urbane, la valorizzazione di beni culturali e paesaggistici, l’intesa città-campagna.

Poi il Parco Nazionale della Sila che ha attivato convenzioni per studi e ricerche con vari Enti: Università della Calabria, Università della Tuscia, Università Mediterranea di Reggio Calabria, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Accademia Italiana di Scienze Forestali, Consorzio Universitario per la Ricerca Socio Economica e per l’Ambiente – CURSA, Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria (CREA), per la realizzazione di studi inerenti la conservazione ed il monitoraggio della biodiversità: barcoding delle farfalle notturne, monitoraggio dell’ entomofauna e della chirotterofauna delle zone umide e ricerca sulla contabilità del capitale naturale ed i servizi ecosistemici nella Riserva “MaB-SILA”. L’attività di comunicazione realizzata mira ad accrescere la consapevolezza della popolazione locale sul ruolo e l’importanza dell’area attraverso strumenti come: #RISERVAMABSILA un patrimonio da condividere, progetto finalizzato a valorizzare e promuovere il territorio ricadente nell’area e la sua biodiversità. SILA STORYTELLING, un laboratorio di esperienze, storie, culture, come strumento di marketing territoriale e promozionale. SUMMER SCHOOL, finalizzata a potenziare la sostenibilità dello sviluppo turistico della Riserva.

Infine la partecipazione a Urbanpromo della Regione Liguria che si inserisce all’interno delle attività del progetto Interreg Alcotra EDU-MOB, che sostiene la divulgazione e promozione delle politiche di educazione alla mobilità oltre a interventi concreti nell’area dell’estremo ponente ligure e della vicina Francia, e più in generale nell’azione di Regione di sostenere la rigenerazione urbana del territorio anche tramite la realizzazione di aree ciclabili.

Solo nel 2019 i finanziamenti regionali per tale attività hanno superato i due milioni di euro, con un’azione strettamente legata anche a quella di RFI e FS Sistemi Urbani, partner fondamentali insieme ai comuni interessati dallo sviluppo ciclabile nel ponente ligure e l’avvio in questo periodo della realizzazione del tracciato e valorizzazione delle aree ex-ferroviarie dismesse tra San Lorenzo al Mare e Andora. Gli interventi della Regione Liguria si inserisco all’interno del più ampio quadro di progettazione della ciclovia tirrenica, assieme a Toscana e Lazio, con l’obiettivo di sviluppare al meglio la strategia di mobilità ciclopedonale e riqualificare il fronte mare dell’intera “Riviera dei Fiori”, un cammino protetto di straordinaria bellezza incastonato tra cielo e mare.

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