ANAC e AGCM: Insieme contro la corruzione negli appalti pubblici

Il Presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) Raffaele Cantone ed il Presidente dell’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) Gi...

12/12/2014
Il Presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) Raffaele Cantone ed il Presidente dell’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) Giovanni Pitruzzella hanno sottoscritto ieri un Protocollo d’intesa sulle attività di contrasto alla corruzione negli appalti pubblici e sui nuovi criteri per l’attribuzione del rating di legalità alle imprese.
Il documento illustrato ieri dai due presidenti in una conferenza-stampa tenuta a Roma è costituito da otto articoli in cui viene precisato che l'AGCM e l'ANAC cooperano nelle seguenti forme:
  • a) segnalazione dell'AGCM all'ANAC di presunti fenomeni di alterazione delle regole e delle procedure di gara che emergano nel corso di procedimenti istruttori avviati dall'AGCM riguardanti ipotesi di collusione tra imprese per la partecipazione ad appalti pubblici o nel corso della propria attività istituzionale;
  • b) segnalazione dell'ANAC all'AGCM, compatibilmente con eventuali indagini dell'Autorità giudiziaria, di presunti fenomeni collusivi di cui emerga notizia nel corso dello svolgimento della propria attività o in seguito a specifiche segnalazioni di imprese o stazioni appaltanti;
  • c) inoltro da parte dell'AGCM all'ANAC del parere motivato inviato alla stazione appaltante e deliberato ai sensi dell'art. 21-bis della legge n. 287/1990 nel caso di atti di gara che possano comportare una violazione delle norme poste a tutela della concorrenza e del mercato.

Il Protocollo d’intesa sottoscritto da Cantone e Pitruzzella prevede che l’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato potrà accedere alle informazioni contenute nella Banca dati nazionale dei contratti pubblici. Le due Autorità collaboreranno inoltre per “individuare ulteriori dati informativi relativi alla partecipazione delle imprese alle gare pubbliche” e costituiranno un gruppo di lavoro per agevolare lo scambio reciproco di informazioni e razionalizzarne l’utilizzo.
La cooperazione fra Anac e Agcm riguarderà anche il procedimento per l’attribuzione del rating di legalità, secondo il Regolamento adottato dall’Antitrust il 14 novembre 2012 con successive modifiche, concordando le migliori modalità attuative per semplificare i rapporti di collaborazione.

Nel corso della conferenza-stampa, Cantone ha citato il rating di legalità introdotto dall’Agcm, come strumento di “incentivazione delle imprese sane”, aggiungendo che questa sorta di “bollino blu” corrisponde non solo a una scelta etica, ma può tradursi anche in benefici concreti. “Oltre a punire i corrotti - ha detto il presidente dell’Anac - dobbiamo cominciare a premiare gli onesti”.
Pitruzzella ha spiegato che il rating prevede l’attribuzione di un punteggio da una a tre stelle, in base ad alcuni parametri organizzativi e di comportamento, favorendo così l’accesso delle imprese virtuose al credito e ai finanziamenti pubblici, nell’assegnazione degli appalti e delle gare. A esprimere la valutazione, come ha precisato il presidente dell’Antitrust, sarà una commissione composta da cinque membri di cui faranno parte un rappresentante della stessa Agcm e dell’Anac, insieme a uno della Confindustria, del ministero dell’Interno e della Giustizia.

In allegato il testo del Protocollo, d’intesa, il Vademecum appalti pubblici ed Le linee guida per la lotta contro le turbative d’asta negli appalti pubblici.


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