ANAS, FERROVIE, MOSE VENEZIA

Tra i tanti lavori che potrebbero essere bloccati dal Governo potrebbero esserci anche quelli per il Mose, il sistema di paratie mobili che dovrebbe servire ...

07/06/2006
Tra i tanti lavori che potrebbero essere bloccati dal Governo potrebbero esserci anche quelli per il Mose, il sistema di paratie mobili che dovrebbe servire a proteggere la Laguna di Venezia dall’acqua alta con un sistema di 78 scafi, larghi 32 metri e lunghi 25 da collocare nelle tre bocche di porti lagunari.

E’ quanto emerso dalla Giunta Cacciari, che nella seduta del Consiglio ha auspicato una più approfondita riflessione sul progetto anche per rispondere ai tanti quesiti sollevati dagli ambientalisti.

Uno dei tanti problemi è lo sbancamento dei luoghi più suggestivi e vergini della laguna che dovrebbe servire a fare posto alle gigantesche attrezzatura meccaniche che dovrebbero fare funzionare il Mose.
La stima dei lavori è già giunta a cifra 4.100 milioni di euro.

Una somma che assieme alle altre può mettere in difficoltà il governo che sta cercando di fare fronte al forte disavanzo pubblico, e rispetto al quale non trascura nulla, dalla Tav, all’Anas, al Mose.
Un progetto, quello dello sbarramento della periodica alta marea, lungo 25 anni e che ancora è di lì ad essere completato.
In merito, il sindaco Cacciari ha chiesto, nell’ultima seduta di Consiglio, se non sia il caso di "revisionare" il progetto senza per questo perdere di vista il serio problema dell’acqua alta che si ripresenta ad ogni stagione.
Si vuole, ad esempio, verificare se ci sono problemi irrreparabili per la laguna dovuti al forte impatto ambientale dell’opera, e se non sia il caso di considerare alternative al progetto.
Un ripensamento? Un valutare altre alternative? E’ quanto si prefiggerà un Comitato ad hoc che si insedierà a luglio prossimo.
E’ chiaro - fanno sapere da Venezia - che non si ha intenzione di bloccare i lavori tantomeno di "buttare a mare" il Mose.

Nulla intanto verrà fatto che possa nuocere e danneggiare l’ambiente. Il Sindaco ha quindi invitato tutti a riflettere sulla situazione. "Dobbiamo - ha sottolineato Cacciari - avere la consapevolezza dell’importanza delle decisioni che stiamo prendendo, simili a quelle che furono assunte in occasione delle grandi opere a difesa di Venezia ai tempi della Serenissima".
Con una votazione di 36 a favore e di 9 contrari si va verso a un approfondimento della materia. La decisione comunque - conclude il Consiglio - spetta al Governo di questo Paese.


a cura di Salvo Sbacchis
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