ANCORA UNA VOLTA IL CAOS

Sebbene si auspicasse una ripresa sul fronte della riforma delle professioni, già dalla prima settimana di settembre occorre fare i conti con la dura realtà:...

05/09/2007
Sebbene si auspicasse una ripresa sul fronte della riforma delle professioni, già dalla prima settimana di settembre occorre fare i conti con la dura realtà: l'iter è lento, ma ancor di più lo è la volontà di andare avanti.
Professionisti ed associazioni, quind, si ritrovano ancora una volta nel caos: da un lato non mollano i propri punti di vista sulla riforma, dall'altro sono costretti a restare al palo, in attesa che il governo faccia un altro passo avanti.

Il ministro Bersani, nello spiegare le strategie della campagna di autunno ritorna alla carica sul tema delle professioni. Affermando che proprio il tema delle liberalizzazioni è ancora tutto da vedere, punta sulle deleghe, ritenendo il ddl Mastella interessante, seppur con la necessità di un intervento governativo.
Secondo questo sistema, infatti, il ministro è estremamente convinto che si possa dare ampio spazio ai giovani: tirocinio limitato, esercizio della professione in forma individuale o associata, spazio agli ordini professionali e codice deontologico ben preciso sono solo alcuni dei temi delle riforme delegate. Affermando, tra l'altro, l'esigenza di un testo unico che possa far sì che tutto funzioni veramente e che non si risolva in un'enorme bolla di sapone.

Per contro, invece, il testo base che verrà presentato da Pierluigi Mantini alla riapertura delle camere, non conterrà nulla circa le deleghe del Mastella.
Il conto, quindi, è presto fatto: la guerra è nuovamente annunciata.
Ma rendere più moderne le professioni è un problema di tutti e sebbene ordini ed associazioni puntino il dito contro il governo, è difficilmente pensabile che la riforma vada in fumo.

Oggi, più che mai, ordini ed associazioni sperano di non vedere vanificate le lotte di questi ultimi mesi: lo scetticismo, però, regna sovrano.

Molto diverse, tra di loro, le diverse posizioni.
Sull'argomento interviene Raffaele Sirica, presidente del Cup: "se l'intenzione di Bersani è quella di lasciare intatto il ddl Mastella, significherebbe delegittimare tutto il lavoro svolto fino ad oggi dal Parlamento".
Antonio Tamborrino, presidente dei dottori commercialisti, inoltre, si ancòra sulle proprie posizioni respingendo qualsiasi iniziativa che esuli dalle otto proposte di legge presenti in Parlamento.
I periti industriali, invece, sono seriamente preoccupati. Berardino Cantalini commenda che "se la volontà è quella di lasciare intatto il Mastella, significa che abbiamo perso solo tempo ed energie".

Differenti, invece, le posizioni delle associazioni.
Secondo Giuseppe Lupoi del Colap, infatti, "finalmente Bersani è intervenuto". "Con il testo di Mantini, infatti, si è presa una strada senza via d'uscita".
Giorgio Berloffa di Assoprofessioni, spera che il riconoscimento delle associazioni vada in porto. "L'importante è che si arrivi in fretta al riconoscimento e per questo il ddl Mastella è più indicato".

A cura di Paola Bivona
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