APPROVATO IL DECRETO A FAVORE DELLE POPOLAZIONI COLPITE DAL TERREMOTO

Si è svolto ieri a L’Aquila il Consiglio dei Ministri n. 46, in cui è stato approvato un decreto a favore dei comuni terremotati abruzzesi . La novità del de...

24/04/2009
Si è svolto ieri a L’Aquila il Consiglio dei Ministri n. 46, in cui è stato approvato un decreto a favore dei comuni terremotati abruzzesi . La novità del decreto, che contiene tutto ciò che il Governo si impegna a fare terminata l’emergenza, è che la prima volta si risponde a degli accadimenti come il terremoto senza un aumento della pressione fiscale. Nella logica di una programmazione finanziaria triennale si spostano, infatti, spese e investimenti, e si riducono sprechi, approvando un decreto legge che metterà 8 miliardi di euro da spendere nei prossimi 3 anni a favore della ricostruzione dell’Abruzzo.

Tra le spese tagliate, il Presidente Berlusconi ha fatto riferimento allo spostamento del G8 da La Maddalena a L'Aquila che porterà un risparmio di oltre 200 milioni di euro, parte dei quali verranno investiti nella zona terremotata, ma soprattutto darà un forte segnale per il rilancio di zone così duramente colpite.

Durante il corso della Conferenza stampa, il capo Dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, ha annunciato con molta soddisfazione l’inserimento all’interno del decreto di un articolo non previsto in nessun altro Stato, che consentirà un vero e proprio passaggio epocale. L’articolo cui si fa riferimento è l’undicesimo recante Verifiche ed interventi per la riduzione del rischio sismico che darà la possibilità al Dipartimento della Protezione Civile, con molta pace di chi ha perso la vita e di coloro i quali hanno sofferto, di realizzare una serie di verifiche speditive per la realizzazione di interventi volti alla riduzione del rischio sismico di immobili, strutture e infrastrutture, e, nel caso in cui si identifichi qualche problematica o qualche condizione di rischio per la sicurezza degli edifici, si potrà disporre la messa in sicurezza dell’immobile entro 6 mesi, pena l’inutilizzabilità dell’immobile stesso.

Le principali misure contenute nel decreto-legge approvato dal Consiglio riguardano:
  • progettazione e realizzazione, nei comuni terremotati, di moduli abitativi destinati ad una utilizzazione durevole e rispondenti a caratteristiche di innovazione tecnologica, risparmio energetico e protezione dalle azioni sismiche, nonché delle opere di urbanizzazione e dei servizi connessi, al fine di garantire adeguata sistemazione alle persone le cui abitazioni sono state distrutte o dichiarate non agibili;
  • attivazione immediata delle seguenti misure:
    • concessione di contributi anche con il sistema del credito d’imposta e di finanziamenti agevolati garantiti dallo Stato per la ricostruzione di abitazioni principali distrutte o inagibili o per l’acquisto di abitazioni sostitutive;
    • contributi anche in credito d’imposta per le abitazioni non principali;
    • indennizzi per la riparazione e ricostruzione di beni immobili distrutti o inagibili, nonché ripristino delle scorte e ristoro dei danni da perdita di beni mobili strumentali, in favore di attività produttive;
    • indennizzi per danni subiti da strutture adibite a finalità sociali, ricreative e religiose;
  • sospensione (con eccezione per casi particolarmente gravi) dei processi civili pendenti presso gli uffici giudiziari dei comuni colpiti dal sisma, nonché di termini di legge gravanti sulle popolazioni colpite, quali prescrizioni, decadenze, termini legali, processuali e di notificazione, pagamento dei titoli di credito, cambiali ed assegni in scadenza al 6 aprile 2009, versamenti di entrate di natura patrimoniale, versamento di contributi consortili di bonifica, canoni di concessione e locazione di immobili distrutti o inagibili, pagamento di rate e mutui di qualsiasi genere;
  • previsione di particolari misure per lo smaltimento e lo stoccaggio dei rifiuti sia urbani che derivanti dalla distruzione degli immobili danneggiati;
  • predisposizione di un piano di interventi urgenti per il ripristino degli immobili pubblici danneggiati, compresa l’edilizia universitaria ed il Conservatorio di musica, nonché le caserme e gli immobili demaniali o di proprietà di enti ecclesiastici riconosciuti di interesse storico artistico;
  • rapida definizione delle modalità organizzative per consentire la pronta ripresa dell’attività degli uffici pubblici;
  • esclusione dal patto di stabilità interno 2009-2010 delle spese sostenute dalla Regione Abruzzo, dalla provincia de L’Aquila e dai Comuni danneggiati per fronteggiare gli eventi sismici.
Per quanto concerne i moduli abitativi è stato presentato il Piano C.A.S.E. (Complessi Antisismici Sostenibili Ecocompatibili) per la ricostruzione delle abitazioni colpite dal sisma. E' un piano innovativo per la progettazione e realizzazione, nei comuni terremotati, di nuove abitazioni e quartieri durevoli e tecnologicamente avanzati, ispirati a criteri di risparmio energetico e protezione dalle azioni sismiche.
In questo modo sarà garantita una sistemazione adeguata alle persone le cui abitazioni sono state distrutte o dichiarate non agibili. Una struttura interforze vigilerà sul corretto ed ineccepibile svolgimento delle procedure contrattuali, anche al fine di prevenire eventuali infiltrazioni da parte della criminalità organizzata. Il Commissario delegato sarà coadiuvato da quattro vice Commissari per specifici settori d’intervento.

Il decreto prevede al suo interno delle misure a sostegno delle famiglie, dei lavoratori e per le imprese, in particolare:
  • proroga dell’indennità ordinaria di disoccupazione;
  • indennizzo in favore dei collaboratori coordinati e continuativi e dei lavoratori autonomi che abbiano dovuto sospendere l’attività a causa del sisma;
  • sospensione per le imprese delle eventuali sanzioni legate alle inadempienze fiscali;
  • non computabilità, a fini della definizione del reddito da lavoro dipendente, delle erogazioni liberali, dei sussidi e dei benefici di qualsiasi genere concessi dai datori di lavoro privati ai lavoratori residenti nelle aree colpite dal sisma, ovvero da datori di lavoro privati operanti nei territori colpiti in favore di lavoratori anche non residenti in quelle aree.
Il decreto-legge prevede, infine, la realizzazione di interventi urgenti e integrati per i servizi socio-educativi della prima infanzia e per le residenze per anziani; sono stati stanziati inoltre speciali finanziamenti per l’edilizia scolastica, nonché in favore del Corpo dei Vigili del fuoco, della Guardia di finanza e della Polizia di Stato, Carabinieri e Corpo forestale.


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