Comuni in Pista: contributi per finanziare investimenti su piste ciclabili e ciclodromi

È stato sottoscritto il 5 febbraio 2018 il Protocollo d'Intesa tra l’istituto per il Credito Sportivo, l'Associazione Nazionale Comuni d'Italia (ANCI) e Fede...

04/04/2018

È stato sottoscritto il 5 febbraio 2018 il Protocollo d'Intesa tra l’istituto per il Credito Sportivo, l'Associazione Nazionale Comuni d'Italia (ANCI) e Federciclismo, che prevede la concessione di contributi in conto interessi sui mutui relativi alla realizzazione di piste ciclabili, piste ciclopedonali, sentieri ciclabili e ciclodromi.

Grazie a questo protocollo d'intesa, gli Enti Locali potranno godere del totale abbattimento degli interessi, su uno o più mutui, sino all’importo massimo complessivo di 3 milioni di euro che raddoppia a 6 milioni di euro se il beneficiario è un'Unione di Comuni o Comuni in forma associata, un Comune capoluogo, una Città metropolitana o una Provincia. Gli importi di mutuo eccedenti i predetti limiti saranno concessi a tassi agevolati da un contributo in conto interessi dello 0,70%.

Le istanze potranno essere presentate all’indirizzo PEC icspisteciclabili@legalmail.it dalle ore 10:00 del 3 aprile 2018 alle ore 24:00 del 2 luglio 2018. Ciascuna istanza dovrà essere relativa ad un solo progetto o lotto funzionale e sarà esaminata con procedura a sportello ed ammessa a contributo fino ad esaurimento delle risorse stanziate.

I progetti, definitivi o esecutivi, per essere ammessi a contributo devono essere muniti di parere favorevole rilasciato dal CONI, le istanze presentate potranno contenere la semplice richiesta del parere al CONI che però dovrà essere necessariamente acquisito e trasmesso via PEC entro le ore 24:00 del 28 settembre 2018 (per il rilascio del parere http://cis.coni.it).

Entrando nel dettaglio il Protocollo prevede l’attribuzione ai beneficiari di uno stanziamento massimo di 9 milioni di euro di contributi negli interessi destinati al totale abbattimento degli interessi di un plafond di 50 milioni di euro di mutui dell’ICS, stanziato per investimenti relativi a piste ciclabili con la finalità favorire la diffusione di stili di vita sana, incrementare la pratica sportiva amatoriale a basso costo ed in sicurezza, decongestionare il traffico dei centri urbani favorendo l’utilizzo di mezzi di locomozione non inquinanti con positivi effetti sull’ambiente, stimolare la diffusione di una mobilità lenta in grado di favorire la fruizione del patrimonio culturale ed ambientale del nostro Paese con benefici effetti sul turismo e l’occupazione, il tutto in un quadro di intermodalità e di connessione dei vari sistemi di ciclovie di livello europeo, nazionale, regionale e locale nel rispetto delle norme di riferimento.

Soggetti Ammessi

Possono richiedere la concessione dei contributi i Comuni, le Unioni dei Comuni ed i Comuni in forma associata, le Città Metropolitane e le Province che, sul progetto presentato, non usufruiscano di una precedente concessione, anche preliminare, di contributi in conto interessi a valere sul Fondo.

Caratteristiche dei progetti ammessi ai contributi in conto interessi

I progetti presentati per l’ammissione ai contributi devono essere almeno di livello definitivo, completi di relazione tecnica illustrativa, computo metrico estimativo e quadro economico di spesa ed eventuale piano particellare d’esproprio del Progetto definitivo o esecutivo, regolarmente approvato dall’Ente che presenta l’istanza, ed essere regolarmente approvati dall’Ente che presenta l’istanza.

Sono ammessi a contributo anche interventi parziali (lotto funzionale) di un progetto generale a condizione che la “pista ciclabile” realizzata sia funzionalmente autonoma, fruibile ed efficiente indipendentemente dalla realizzazione delle altre parti del progetto generale. I lavori relativi al progetto presentato non devono essere già iniziati al momento della presentazione della richiesta di ammissione a contributo.

Interventi ammessi a contributo

Sono ammessi a contributo gli interventi relativi alla costruzione, ampliamento, attrezzatura, miglioramento, ristrutturazione, efficientamento energetico, completamento, messa a norma e in sicurezza di piste ciclabili, in possesso delle caratteristiche indicate dal “Regolamento per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili” approvato con Decreto Ministeriale n. 557 del 30/11/1999. Nel caso di progetti relativi a “piste ciclabili” ricomprese nel Sistema Nazionale di ciclovie turistiche si dovrà inoltre fare riferimento alla Direttiva n. 375 del 20.07.2017 "Requisiti di pianificazione e standard tecnici di progettazione per la realizzazione del sistema nazionale delle ciclovie turistiche (SNCT)".

Durata dei progetti e spese ammissibili

I lavori relativi agli interventi ammessi a contributo dovranno iniziare entro il termine di 12 mesi dalla data di stipula del contratto di mutuo ed essere ultimati entro 24 mesi dalla stipula del contratto di mutuo.

Le spese ammesse a contributo sono le seguenti:

  • Lavori, opere civili ed impiantistiche;
  • Spese tecniche per la realizzazione dell’intervento (spese di progettazione, direzione lavori, collaudi, diagnosi e certificazione energetica, ecc.);
  • Spese strettamente correlate alla realizzazione del progetto (materiali e relativa mano d’opera, ivi compresi i componenti e le strutture già realizzate in fabbrica);
  • Spese per l’acquisto di attrezzature sportive, anche riferite ad altri sport, purché connesse alla “pista ciclabile” es. area sportiva attrezzata per sport all’aria aperta limitrofa alla “pista ciclabile”;
  • Spese per l’acquisto delle aree, compresi eventuali oneri per l’esproprio, sulle quali dovranno essere realizzate le “piste ciclabili”, a condizione che la realizzazione della “pista ciclabile” faccia parte del progetto o del lotto funzionale ammesso a contributo;
  • Spese per l’acquisto di immobili da destinare a servizio della “pista ciclabile”;
  • Spese per il rilascio dei pareri del CONI relativi al progetto o al lotto funzionale presentato;
  • I.V.A.

In allegato l'avviso e tutti gli allegati.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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