Coronavirus, Covid-19: Nella Provincia di Bolzano nuova Ordinanza con la chiusura dei cantieri

Relativamente ai cantieri è precisato che sono chiusi tutti i cantieri, ad esclusione di alcuni casi particolari

di Redazione tecnica - 13/11/2020

Successivamente al passaggio da zona gialla a zona rossa della Provincia di Bolzano definito nell’Ordinanza 10 novembre 2020 del Ministero della Salute, è stata pubblicata l’Ordinanza contingibile e urgente n.69 del Presidente della Provincia di Bolzano recante "Ulteriori misure urgenti per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19" che entra in vigore domani.

Test antigenici

Test antigenici rapidi a tappeto per la gran parte della popolazione e ulteriori misure restrittive per scuola ed attività produttive che dovranno essere il più possibile limitate nel tempo. Sono queste le coordinate dei provvedimenti decisi dalla Giunta provinciale dopo lungo dibattito per fronteggiare la preoccupante crescita dei casi di contagio da Covid-19 in Alto Adige. “La situazione dei contagi è molto critica - ha spiegato il presidente Arno Kompatscher in conferenza stampa - siamo arrivati al 50 per cento di positivi tra i nuovi testati, una cifra elevatissima. Abbiamo dovuto quindi inasprire le misure prese nei giorni scorsi per evitare di arrivare velocemente ad una crisi del nostro sistema sanitario”. Il presidente ha riferito che nel corso dell'estate sono stati allestiti i 77 posti letto di terapia intensiva previsti dal "Piano pandemia",. “Molto alto - ha specificato il presidente - anche il numero di pazienti ospitati nei reparti di degenza, sono ben 400”.

Attività produttive

Le catene di approvvigionamento verranno salvaguardate, ma sono previste, ad esempio, limitazioni per i servizi mensa e nei cantieri saranno ultimati solo i lavori urgenti.

Cantieri

Relativamente ai cantieri è precisato che sono chiusi tutti i cantieri, ad esclusione dei seguenti:

  • le opere necessarie ad assicurare la fornitura di servizi pubblici essenziali alla popolazione e di quelli di interesse nazionale ed europeo;
  • i cantieri di costruzione di infrastrutture pubbliche;
  • i cantieri per il ripristino degli impianti colpiti da danni o malfunzionamenti, nonché tutti i lavori di manutenzione e di installazione;
  • i   cantieri   di   particolare   urgenza   o importanza  strategica,  la  cui  chiusura possa  causare  danni  di  comprovata rilevanza. Tale cantiere, sulla base di una comunicazione motivata al Presidente della Provincia, può proseguire senza interruzioni, fino ad eventuale sospensione;
  • sono comunque ammesse le operazioni necessarie per la chiusura dei cantieri, nonché quelle di messa in sicurezza dei cantieri o delle opere realizzate; sono altresì ammessi gli interventi eseguiti da una sola impresa che non comportano contatti con terzi.

Per tutti questi cantieri, oltre alle disposizioni vigenti e ai protocolli di sicurezza e alle prescrizioni ulteriori di cui al punto 2 dell’Ordinanza, valgono anche le seguenti misure ulteriormente restrittive, che sono da integrare nei protocolli di sicurezza:

  • riduzione dei contatti sociali attraverso il pranzo obbligatorio in cantiere;
  • incontri di cantiere online o all'aperto con protezione delle vie respiratorie e distanza;
  • misure per ridurre il numero di persone nelle auto aziendali e per ridurre e separare i gruppi di lavoro.

Scuole

Quanto alla scuola da lunedì 16 la didattica a distanza sarà prevista anche per le alunne e gli alunni di prima media nelle successive due settimane. La prossima settimana l’insegnamento in presenza nelle strutture di assistenza prima infanzia, delle scuole materne ed elementari avrà luogo solo per i bambini i cui genitori svolgono lavori essenziali (personale della sanità, della scuola e dei servizi di trasporto, della sicurezza, ecc.).

Test a tappeto

La grande novità – ha sottolineato Kompatscher – è che parallelamente alla strategia difensiva fatta di restrizioni abbiamo previsto una strategia attiva”. Da venerdì 20 si svolgeranno i test antigenici a tappeto su base volontaria per circa 350.000 persone. “E’ un progetto ambizioso, una grande sfida dal punto di vista organizzativo - ha spiegato il presidente Arno Kompatscher - che coinvolgerà tutta la Protezione civile e i Comuni e che ci dovrebbe permettere, come è avvenuto a Monguelfo e Sesto Pusteria, di individuare le persone che possono diffondere il contagio. In quei due paesi con i test a tappeto e la ulteriore riduzione dei contatti sociali siamo passati velocemente da un indice RT nettamente superiore a 1,5 ad uno inferiore a 0,5. Il nostro obiettivo è quello di arrivare al più presto a garantire progressivamente un ritorno alla normalitá”. Il progetto coinvolgerà un team di poco meno di 800 operatori sanitari che effettueranno i test in 184 punti prelievo sparsi sul territorio provinciale.

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A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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