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Criminalità e Appalti pubblici: in commissione Antimafia le proposte Ance

Il 30 marzo scorso l'Ance è stata audita presso il III Comitato sull'inquinamento delle mafie nel settore degli appalti e delle opere pubbliche, coordinato d...

19/04/2010
Il 30 marzo scorso l'Ance è stata audita presso il III Comitato sull'inquinamento delle mafie nel settore degli appalti e delle opere pubbliche, coordinato dal senatore Achille Serra nell'ambito della Commissione parlamentare antimafia.

Al centro dell'audizione le proposte dell'Associazione per rafforzare la sicurezza del territorio e la tutela delle imprese, tra le quali particolarmente significativa è quella delle white list, ovvero un elenco, presso ogni Prefettura, di fornitori e prestatori di servizi non soggetti a rischio di inquinamento mafioso, ai quali possono rivolgersi gli esecutori dei lavori, servizi e forniture.

L'esperienza sul mercato dimostra, infatti, che l'infiltrazione malavitosa, più che i contratti principali, sui quali comunque devono rimanere i controlli e le certificazioni attualmente in essere, riguarda i sub-contratti, soprattutto quelli relativi a specifiche attività economiche che sono espressione del controllo del territorio esercitato dalle organizzazioni criminali.

Così, le aree economiche maggiormente vulnerabili rispetto alla criminalità organizzata risultano essere:
  • l'esercizio di attività di cava;
  • i noli a caldo;
  • le forniture di calcestruzzo;
  • la fornitura di bitume;
  • lo smaltimento di rifiuti;
  • i movimenti di terra verso terzi;
  • le discariche.

Molto spesso i soggetti che operano nelle citate attività si trovano ad agire sul territorio in regime di monopolio naturale, oppure tramite "cartelli", rendendo inevitabile il rapporto tra loro e le imprese che operano in quei territori.

Il Governo sembra aver accolto la proposta dell'Ance, con la previsione delle white list per la ricostruzione post-terremoto in Abruzzo, per i lavori relativi all'Expo 2015 e per il Piano straordinario carceri. Tuttavia per rendere effettivamente operativa l'istituzione delle liste dei fornitori è necessario provvedere, in tempi rapidi, all'emanazione dei relativi decreti attuativi del Presidente del Consiglio dei Ministri.

Nei provvedimenti ricordati, inoltre, il Governo ha previsto l'istituzione di un generico elenco di tutti i fornitori e prestatori di servizi. Tale scelta rischia di contenere fortemente l'efficacia della norma e tradursi in uno dei tanti adempimenti burocratici a cui le imprese sono sottoposte.

Appare quindi necessario, indirizzare l'applicazione della norma a quegli operatori economici individuati nell'ambito delle attività "a rischio", come quelle prima elencate, che sono le più radicate sul territorio e, quindi, le più vulnerabili alle interferenze della criminalità organizzata.

A questo proposito, appare opportuno che sia il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previsto in attuazione dell'istituzione degli elenchi dei fornitori, a prevedere l'individuazione delle attività cosiddette "sensibili".

L'Ance ha chiesto inoltre di avviare un programma di razionalizzazione delle informazioni su subappaltatori e fornitori, prevedendo l'istituzione di una banca dati presso l'Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici, in cui inserire le informazioni più rilevanti relative ai contratti.

L'Associazione dei costruttori si è detta inoltre favorevole alla tracciabilità dei pagamenti e a standardizzare il cartellino identificativo degli addetti presenti nei cantieri.

Ulteriore elemento di trasparenza è la registrazione dei numeri di targa degli automezzi in transito nei cantieri. A questo proposito l'Ance è impegnata in un progetto di ricerca, con Ispredil e Atecap, per mettere a punto un sistema in grado di rilevare le targhe degli automezzi, accertarne la proprietà e trasferire le informazioni alle autorità competenti.

Fonte: ANCE
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