'Diamoci una scossa': a novembre il mese di prevenzione sismica

La storia sismica del nostro Paese dovrebbe indurci a considerare il terremoto non come una circostanza emergenziale quanto come un evento naturale di cui co...

20/09/2018

La storia sismica del nostro Paese dovrebbe indurci a considerare il terremoto non come una circostanza emergenziale quanto come un evento naturale di cui conosciamo praticamente tutto o almeno le informazioni più importanti ovvero "dove" e "con quale intensità". La vera domanda non è “se” ma “quando” perché su una cosa siamo certi i terremoti in Italia avvengono e anche con una certa frequenza.

Nasce a tal fine l'evento "Diamoci una scossa" promosso dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri, dal Consiglio Nazionale degli Architetti PPC e da Fondazione Inarcassa, che si svolgerà per tutto il mese di novembre volendo rappresentare un incentivo affinché si possa portare avanti un programma di "prevenzione attiva" nel nostro Paese.

L'evento prevede visite tecniche gratuite presso le abitazioni da parte di Architetti e Ingegneri esperti in rischio sismico. Per tutto il mese di novembre i Professionisti iscritti all'evento si recheranno su richiesta dei proprietari presso le abitazioni per effettuare una visita tecnica al fine di fornire una prima informazione sullo stato di rischio dell’immobile e sulle possibili soluzioni finanziarie e tecniche per migliorarlo, senza alcun costo per il cittadino.

Il professionista che vorrà "donare" il proprio tempo e la propria professionalità dovrà preventivamente registrarsi sul sito http://www.giornataprevenzionesismica.it autocertificando alcune informazioni:

  1. Avere una esperienza professionale nel settore della sicurezza sismica, consolidamenti ed interventi strutturali riferiti ad una o più seguenti tipologia di immobili:
  • Opere In muratura
  • Opere in Cemento Armato
  • Miste
  1. Essere provvisto di una Polizza assicurativa personale di Responsabilità Civile
  2. Avere una conoscenza dello strumento del Sismabonus
  3. Avere realizzato progetti che hanno usufruito del Sismabonus

A partire dal 20 settembre, il Cittadino può richiedere una visita tecnica informativa inserendo sul sito http://www.giornataprevenzionesismica.it le informazioni relative all’abitazione e indicando le proprie preferenze in termini di giorni. In fase di compilazione della richiesta di visita tecnica informativa dovrà obbligatoriamente:

  • Autorizzare al trattamento dei dati secondo l’attuale normativa sulla Privacy
  • Autorizzare al trattamento dei dati a fini statistici in forma anonima all’esito della visita
  • Dichiarare di aver compreso i limiti di responsabilità del Professionista derivanti dalla mera visita tecnica informativa.

Le visite tecniche informative potranno essere richieste dal 20 settembre al 20 novembre 2018. La visita sarà svolta nel giorno e nell’orario risultante dall’incontro tra le disponibilità indicate dal Cittadino, in sede di richiesta, e dal Professionista, in sede di registrazione.

Le criticità evidenziate da Inarsind

Riceviamo e pubblichiamo la lettera che Inarsind (Associazione di Intesa Sindacale degli Architetti e Ingegneri Liberi Professionisti Italiani) ha inviato al Consiglio Nazionale degli Ingegneri, al Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, agli Ordini Provinciali d’Italia degli Ingegneri, agli Ordini Provinciali d’Italia degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, alla Fondazione architetti e ingegneri liberi professionisti iscritti INARCASSA e per conoscenza ai Presidenti delle Associazioni Territoriali aderenti a InArSind e ai Colleghi iscritti alla Sezione Unica Nazionale Inarsind.

Lettera in cui Inarsind manifesta la propria contrarietà all'iniziativa, già manifestata pubblicamente (leggi articolo), evidenziando le seguenti criticità in capo al libero professionista che desidera partecipare all'iniziativa:

  • necessità di svolgere un corso in FAD di 10 ore con superamento dell’esame finale;
  • sottoscrivere l’autodichiarazione ai sensi dell’art. 47 DPR n.445 del 2000, di avere o non avere un’esperienza professionale nel settore della sicurezza sismica, consolidamenti strutturali nelle varie tipologie di immobili, ecc;
  • dichiarazione di essere provvisto di assicurazione professionale, benché non operante in quanto l’attività di volontario non è coperta dai rischi;
  • conoscere lo strumento “Sismabonus” e di aver già realizzato delle opere utilizzando tale strumento;
  • scheda da compilare composta da oltre 100 campi;
  • durata prevista del sopralluogo di 45 minuti, largamente sottostimata;
  • al proprietario dell’immobile non viene dichiarato esplicitamente se la compilazione della scheda è finalizzata all’acquisizione di incarico professionale;
  • l’attività richiede il giudizio ESPERTO del tecnico preparato e la prestazione (perché è una prestazione professionale!) non può limitarsi alla sola compilazione della scheda in modo asettico;
  • alta probabilità che tutta l’attività svolta dal libero professionista diventi semplicemente “fuoco di paglia” con il risultato di schede di valutazione sottoscritte in possesso a committenti, Enti e anche Magistrati in caso di evento sismico;
  • maggior costo dell’iniziativa coperto dai contributi previdenziali obbligatori versati dai liberi professionisti ingegneri ed architetti alla cassa di previdenza Inarcassa e che pertanto non andranno a produrre alcun beneficio previdenziale per gli Iscritti;
  • attività professionale non remunerata in netto contrasto con quanto stabilito, a partire, dalla Costituzione art. 36 fino ad arrivare al recente “Equo compenso”.

Nella lettera (che alleghiamo) Inarsind evidenzia con soddisfazione che tutti i dodici Ordini degli Ingegneri della Lombardia non hanno aderito all'iniziativa, evidenziando anche loro le seguenti “criticità importanti”:

  • richiesta di COMPETENZA specifica che determina una RESPONSABILITÀ precisa del compilatore;
  • attività professionale gratuita INAMMISSIBILE dal punto di vista deontologico;
  • MANCANZA della copertura assicurativa per attività di volontariato;
  • probabilità di creare CONTENZIOSI inutili e senza fine tra colleghi, committenti ed Enti che rilasciano documenti e certificazioni.

Per questo motivo, Inarsind ha invitato a non raccogliere le richieste di sopralluogo a titolo gratuito e a sospendere l’attività di rilievo prevista a novembre.

Tu che ne pensi? lascia un commento e partecipa anche tu alla discussione.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

© Riproduzione riservata

Documenti Allegati