Edilizia Scolastica, ANCI e UPI: "Su sicurezza, fondi diretti e procedure veloci"

Destinare agli interventi anti sismici e alla messa in sicurezza delle scuole almeno la metà del fondo previsto nella legge 27 dicembre 2017, n. 205 (c.d. Le...

25/01/2018

Destinare agli interventi anti sismici e alla messa in sicurezza delle scuole almeno la metà del fondo previsto nella legge 27 dicembre 2017, n. 205 (c.d. Legge di bilancio per il 2018) all'articolo 1, comma 1072.

Lo hanno richiesto il presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci), Antonio Decaro, e il presidente dell’Unione Province d'Italia (Upi), Achille Variati, ai ministri dell’Istruzione Valeria Fedeli e delle Infrastrutture Graziano Delrio, ai quali hanno richiesto un incontro urgente.

Allo stesso tempo Anci e Upi hanno chiesto di avviare “procedure di intervento straordinarie”, per ovviare ai “tempi ancora lunghi nell’assegnazione delle risorse”.

La richiesta arriva anche alla luce del dibattito scaturito dalla recente e restrittiva sentenza della Cassazione (Sentenza Corte di Cassazione 14 novembre 2017, n. 2118) sulla possibilità di mantenere aperti gli edifici scolastici a rischio sismico, anche se lieve (leggi news). Da qui l’urgenza della richiesta, pur in considerazione del fatto che “quello della sicurezza degli edifici scolastici è stato negli ultimi anni un tema al centro dell’agenda di Governo”, con uno sforzo “che ha consentito, grazie anche agli investimenti di Comuni, Città metropolitane e Province, di avviare un’importante programmazione per la messa in sicurezza e la riqualificazione dell’intero patrimonio scolastico”.

E’ però “indispensabile continuare a  sostenere gli interventi di  edilizia scolastica - scrivono Decaro e Variati nella missiva a Fedeli, anche alla luce del fatto che all’impegno economico "non ha corrisposto un effettivo impegno di snellimento e semplificazione delle procedure, con tempi ancora lunghi nell’assegnazione delle risorse ed eccessivi passaggi tra le diverse amministrazioni centrali e regionali”. La sicurezza delle scuole è insieme prioritaria e fondamentale  per i sindaci e per gli amministratori locali in genere, naturalmente vicini alle famiglie, ai ragazzi e al personale. “La sicurezza - prosegue la lettera di Decaro e Variati - è al centro delle politiche quotidiane di sindaci e presidenti di Provincia, che devono poter  contare su una stretta collaborazione istituzionale sia centrale che regionale, a cui è assegnata la funzione di programmazione”.

Per questo motivo è necessario accompagnare allo stanziamento di risorse anche “procedure straordinarie e una rapida ricognizione del fabbisogno, di cui Anci e Upi possono farsi parte diligente, con l’assegnazione diretta delle risorse per consentire un rapido avvio degli interventi necessari”.

Decaro e Variati chiedono infine di conoscere “l’effettivo stato del patrimonio scolastico, attraverso i dati dell’anagrafe dell’edilizia scolastica, che sono nella disponibilità delle Regioni e  del Miur”.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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