Emilia-Romagna: entro il 2020 banda larga in tutta la regione

L'Emilia-Romagna va veloce e fa rete con l'obiettivo di portare, entro il 2020, l'internet ultra veloce in tutte le case, imprese, scuole e nell’intera pubbl...

25/08/2017

L'Emilia-Romagna va veloce e fa rete con l'obiettivo di portare, entro il 2020, l'internet ultra veloce in tutte le case, imprese, scuole e nell’intera pubblica amministrazione della regione. Il tutto grazie a servizi di connettività ad almeno 30 Mbps (megabit per secondo) e nella maggior parte dei casi ad oltre 100 Mbps, superando così gli obiettivi dell’Agenda digitale europea.

A luglio sono partiti i primi 10 cantieri pubblici nel reggiano (Ventasso, Carpineti, Casina, Rio Saliceto, Toano, Vetto e Villa Minozzo) in attesa del prossimo autunno quando partiranno tutti gli altri.

Il “Piano banda ultra larga dell’Emilia-Romagna”, che creerà 500 posti di lavoro l'anno per un investimento di oltre 255 milioni di euro, è finanziato con 180 milioni di euro di fondi dello Stato per lo sviluppo e la coesione (Fsc) e 75milioni di fondi regionali derivati dalla programmazione di quelli europei (49 milioni di fondi Feasr e 26 di fondi Fesr).

Il progetto, con risorse e competenze pubbliche, interviene nelle cosiddette “aree bianche”, cioè in zone che diversamente non avrebbero avuto l’attenzione degli operatori di mercato, e affianca gli interventi dei privati e di Lepida spa, in modo da coprire l’intero territorio regionale e portare ovunque le opportunità offerte dalla “rivoluzione digitale” della banda ultra larga.

L’obiettivo è eliminare le differenze territoriali (tra montagna e pianura, centro e periferia, nuove urbanizzazioni e vecchi quartieri) e contemporaneamente aprire un mercato neutrale e paritario tra fornitori di servizi di connettività dotando il territorio stesso della necessaria infrastruttura digitale.

E sull'accesso all'internet ultra veloce, alle opportunità e ai cambiamenti che introdurrà nel nostro quotidiano, in una parola al futuro, è dedicato After Futuri Digitali, la prima edizione del festival che per tre giorni trasformerà Modena in un laboratorio a cielo aperto.

Saranno circa un centinaio gli appuntamenti tra conferenze, talk e dimostrazioni pratiche, che si alterneranno dal 29 settembre al 1° ottobre. L'iniziativa, sviluppata nell’ambito dell'Agenda digitale dell’Emilia-Romagna - con il Ministero dello sviluppo economico, la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Modena - avrà come tema monografico “Connettere. Strategia nazionale della banda ultra larga”.

E da una delle Regioni più digitalizzate del Paese prende così il via un evento di portata nazionale che ha come primo intento quello di diffondere gli obiettivi fissati dal Piano banda ultra larga (Bul), che prevede di garantire ovunque entro il 2020 servizi di connettività almeno a 30 Mbps (megabit per secondo) - superando gli obiettivi dell’Agenda digitale europea - e le trasformazioni che porterà in tutte le comunità e le aree, comprese quelle periferiche, rurali e montane.

A cura di Ufficio Stampa Regione Emilia Romagna

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