Istat: Indici prezzi al consumo novembre 2012

L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Novembre 2012; l'indice dei prezzi al consumo per le f...

14/12/2012
L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Novembre 2012; l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati si è, dunque, attestato per il mese di Novembre 2012 con la nuova base 2010 sul valore di 106,20 una variazione negativa rispetto a quello del mese precedente.
La variazione mensile è stata pari allo- 0,2 % e quella annua del + 2,4 %. Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Novembre 2012 ed il 14 Dicembre 2012, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2011 dell’2,961538%.
Ricordiamo che a partire dai dati di gennaio 2011, la base di riferimento dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC) e dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) è il 2010 (la precedente era il 1995).
Il coefficiente di raccordo dalla base 1995 alla base 2010 dell'indice generale dei prezzi al consumo per le Famiglie di Operai e Impiegati (senza tabacchi) è pari a 1,373.

Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato al 1,800 % e l'indice biennale al 4,275 %.

L'Istat spiega che, nel mese di novembre 2012, per quanto concerne l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività, gli incrementi congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli Comunicazioni (+ 0,9 %), Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+ 0,4 %), Abbigliamento e calzature (+ 0,2 %), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili, Bevande alcoliche e Tabacchi, Mobili, articoli e servizi per la casa, Istruzione e Altri beni e servizi (+ 0,1 % per tutti e cinque).

Variazioni nullesi sono verificate nel capitolo Servizi sanitari e spese per la salute.

Variazioni congiunturali negative si sono verificate nei capitoli Servizi ricettivi e di ristorazione e Trasporti (- 1,2 % per entrambi) e Ricreazione, spettacoli e cultura (- 0,5 %),.

Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrate nei capitoli Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+ 6,4 %), Trasporti (+ 5,2 %) e Istruzione (+ 3,1 %).

Quelli più contenuti si sono registrati nei capitoli Servizi ricettivi e di ristorazione (+ 1,2 %), Altri beni e servizi (+ 1,5 %), Abbigliamento e calzature e Mobili articoli e servizi per la casa (+ 1,6 % per entrambi), e Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+ 2,3 %).

Quelli nulli non si sono registrati in nessun capitolo.

Gli incrementi tendenziali negativi si sono registrati nel capitolo Comunicazioni (- 1,4 %), nel capitolo Servizi sanitari e spese per la salute (- 0,2 %) e nel capitolo Ricreazione, spettacoli e cultura (- 0,1 %).

Nell'ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell'indice NIC si sono verificati nelle città di Genova (+ 3,4 %), Potenza (+ 3,0 %), Anconav(+ 2,9 %), Perugia (+ 2,8 %), Bari e Trento (+ 2,6 per entrambe), Cagliari, Venezia e Torino (+ 2,5 % per tutte e tre), Palermo, Reggio Calabria e Bologna (+ 2,4 % per tutte e tre), Roma e Trieste (+ 2,3 per entrambe), Napoli, Campobasso, L’Aquila e Firenze (+ 2,1 % per tutte e quattro), Aosta (+ 1,9 %) e Milano (+ 1,8 %).

I prossimi indici saranno pubblicati il 14 gennaio 2013.
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